
Il calo improvviso delle temperature porta con sé la neve e un fagottino avvolto in uno scialle lasciato sulla soglia della stazione di polizia di Halesowen. Chi abbandonerebbe un bambino per strada con un freddo simile? È questa la domanda che tormenta la detective Kim Stone, formalmente incaricata di prendersi cura del neonato fino a che non verranno allertati i Servizi Sociali. E la notte è ancora lunga: una telefonata di emergenza richiama la detective in servizio. Kelly Rowe, una giovane prostituta, è stata assassinata nel quartiere di Hollytree. Le brutali ferite sul corpo sembrano suggerire che l’omicidio sia frutto di un raptus o di una rapina, ma Kim è sicura che quelle labbra livide, se potessero, racconterebbero un’altra storia. Quando altre prostitute vengono uccise in rapida successione, appare chiaro che i delitti sono collegati e nascondono qualcosa di inquietante. Nel frattempo prosegue la ricerca della donna che ha abbandonato il suo bambino, ma quello che all’inizio sembra un gesto disperato assume via via contorni sempre più sinistri. Per Kim Stone e la sua squadra comincia così una discesa negli abissi più oscuri dell’animo umano, che li porterà ad addentrarsi in una spirale di sangue e barbarie. Forse questa volta la verità è più spaventosa di ogni immaginazione…
Angela Marsons ha esordito nel thriller con Urla nel silenzio, bestseller internazionale ai primi posti delle classifiche anche in Italia. La serie di libri che vede protagonista la detective Kim Stone ha già venduto 4 milioni di copie, e comprende Il gioco del male, La ragazza scomparsa, Una morte perfetta, Linea di sangue, Le verità sepolte (Premio Bancarella 2020), Quelli che uccidono e il prequel Il primo cadavere. Angela vive nella Black Country, in Inghilterra, la stessa regione in cui sono ambientati i suoi thriller. Per saperne di più: www.angelamarsons-books.com

Urla nel silenzio (Silent Scream) segnò il debutto dell’autrice britannica Angela Marsons e della sua fortunata serie poliziesca dedicata alla detective Kim Stone, che consiglio senza remore a tutti gli amanti del giallo di ambientazione contemporanea inglese. Seguirono Il gioco del male (Evil Games, 2015) da me recensito su questo blog, La ragazza scomparsa (Lost Girls, 2015), Una morte perfetta (Play Dead, 2016), Linea di sangue (Blood Lines, 2016), Le verità sepolte (Dead Souls, 2017), e oggi 6 settembre 2021 esce in Italia sempre per Newton Compton il settimo della serie Quelli che uccidono (Broken Bones, 2017), tradotto dall’inglese da Erica Farsetti. Definita da Antonio D’Orrico la regina del giallo, con buona pace di Agatha Christie, Angela Marsons, che intervistammo nel 2016 quando uscì Il gioco del male, è senz’altro un’autrice da tenere d’occhio e non solo per le sue vendite da bestseller ma soprattutto per il suo sguardo attento alla società inglese, soprattutto verso le classi più disagiate che sopravvivono isolate in casermoni dormitorio tra assegni sociali e attività criminose, e la grande umanità che traspare dalle sue pagine, incarnata nel bel personaggio di Kim Stone, una poliziotta con l’anima si potrebbe definire. Quelli che uccidono è la sua nuova indagine, in cui alcune giovani prostitute vengono uccise, e Kim si trova anche costretta a prendersi cura di un neonato abbandonato sulla soglia della stazione di polizia di Halesowen. Come per ogni thriller è bene non svelare troppo della trama, ma rifacendomi a quello che ho detto all’inizio è la grande umanità della protagonista a guidare l’azione. E la curiuosità di scroprire la verità e cosa c’è dietro alla morte di queste ragazze dalla vita così tragica e disperata costringe il lettore a voltare le pagine aspettandosi il peggio, e quello che trova alla fine è ancora peggiore delle sue più fosche aspettative. Da sempre attenta alle condizioni della donna, anello più debole della società alla quale viene per la maggior parte dei casi fatto carico dei figli, Angela Marsons sa narrare una storia piena di buio ma ricca anche di spiragli di luce, che oltre a intrattenere fa riflettere sul difficile mondo che ci circonda, per alcuni senza via di scampo. Il mercato del sesso, il traffico di esseri umani su cui veri criminali ci lucrano impunemente, fanno da sfondo a una storia di indagine, nella quale spesso le vittime si confondono con i carnefici. Angela Marsons scava nelle ragioni che spingono le persone a deviare, ragioni quasi sempre rintracciabili nell’infanzia, per cui è così importante crescere in ambienti sani, affidati a genitori anche affidatari responsabili. Nell’infanzia si costruiscono quelle basi e quei legami che saranno così importanti nella vita adulta. Spesso abusi, violenze, ingiustizie corrompono la base stessa dei valori su cui si baseranno le fondamenta di una vita, come succede in questa storia, così ben narrata dall’autrice, capace di mantenere uno sguardo empatico anche su chi da vittima si trasforma in assassino.
Source: epub inviato dall’editore scopo Review Party.


Empatia. Quante volte abbiamo sentito questa parola? Quante volte ci è capitato di sentire empatia con il prossimo. “Empatia” è anche il titolo del primo romanzo di Iris Bonetti, pubblicato con You can print. Protagonista di questa storia, che non è solo un thriller, è Sara. La giovane italiana è in America, in Oregon, poco lontana da Portland, al Bewitched Horse Ranch, dove aiuta il prossimo (bambini affetti da autismo) con attività terapeutiche. Questa giovane ha una qualità rara, nel senso che Sara non solo riesce a sentire emotivamente le sensazioni degli altri. Lei fa qualcosa in più, perché Sara riesce ad immedesimarsi nel prossimo, vivendo le stesse emozioni degli altri. Tale esperienza la fa con qualsiasi essere vivente con il quale si relaziona, dimostrando di avere una profondità empatia con il prossimo. Una qualità davvero rara che attira l’attenzione di Marc, uno studioso di neuroscienze. Lui vede in Sara un’importante risorsa per dare forma concreta al suo progetto: creare una medicina per curare quel vuoto di empatia che attanaglia il mondo. Tra un esperimento e l’altro destini di Sara e Marc si intrecceranno e si scoprirà che, da una parte, ci sono coloro che lavorano a fin di bene, ma altri, che a tratti sembrano insospettabili, agiscono per interessi che vanno ben oltre il valore positivo e umano che può avere l’empatia. Anzi, sono pronti a tutto pur di ottenere ciò che vogliono per dominare e sottomettere il mondo. Il romanzo di Iris Bonetti mescola nella trama narrativa diversi generi (thriller, psicologia, avventura, scienza) e pone attenzione anche su vari temi riguardanti l’uomo e la ricerca continua in ambito scientifico. C’è l’amore per il proprio lavoro, messo in campo dalla protagonista e quella tenacia che spinge ad andare oltre gli ostacoli, per raggiungere la meta. C’è la volontà di sperimentare e di fare tutto il possibile, per ottenere i propri obiettivi. Ci sono il mondo dell’infanzia, l’indagine della psiche e dei sentimenti umani e il tema universale dell’eterno conflitto tra bene e male. Una lotta perenne che torna da sempre nel corso dei tempi e che dimostra quanto possono essere differenti le forme attraverso le quali esso si manifesta. Il romanzo della Bonetti è corposo (quasi 500 pagine suddivise in tre parti), ma l’incastro ben fatto tra le componenti crea un ritmo serrato, cinematografico, che porta, pagina dopo pagina, ad assistere al passaggio del tempo e alla trasformazione (in bene o in male) dei protagonisti. Non mancano colpi di scena che non ti aspetti e quei paesaggi che fanno da ambientazione, così ben definiti e tratteggiati, da avere la sensazione di essere in quei posti narrati. “Empatia” di Iris Bonetti trascina il lettore in un’avventura palpitante, a tratti anche metafisica ma, allo stesso tempo, porta chi legge a riflettere sul rapporto col prossimo e all’empatia che mettiamo in gioco nella relazione con l’altro.
Come sempre la cosa che più affascina Donato Carrisi, come tutti i creatori di thriller spiccatamente psicologici, è la mente umana, i suoi misteri, i suoi abissi, la paura e l’inquietudine che sa contenere, e questa volta nel suo nuovo libro La casa delle voci, edito da Longanesi, non tradisce la sua vocazione di indagatore della psiche.
Il nostro piccolo mondo di provincia. 


Quella di Stella Romano, protagonista di “La donna nella pioggia”, edito da Piemme, è una vita monotona, ripetitiva, fatta di una quotidianità a tratti quasi sfiancante. La donna si divide tra i viaggi di lavoro del marito Mattia; le diverse attività che praticano Alice e Sofia, le due figlie; Nina, la domestica ucraina che la aiuta nelle faccende di casa e il proprio amato lavoro di illustratrice di libri per bambini. Tutto assomiglia al ritratto della perfezione assoluta, ma in realtà sotto la superficie di belle apparenze, la vita della protagonista nasconde una serie di eventi e cose che le danno il tormento. Tanto per cominciare si scopre che l’infanzia di Stella è stata minata da un evento drammatico: la morte tragica della madre. Fosse solo questo! Stella non ha mai avuto notizie certe su chi fosse suo padre e il cognome che porta, Romano, è quello di Gabriele, il compagno della mamma che la allevata come una figlia. Questi sono i fantasmi del passato, ma nel presente dove tutto sembra perfetto, la caduta del vaso della madre (unico oggetto che manteneva il legame tra le due) e la sua completa rottura lanciano nel panico la donna. Stella si rende conto che non può più tenersi dentro quello che la tormenta e che la fa soffrire, perché solo affrontato ciò che la assilla potrà, forse, trovare un po’ di pace. La protagonista passa dalla calma apparente in una spirale di crescente ansia che le fa rasentare la pazzia, tanto è vero che ad un certo punto la donna inizia a prendere dei medicinali (ansiolitici), e soffre per il fatto che le due amate figlie sono in vacanza con i parenti del marito e lui, Mattia, ecco non è così fedele come vuole fare credere. Ognuno di questi elementi non farà altro che gravare in modo maggiore sulla stabilità psicofisica di Stella che, oltre a sentirsi sempre più oppressa, prova un senso di minaccia incombente. Marina Visentin porta noi lettori a seguire il cammino nella psiche della protagonista, la quale prende coraggio e decide di indagare il suo passato per capire cosa la tormenta, perché ormai lei ha capito che il suo malessere è legato a qualche evento traumatico accaduto tanto tempo prima. Alla Milano del presente, quella dove Stella di divide tra mondo borghese ed editori di qualità, si innesta ad un certo punto il passato. Un tempo andato dal quel emergono gli aspetti cupi e mai del tutto chiari dei tanti delitti violenti e molto spesso inspiegabili che segnarono l’Italia degli Anni di piombo. Stella fa una viaggio alla ricerca delle proprie radici e per compierlo mette in gioco tutta la sua forza in un cammino di ricerca della verità complesso e pieno di difficoltà che la metteranno a dura prova. Questo non importa a lei, perché sono passi vitali da compiere, per dare un senso al proprio vivere. “La donna nella pioggia” di Marina Visentin, attraverso la vicenda personale di Stella, ci presenta mondi diversi, fatti di contraddizioni e contrasti che influiscono sul singolo essere umano e che lo destabilizzano a tal punto da trovare il primordiale istinto di coraggio per mettersi in discussione e ricercare la verità sul proprio passato e sulla propria esistenza.
Thriller d’esordio per Debbie Howells, autrice britannica. Romanzo dal ritmo equilibrato, con il giusto carico di tensione. L’ambientazione è in un paese della provincia inglese. Il luogo è circoscritto e tutti si conoscono. Ci sono fattorie, campi coltivati, boschi rigogliosi e impenetrabili. Lo sa Kate, sposata, con una figlia in procinto di trasferirsi all’università. Ha una passione empatica con i cavalli, che prende in cura da proprietari in difficoltà. Di questi meravigliosi animali ama la stazza imponente e lo spirito libero. E lo sa Rosie, bellissima diciottenne, che aiuta Kate e adora cavalcare, ed è riuscita a creare con i cavalli uno rapporto davvero speciale. Ma Rosie scompare, di lei non si hanno più notizie. Tra lo sconcerto di sua madre e la preoccupazione dei coetanei, la tranquilla quotidianità del paese viene travolta da uno tsunami di emozioni. Davvero i genitori possono restare tranquilli quando i figli escono? E davvero gli adolescenti si sentono così invincibili? La polizia fa domande, la stampa si accalca attorno alla famiglia di Rosie. Si insinua il sospetto, si cerca la ragazza e un presunto responsabile della sua sparizione …
























