


Un po’ di brividi, non dovuti all’abbassamento delle temperature, ma a tre interessanti e coinvolgenti libri per ragazzi che hanno al centro l’horror, il terrore, la suspense e il mistero, tutti editi da Gallucci. Mi sto riferendo a “Rip van Winkle e racconti di un viaggiatore” (parte seconda) di Iriving Welsh, “La bambola maledetta” di Amélie Antoine e “Agenzia del brivido. La scuola del terrore” di Bertrand Puard. Tre storie ambientate tra passato e presente dove le emozioni forti, le apparenze, situazioni surreali e imprevedibili colpi di scena lasciano il piccolo lettore senza parole. In “Rip van Winkle e racconti di un viaggiatore” (parte seconda) l’americano Iriving Welsh crea una narrazione onirica dove Rip, uomo amato da tutti, ma molto (troppo) pigro è spesso richiamato all’ordine da chi gli sta attorno. Un giorno, stufo dell’ennesimo rimprovero, Rip parte, direzione la montagna. Qui, avvicinatosi ad un gruppo di strambe persone con le quali beve qualcosa, Rip è preso da un grande sonno e quando si risveglierà, il tempo (20 anni) sarà davvero per lui volato, senza capire bene il perché. Nella seconda parte il libro procede con dei ritratti umani di coloro che lavorano con i libri (scrittori, editori, critici…), punzecchiati con sapienza da Irving che tratteggia caratteri umani a cavallo del passato (siamo tra 1700 e 1800) e attuali ancora oggi. Traduzione dall’inglese di Adriana Cicalese e Riccardo Duranti.
“La bambola maledetta” di Amélie Antoine è un horror (il secondo della serie) a tutti gli effetti, o meglio, la storia parte con Tea e Margot in vacanza. Due sorelle davvero unite, anzi inseparabili. Poi, un giorno, in un mercatino delle pulci, Margot fa di tutto per comprare una bambola di porcellana con boccoli e abito di pizzo che lei piace davvare molto, forse un po’ troppo. Lei la adora, mentre Tea è inquieta, perché nota che all’improvviso cominciano ad accadere strani e inquietanti fenomeni. Tea è quindi pronta a tutto per sbarazzarsi della bambola, perchè secondo lei è la causa di tutti i mali, ma non sa che la situazione è molto più complicata di quello che le sembra. Traduzione dal francese di Silvia Mercurio.
“Agenzia del brivido. La scuola del terrore” di Bertrand Puard, illustrato da Claudia Petrazzi, porta il lettore nella scuola di Victor e Leila, dove accadono fatti strani come fotografie di classe con la presenza di ragazzini mai visti prima, voci che arrivano non si sa bene da dove, strano creature terrificanti e viscide presenti nei corridoi e muri della scuola. Il tutto è davvero spaventoso, ma si complica quando dei compagni di scuola di Victor e Leila scompaiono nel nulla. Chi li ha rapiti? Perché? Ai due amici l’eroica missione di dipanare l’intricata matassa che li porterà alla scoperta di un inquietante mondo nascosto. Traduzione dal francese di Margaret Petrarca e Matilde Piccinini.

Mary Shelley la conosciamo non solo perché fu la moglie di Percy Shelley, la conosciamo perché fu l’autrice di Frankenstein. In realtà la scrittrice diede vita anche ad altri testi tra i quali, Il sogno, un racconto pubblicato da poco da Oligo, editore mantovano. La storia è una vicenda d’amore romantica nella quale protagonista è un coppia di innamorati alla prese con l’impossibilità di vivere al meglio la propria relazione d’amore. L’ambientazione è la Francia del XVI secolo dove Constance, giovane contessa, ama Gaspar, tanto è vero che i due vorrebbero sposarsi, ma c’è qualcosa che impedisce il tutto. I padri dei due innamoratati si sono uccisi a vicenda durante uno scontro, ed è questo drammatico evento che impedisce alla ragazza di unirsi in matrimonio all’amato. Costance vorrebbe coronare il suo desiderio coniugale, ma sposandosi con il figlio dell’uomo che ha ucciso suo padre, la ragazza è assalita da una serie di tormenti, di angosce e di paure che le impediscono di coronare il suo sogno d’amore. Nemmeno l’intervento del re Enrico IV riuscirà a farle cambiare idea. Poi Constance, tentata di prendere i voti nella speranza di trovare pace, decide di dormire sul giaciglio di Santa Caterina, uno spuntone di roccia sul fiume delle Loira. La protagonista si addormenta nel luogo dove si dice che la santa appaia in sogno a chi risposa e, non a caso, dopo aver preso sonno, Consntace comincia ad avere diverse visioni oniriche che la porteranno a capire quali saranno i sentimenti da seguire. Le atmosfere che caratterizzano Il sogno, uscito per la prima volta nel 1832 sulla rivista «The Keepsake» sono un miscuglio tra il gotico e il romantico, grazie al quale l’autrice mette su carta i sentimenti e i tormenti d’amore che assillano la giovane Constance. La protagonista vive davvero un tempesta emotiva, nel senso che, da un lato, è attratta dal il suo amato Gaspar de Vaudemont, che la ama e non comprende ciò che porta la ragazza a prendere le distanze e a tentennare. Dall’altra parte si percepisce il dolore, il tormento e la paura di Constance di Villeneuve di fare uno sgarro al padre morto, perché l’amato Gaspar è figlio del nemico del padre della protagonista. La Shelley, nelle poche pagine che costituiscono Il sogno, riesce a condensare i tormenti di questa giovane donna e i sentimenti che la costringono a vivere in bilico costante tra l’amore per il giovane amato e quel legame affettivo ed embrionale che la lega al padre e che le impedisce di staccarsi dal suo passato. Poi il sogno rivelatore le indicherà la strada maestra da seguire. Il libro presenta una riproduzione di un’incisione di Michelangelo del XVI secolo, intitolata Il sogno. Traduzione di Cristiano Ferrarese.
Le tre opere letterarie sono le prime ad essersi occupate della misteriosa figura del vampiro succhia sangue. “Dracula” di Bram Stoker, uscito nel 1897 e ispirato alla figura del conte Vlad III principe di Valacchia, apre la raccolta e trascina il lettore in un mondo cupo, tetro, nel quale il male incarnato dal Conte si manifesta in Transilvania e anche in Inghilterra. Accanto ad esso ci sono due racconti che lo hanno preceduto e che evidenziano come l’interesse per la misteriosa figura del vampiro fosse già presente prima del lavoro di Stoker. Abbiamo l’horror “Carmilla” di Le Fanu, un racconto ambientato in Stiria e pubblicato nel 1872. Qui il vampiro è una donna, o meglio ha le sembianze di una ragazza dalla salute un po’ cagionevole che viene ospitata della giovane Laura. Tra le due nasce subito una profonda amicizia, anche se, Laura a volte non comprende l’affetto un po’ troppo espansivo che Carmilla ha per lei. Inoltre Carmilla, che ama svegliarsi tardi e prova ribrezzo per i canti religiosi assomiglia molto, forse troppo, ad un vecchio ritratto di Mircalla, contessa di Karnstein, vissuta duecento anni prima e signora di quella terra. Poi una strana malattia che colpisce Laura e le improvvise sparizioni notturne di Carmilla mettono in evidenza che forse qualcuno, dentro alla pagine del racconto, non è chi vuole far credere di essere. Il terzo racconto presente nel tomo di Skira è “Il vampiro” di Polidori, uscito in Inghilterra nel 1819 e primo racconto della letteratura moderna con protagonista l’omonima creatura leggendaria. In esso Aubrey, giovanotto inglese, incrocia il suo destino con quello di Lord Ruthven, un individuo del quale si sa poco o nulla, ma che sta avendo grande successo nella società di Londra. Aubrey incontra Lord Ruthven e lo segue a Roma, poi l’agire del Lord spinge il ragazzo ad andarsene altrove: in Grecia. Qui Aubrey incontra Ianthe, se ne innamora e lei gli racconta la storia del vampiro e poco dopo viene ritrovata cadavere. Dentro le pagine della storia si susseguono strane morti, sparizioni di personaggi che sembrano deceduti, ma non lo sono e verità agghiaccianti che lasceranno senza parole – e qualcuno altro senza sangue- i protagonisti e il lettore. Le tre vicende sono un misto tra fantasia e horror ma, allo stesso tempo, i tre scritti evidenziano temi ancora attuali oggi come il fascino per il mistero, l’attrazione e la repulsione per ciò che è sconosciuto, la paura del diverso e della morte, e anche una buona dose di manipolazione psicologica che si scatena nei personaggi non sempre consci delle proprie azioni. Il libro “Vampiri” è una riscoperta di alcuni classici della letteratura horror e delle paure che tormentano da sempre gli esseri umani, corredato anche da un’interessante appendice con una serie di immagini del passato con protagonista la misteriosa ed enigmatica figura del vampiro. Traduzioni di Remo Fedi, Andrea Montemagni, Attilio Brizzi e Angelo Randazzo.
Questo è l’anno di Frankenstein, il primo romanzo di fantascienza di tutti i tempi, e della sua autrice, perché fu una donna la prima a cimentarsi con questo genere, anzi un’adolescente, Mary Shelley, e accanto a riedizioni e film, trova spazio una biografia insolita e agile, uscita per Il Castoro in italiano ad opera di Lita Judge.
Londra fine 1800.
La Newton Compton ripropone in una nuova edizione in cofanetto con cinque volumi altrettanti classici della narrativa fantastica tra Otto e Novecento. Oggi fantascienza, fantasy e horror sono i grandi protagonisti di cinema, narrativa per tutte le età, fumetti, serial televisivi, videogiochi, ed è quindi interessante, qualsiasi età si abbia, scoprire dove tutto ha avuto inizio, con storie che ancora oggi ispirano e meritano di essere lette.


























