Londra fine 1800.
Il dottor Raymond, dopo aver salvato Mary quando era piccola da una vita povera e una morte sicura, si dispone a operarla da adulta al cervello per poter mettere in atto un esperimento che le permetterebbe di vedere il Dio Pan, ritenendo che la vita della ragazza gli appartenga per diritto.
Purtroppo però Mary impazzisce e finisce i suoi giorni in un letto con lo sguardo alienato.
Anni dopo Clarke, che aveva partecipato all’esperimento del dottor Raymond, viene contattato da Villiers che gli racconta che un suo vecchio compagno di scuola gli ha raccontato delle stranissime storie su gente che moriva dal terrore e sulla moglie, Helen Vaughan.
Il nome a Clarke non è nuovo, infatti in un suo quaderno di memorie aveva già scritto di lei, dopo che una sua conoscenza gliene aveva parlato raccontandogli di stranissimi avvenimenti capitati a dei bambini che avevano avuto a che fare con Helen bambina.
Perché ogni persona che si avvicinava lei impazziva o moriva di terrore? Chi era Helen Vaughan? Quale mistero la circondava?
Romanzo breve ma intenso, che sa come trasportare il lettore nella Londra vittoriana piena di misticismo e superstizione.
Con le sue descrizioni minuziose e particolareggiate, sia riguardanti le ambientazioni e la parte fisica dei personaggi che le emozioni e i pensieri, riesce a far sì che il lettore possa sentirsi totalmente dentro al romanzo e vivere in prima persona tutti gli avvenimenti.
La storia è lineare, non ha particolari colpi di scena o momenti di suspence, ma ti tiene in un continuo stato d’ansia con un susseguirsi di avvenimenti che all’inizio sembrano quasi incomprensibili, ma che piano piano verranno svelati lasciando a bocca aperta e senza fiato.
Un romanzo che in un paio d’ore sa come cambiarti la vita per sempre.
Arthur Machen nasce a Caerleon-on-Usk nel 1863 e muore a Beaconsfield nel 1947.
Grande scrittore gallese molto conosciuto per i suoi romanzi dell’orrore, del fantastico e del soprannaturale.
Da sempre appassionato dei grandi della letteratura ha dichiarato di essere stato influenzata da Edgar Alan Poe, Robert Louis Stevenson, Charles Dickens e François Rabelais.
Source: pdf inviato dall’ editore al recensore. Ringraziamo Matteo Zapparelli Olivetti dell’ ufficio stampa.