Archive for the ‘Liberi junior’ Category

:: Liberi junior – Mai visto un regalo così brutto! e Non sopporto le vacanze! di Gérard Moncomble e Frédéric Pillot (Gallucci editore 2020) a cura di Giulietta Iannone

9 novembre 2020

Oggi vi parlo di due libri illustrati per bambini, usciti questa estate per Gallucci editore: Mai visto un regalo così brutto! e Non sopporto le vacanze! della serie Ciao sono Frida Miao. Sono due piccoli albi con bellissime illustrazioni a colori (facili da copiare), io me ne sono innamorata subito. Se amate i gatti poi non dovete perderli. Appartengono alla collana prime letture con EasyReading Font (Dyslexia friendly) e sono simpatici e divertenti, la lettura ideale per chi appunto sta ancora imparando. Il testo è di Gérard Moncomble, i disegni di Frédéric Pillot. La traduzione dal francese di Marina Karam. Consigliati dai 7 anni in su.

Gérard Moncomble (1951) a nove anni batteva sulla macchina da scrivere con due dita e ancora oggi compone così i suoi testi. Vive in mezzo ai boschi, nel Sud-Ovest della Francia, con una gatta che ha ispirato le avventure di Frida.

Frédéric Pillot è un illustratore di libri e riviste per bambini e ragazzi molto conosciuto in Francia.

“Il lottatore mascherato” e “Dorothy Superfashion”, Igor De Amicis, Paola Luciani (Lapis 2020) a cura di Viviana Filippini

18 luglio 2020

LAB, ossia la Lega Anti Bulli, è la nuova collana di libri editi dalla casa editrice Lapis, con i testi di Igor De Amicis e Paola Luciani.  I primi due volumi dei quali vi parlo sono “Il lottatore mascherato” e “Dorothy Superfashion”. Nel primo libro il protagonista Arnold è l’ultimo arrivato nella sua scuola e l’essere nuovo, il vestire a modo proprio senza seguire tanto le mode e il non conoscere nessuno lo porta ad essere preso di mira da Calzino Joe. Arnold sarà vittima, senza una ragione precisa, di Joe e del sua tremenda e puzzolente calza. Non solo, perché Arnold, proprio quando credeva di essere un po’ tranquillo, si troverà catapultato nella squadra dei LAB (Lega Anti Bulli), dove con Allison e gli altri compagni di avventura cercheranno di contrastare i bulli. In questo primo libro Arnold avrà modo di parlare di suo nonno, un lottatore di wrestling misteriosamente scomparso mentre si trovava in Oriente a fare degli incontri relativi alla sua disciplina sportiva. Quando i suoi nuovi amici scopriranno di chi è parente il loro amico, dimostreranno di avere una grande conoscenza e ammirazione del nonno lottatore di Arnold. Il secondo testo della LAB -“Dororthy Superfashion” – ha invece per protagonista principale Alison, la quale dovrà appunto combattere Dorothy per difendere i deboli. La ragione? Dorothy, esperta e appassionata di moda è l’incubo di tutte le ragazze della scuola, spesso e volentieri bersagliate da Dorothy sul suo blog. Secondo Arnold e compagni solo Alison la può fermare. I due romanzi della serie Lega Anti Bulli, editi da Lapis, hanno per protagonisti dei ragazzini che appartengono ad una squadra speciale interessata a difendere coloro che vengono presi di mira dai cattivi di turno. Tra di loro ci sono ex prepotenti che hanno deciso di redimersi e vittime di bullismo pronte a tutto per difendere i più deboli. In che modo: preparandosi con duri allenamenti e intervenendo sul posto in caso di bisogno. Il tutto in abiti mascherati per restare in incognito. Uno degli aspetti interessanti di questi due testi è che quando i componenti della LAB si travestono, indossando le loro originali maschere, ogni dubbio, timore o paura, scompaiono per lasciare spazio al grande coraggio dei protagonisti, in grado di compiere atti eroici in difesa dei più indifesi che non reagisco ai soprusi, ma subiscono. I libri di De Amicis e della Luciani sono romanzi corali dove i primi attori sono i diversi componenti della LAB. Questi adolescenti dimostrano non solo come il cattivo in certi casi possa redimersi e diventare buono, ma sono la dimostrazione di come l’unione faccia la forza, e che quella volontà di agire a fin di bene per tutelare il prossimo è quella che anima Arnold e il gruppo di suoi amici mascherati. I libri sono corredati dalle simpatiche illustrazioni di Tambe. Dai 10 anni in poi.

Igor De Amicis è Commissario di Polizia Penitenziaria e ha scritto numerosi racconti presenti in diverse antologie e sul web, alternando storie per ragazzi a racconti e romanzi polizieschi. È coautore con Trisi Fiammetta e Raciti Annamaria del libro “Il carcere aperto. Un bilancio sociale delle nuove modalità di esecuzione della pena” (Galaad Edizioni 2014), e con Paola Luciani di “Il mare quadrato” (Coccole Books, 2014), “Giù nella miniera” (Einaudi Ragazzi, 2016) e “Fugees football club” (Einaudi, 2019).

Paola Luciani è nata a Roma nel 1964. Diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma con specializzazione in cinema d’animazione, ha lavorato in studi di animazione per la tv e il cinema e come illustratrice di libri. Fra i suoi libri si citano: “La scatola arancione” e “A come meraviglia”(Biblioteca dei leoni).

Source: richiesto dal recensore all’editore. Grazie all’ufficio stampa Lapis. Grazie ad Agnese Ermacora.

:: Tanti libri belli per i piccoli lettori

22 aprile 2020

Bentrovati su Liberi di scrivere, oggi vorrei parlarvi di alcuni libri dedicati ai piccoli lettori. Tra il gioco e le attività scolastiche a distanza c’è posto anche per un buon libro e infatti qui ve ne indicherò alcuni per tutte le fasce di età, sia per i più piccini che per i ragazzi ormai grandi.

Iniziamo con La grande orchestra di Caroline Laffon e disegni di Gaia Stella, nella bella traduzione dal francese di Camilla Diez. Albo illustrato a colori, rilegato, consigliato dai 6 anni in su è un libro bellissimo per piccoli musicisti in erba. Gli insegna infatti a scoprire la musica e i più importanti strumenti musicali, da quelli più antichi ai più moderni, le loro storie e i loro suoni. Educativo e divertente è un ottimo premio se fanno tutti i compiti. Gallucci Editore.

Caroline e Martine Laffon si interessano da tempo alla divulgazione scientifica e alla trasmissione della cultura. Hanno scritto la serie di Pico convinte che sia importante offrire ai bambini, anche molto piccoli, gli strumenti per adattarsi al mondo intorno a loro e alle situazioni che vivono, incoraggiando la loro futura indipendenza.

Gaia Stella è nata nel 1982 a Milano, dove si è diplomata allo IED e attualmente vive e lavora come illustratrice e grafica. Ha progettato e illustrato diversi albi per editori italiani e stranieri.

La grande orchestra

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Poi c’è Il libro che non sopportava i bambini di Christine Naumann-Villemin, con i meravigliosi disegni di Laurent Simon. Età consigliata dai 4 anni in su. Incantevole e colorato, rilegato, traduzione di Emanuelle Caillat. Gallucci Editore.

Christine Naumann-Villemin ha lavorato come logopedista e ha cominciato a inventare delle storie per aiutare i suoi piccoli pazienti.

Laurent Simon, assieme alla moglie, anche lei illustratrice, ha lavorato nella pubblicità prima di pubblicare una quindicina di titoli per bambini.

Il libro che non sopportava i bambini

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E infine per i più grandi, dagli 8 anni in sù, un vero libro fatto di parole, un romanzo d’avventura per ragazzi di Luca Poldelmengo dal titolo Valerio e la scomparsa del professore Boattigre. Disegni di Manola Caprini. Gallucci Editore.

Luca Poldelmengo è autore di vari romanzi gialli e noir. Ha inoltre firmato soggetti e sceneggiature per il cinema, a partire dal noir Cemento armato (2007). Padre di due bambini, con il libro Valerio e la scomparsa del professor Boatigre ha esordito nella narrativa per ragazzi.

Manola Caprini (Teramo, 1979) fin da piccola ha amato disegnare e sfogliare libri illustrati. Anni dopo il diploma al Liceo artistico ha cominciato a illustrare manuali scolastici e dal 2010, come freelance, albi pubblicati da alcuni dei principali editori francesi, belgi, canadesi e italiani. Vive a Teramo con i suoi due gatti.

Valerio e la scomparsa del professore Boattigre

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Alla prossima con tante altre novità per i piccoli grandi lettori.

Source: inviati dall’editore. Ringraziamo Marina Fanasca dell’Ufficio stampa Gallucci.

Disclosure: questo post contiene affiliate link di Libreriauniversitaria.

:: Liberi junior – Si può toccare l’arcobaleno? e Si può fare solletico a una tigre? di Sue Nicholson, disegni di Lalalimola, traduzione di Martina Rinaldi (Gallucci Editore 2019) a cura di Giulietta Iannone

4 aprile 2020

Si può toccare l'arcobaleno

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Oggi vi parlo di due simpatici albi, in copertina lucida cartonata, della collana Chi lo sa? di Gallucci Editore: Si può toccare l’arcobaleno? E tante altre fantastiche curiosità sul nostro pianeta! e Si può fare solletico a una tigre? E tante altre fantastiche curiosità sugli animali.

Colorati, divertenti, utili questi albi insegnano ai bambini e ai ragazzi come la curiosità verso il mondo che li circonda possa portarli ad ampliare le loro conoscenze della natura, del pianeta e degli animali. Perchè viviamo in un mondo meraviglioso, che va tutelato, ed è bene che già da piccoli i nostri figli scoprano quanti misteri e quante stravaganze esistano in natura.

Si può toccare l’arcobaleno è dedicato ai misteri e alle mille curiosità legate al nostro pianeta, casa comune di tutta l’umanità. Si può stare in piedi su una nuvola? Ma la terra ha un tetto? Di cosa è fatto il sole? Dove vanno le stelle al mattino? E tante altre domande simili troveranno finalmente una risposta, chiara ed esauriente, scientificamente valida ma veicolata in modo divertente e spiritoso con disegni buffi e allegri, e frasi brevi ma dettagliate.

Si può fare solletico a una tigre

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Si può fare solletico a una tigre? invece è dedicato al magico mondo degli animali dai più minuscoli ai più grandi. Perchè le coccinelle hanno i pois sul dorso? Ve lo siete mai chiesto? Bene io non lo sapevo ma per ogni pois c’è una funzione che la natura ha ideato. E sapete quale è l’animale più puzzolente? Forse sì, ma non è il solo e anche quasta volta la selezione naturale ha ideato un metodo ignegnoso per aiutare gli animali a difendersi e a sopravvivere. E poi Gli squali si lavano i denti? questa curiosità farà sorridere la mia amica Lucia.

Bene è tutto, per oggi almeno, ma tornerò nei prossimi giorni con altri libri per bambini e ragazzi.

Sue Nicholson, dopo aver lavorato nell’editoria, si è dedicata alla scrittura di libri per tutte le età e degli argomenti più vari, soprattutto per i più piccoli.

Lalalimola è un’artista spagnola, che vive a Barcellona. Ha lavorato come designer, ha insegnato disegno all’università di Valencia e ha poi deciso di dedicarsi alle illustrazioni, per bambini e non solo.

Source: libri inviati dall’editore al recensore. Ringraziamo l’ufficio stampa Gallucci.

Disclosure: questo post contiene affiliate link di Libreriauniversitaria.

Nota: età dai 4 anni, puoi scegliere il punto di consegna e ritirare quando vuoi.

:: Conosci la natura: il Gufo e la Volpe di Renne (Gallucci editore 2020) a cura di Giulietta Iannone

29 gennaio 2020

Dopo l’Orso e il Lupo, è la volta di la Volpe e il Gufo, rispettivamente terzo e quarto volume della serie Nella Natura Incontaminata, edita da Gallucci, collezione cartonata di libri per bambini, che avvicina i più piccoli al mondo della natura e degli animali.
Scritti e disegnati da Renne, vero nome Renée Rahir, illustratrice belga di indubbio talento, capace di unire una spiccata vena poetica a una grande attenzione per i dettagli, gli albi sono indubbiamente bellissimi, e soprattutto utili per ricerche scolastiche e svago.
Insegnano ai bambini dove vivono gli animali, che aspetto hanno, come trascorrono le loro giornate, cosa mangiano, e tante altre piccole e grandi curiosità.
Spesso i bambini possono vedere gli animali selvatici solo allo zoo o nei documentari (forse più indicati per gli adulti), grazie a queste illustrazioni invece avranno modo di vederli, illuminati dalla fantasia, nei loro ambienti naturali simpaticamente accompagnati da didascalie puntuali ed esaustive.
Da bambina amavo disegnare e colorare coi pastelli i miei disegni, queste illustrazioni si prestano ad essere copiate dai più piccoli sviluppando oltre alle loro conoscenze anche il loro talento artistico.
Traduzione dal nederlandese di Claudia Cozzi. Consigliato dai 5 anni in poi.

Renée Rahir (in arte Renne) ha frequentato l’istituto Saint-Luc di Liegi. Ha cominciato con i fumetti, pubblicando le sue storie sulla celebre rivista «Tintin», ma notissime sono anche le sue illustrazioni per bambini e quelle di ambientazione naturalistica.

Source: libro inviato dall’editore al recensore. Ringraziamo l’ufficio stampa Gallucci.

“Sarò un stella Amiche e Rivali” e “Sarò una stella Perfetta … o quasi”, Elizabeth Barféty (Gallucci 2019) A cura di Viviana Filippini

24 gennaio 2020

 

Sono usciti i primi due libri della serie “Sarò una stella” pubblicati dalla casa editrice Gallucci di Roma, scritti da Elizabeth Berféty, illustrati da Magalie Foutrier e realizzati in collaborazione con l’Opéra National de Paris. Il primo “Sarò un stella. Amiche e Rivali” ha per protagonista Mila, una ragazzina alle prese con lo studio della danza, sempre pronta a sostenere gli altri e un po’ tentennante nell’esporsi in prima linea. In realtà, tutta la Scuola di danza dell’Opéra dove sta studiando il gruppo di amiche e amici è in agitazione, perché due allieve del primo anno saranno scelte per esibirsi sul palcoscenico del Palais Garnie. Maina, Constance, Doriana, Zoe, tutte sono alla prese con le diverse pose da imparare per dare il meglio di loro, anche se la paura e il timore di non essere all’altezza della situazione, sono quelle che frenano un po’ Maina. Poi, per tutti, ci sarà una speciale visita nella scuola e questa ospite, con le sue parole, infonderà nuovo coraggio ed entusiasmo a tutti. Il secondo libro “Sarò una stella. Perfetta … o quasi”, è sempre ambientato nella scuola di danza dell’Opéra de Paris, e questa volta la protagonista dell’episodio narrato è Constance, la più brava tra i compagni di corso, anche se qualcosa la tormenta e questo metterà in crisi il suo cammino di danzatrice. Un attacco di panico durante una dimostrazione, i dubbi se continuare a studiare danza o no, la scoperta della danza moderna, metteranno un po’ di panico nell’animo sensibile di Constance, sempre alla ricerca della perfezione per non deludere chi le vuole bene e chi crede in lei. I romanzi della Barféty sono un vero e proprio viaggio in una delle più importanti scuole di danza al mondo: L’ Opéra de Paris. Quello che emerge dalla lettura di entrambi i libri sono l’eccellenza, il rigore e la serietà della scuola, dove gli studenti che vi partecipano, lo fanno con impegno e profonda dedizione per diventare i grandi ballerini del domani. Non solo tecnica però, ma anche professionalità, studio, passione, e umanità. Nelle pagine dei due romanzi sono importanti i legami umani e le complicità che si creano tra compagni di corso e i rapporti  tra generazioni diverse, ossia tra gli studenti e quegli adulti (professori, ballerini professionisti e anche genitori) che oltre ad essere docenti, diventano dei punti di riferimento esistenziali per i piccoli protagonisti. Tutti e due i volumi, alla fine, presentano notizie sulla scuola dell’Opéra e un glossario con le definizioni del linguaggio specifico utilizzato nel mondo della danza. Sarò un stella. Amiche e Rivali” e “Sarò una stella. Perfetta… o quasi” di Elizabeth Barféty sono romanzi di formazione che hanno al centro giovani protagonisti impegnati a studiare per dare vita concreta a quelli che sono i loro sogni, senza perdere mai la speranza che quello che tanto desiderano possa un giorno diventare realtà. Traduzione del francese Camilla Diez.

Elizabeth Barféty è nata nel 1982, Elizabeth Barféty vive nella regione parigina. Da piccola le piaceva così tanto leggere che un venerdì sera è rimasta chiusa nella biblioteca comunale. Per fortuna un guardiano è arrivato a liberarla… Da adulta, la passione per i libri è diventata una professione: cura, traduce e scrive romanzi, documentari e fumetti destinati a bambini e ragazzi e pubblicati da diversi editori.

Magalie Foutrier giovane artista e illustratrice, Magalie Foutrier è molto apprezzata anche nel campo della pubblicità, da celebri marchi della moda e della cosmetica, per il suo tocco femminile molto “charmant” e “parigino.

Source: libri inviati dall’editore al recensore. Grazie a Marina Fanasca dell’Ufficio stampa Gallucci.

:: Greta e i giganti di Zoe Tucker e disegni di Zoe Persico (Gallucci Editore 2020) a cura di Giulietta Iannone

12 gennaio 2020

Greta e i giganti di Zoe Tucker

Iniziamo l’anno con un albo per bambini davvero bello, si intitola Greta e i giganti di Zoe Tucker (disegni di Zoe Persico e traduzione dall’inglese di Valentina Vignoli) ispirato alla protesta di Greta Thunberg per sensibilizzare i suoi coetanei e gli adulti sui cambiamenti climatici e il riscaldamento globale e sui rischi concreti per il nostro pianeta e la nostra sopravvivenza. Il tema è sicuramente di stretta attualità, l’innalzamento delle temperature sta causando danni allarmanti (quel che succede in Australia è sotto gli occhi di tutti), e questo libro a misura di bambino aiuta a migliorare la percezione che abbiamo del problema. Verrebbe da dire sembra proprio che i bambini salveranno il mondo e gli adulti, i giganti, hanno ancora tempo, (questo è il messaggio di questa bella favola ambientalista a lieto fine) per fermare le conseguenze che hanno portato l’avidità e il progresso incontrollato e non rispettoso della natura al punto che ci troviamo oggi. La giovane attivista svedese non promuove in alcun modo questa opera ma sicuramente apprezzerà la bellezza delle immagini e il messaggio positivo che trasmette. Inoltre segnalo che  l’acquisto di questo libro garantisce una donazione a Greenpeace Italia pari all’1,5% del prezzo di copertina. Titolo originale dell’opera Greta and the Giants.

Zoë Tucker è una art director e designer con oltre venti anni di esperienza nell’editoria per bambini e ragazzi, durante i quali ha collaborato con i migliori illustratori del settore. Ama raccontare storie attuali, che facciano riflettere, mettendo in risalto il lato umano e psicologico di coloro che le animano. Lo scopo dichiarato del suo lavoro è scoprire e coltivare nuovi talenti.

Zoe Persico ama il lato selvaggio, meraviglioso e stravagante della vita. Quando non lavora, si diverte a fare escursioni, a partecipare a giochi di ruolo e a scoprire rarità nei negozi dell’usato. Vive in Florida con il suo compagno e il loro cane Zombie.

Source: libro inviato dall’editore al recensore. Ringraziamo l’ufficio stampa Gallucci.

Le grandi Storie Horror: “Nel castello di Dracula” e “Nel laboratorio di Frankenstein”, Naïma Murail Zimmermann (Gallucci 2019) A cura di Viviana Filippini

27 dicembre 2019

DraculaPer i piccoli lettori amanti del brivido, Gallucci porta in libreria i primi due volumi della serie “Le grandi Storie Horror”. Di recente sono usciti “Nel castello di Dracula” e “Nel laboratorio di Frankenstein”, della scrittrice francese Naïma Murail Zimmermann, corredati dalle illustrazioni di Caroline Hüe. Protagonista di entrambe le narrazioni il giovane Adam. Lui, che ha l’abitudine di vestirsi sempre di nero ed è caratterizzato da un fascino per il mondo del mistero e dell’horror, in queste due storie incontrerà strani personaggi che gli permetteranno di vivere avventure mirabolanti in mondi altri. Accanto a chi? Adam viene catapultato in luoghi dove si trova vicino ai personaggi della letteratura classica horror. Nel vecchio castello di Dracula o nel laboratorio di Frankenstein, Adam avrà modo di vedere da vicino -e di relazionarsi- con i personaggi delle storie che di solito si trovano nelle pagine dei nei libri che lui legge, pagina dopo pagina, giorno dopo giorno. Questo contatto diretto con le creature letterarie sarà per Adam un modo per mettersi in gioco, per interagire con quei misteriosi e anche un po’ mostruosi esseri che da sempre lo incuriosiscono per come sono, pensano e compiono.

FrankensteinTante emozioni e anche qualche intoppo da superare per il ragazzino che, nelle sue avventure non è mai solo. Nel primo libro, ambientato nel castello del conte Dracula, accanto al protagonista troviamo il suo coniglio, il quale (non si sa per cosa o per volontà di chi) parla facendosi comprendere alla perfezione da Adam. Nel libro ambientato invece nel laboratorio di Frankenstein, con Adam c’è l’amica Lilli, la quale vivrà con lui avventure impensabili, ad alto tasso adrenalinico e corredata da delle vere e proprie sfide per sfuggire dal laboratorio del dottore e dalla sua creatura. I libri della Zimmerman sono ricchi di suspense, di grandi emozioni che coinvolgono il lettore bambino alla scoperta di mondi sconosciuti. Allo stesso tempo i due volumi delle Storie Horror (“Nel castello di Dracula” e “Nel laboratorio di Frankenstein”), grazie ad apposite schede finali, permettono alle nuove generazioni di lettori di conoscere autori e quei loro personaggi che hanno caratterizzato quella che è diventata nel corso del tempo la letteratura classica del genere horror. Traduzione dal francese di Emanuelle Caillat.

Naïma Murail Zimmermann è un’autrice di romanzi fantasy molto affermata in Francia, ma ha sempre avuto la passione per l’horror e il soprannaturale. Dopo il successo dei suoi libri 14+, ha deciso di dedicare la sua nuova serie ai ragazzi più piccoli.

Caroline Hüe è un’illustratrice di grande esperienza. Negli anni Novanta lascia gli studi di economia e si iscrive alla scuola di Arti Decorative di Strasburgo. Oggi lavora con diversi editori ed è anche autrice di fumetti.

Source: ufficio stampa Gallucci. Grazie a Marina Fanasca.

Bianca, Bart Moeyaert, (Sinnos 2019) A cura di Viviana Filippini

16 dicembre 2019

BIANCABianca, dodici anni, perennemente scontrosa, infastidita e intrattabile. Bianca, in tutta questa sua personale complessità, è la protagonista dell’omonimo romanzo scritto dal fiammingo Bart Moeyaert, edito in Italia da Sinnos. La ragazzina vive con la madre e con quel fratello –Alan- che, ogni tanto ha degli improvvisi svenimenti. Crisi che portano la madre a preoccuparsi molto per il figlio, mentre Bianca ha un atteggiamento non ben definito. Da una parte è si preoccupata per il fratello ma, allo stesso tempo, si domanda quanto sia davvero reale quel suo non stare bene. Bianca sta spesso zitta, e nessuno comprende fino in fondo i suoi silenzi e i pensieri che le passano per la testa e lei, da parte sua, si sente del tutto incompresa, non capìta dalla famiglia e da tutto il mondo che la circonda. Tanto è vero che non tollera nemmeno Cruz, la nuova compagna del padre, perché lui, da quando sta con lei, non è più la stessa persona. Poi accade qualcosa di fenomenale e di piacevole per Bianca, perché a casa sua arriva Billie, attrice della  serie tv che lei adora. Il passare un pomeriggio con la propria star preferita, vederla vivere nel quotidiano lontana da telecamere e riflettori, farà capire molte cose alla giovane protagonista. Tanto per cominciare Bianca comprenderà che anche Billie ha una vita sua vera e propria fuori dallo schermo, dove ha un figlio da crescere, amici e amiche reali, ben diversi da quelli narrati nella fiction. Altra cosa che Bianca capisce sempre grazie a Billie, è che quel suo sentirsi in conflitto con il mondo non è così giusto e deve essere in qualche modo risolto. Per cominciare il cambiamento, Bianca ad un certo punto, quando l’attrice le chiede come si chiama, risponde Perdon (perdono) e poi, ascoltando le parole della sua star preferita, la ragazzina sente in lei un profondo pentimento. Bianca inizia a prendere maggiore coscienza di sé, dei propri errori e del suo agire non sempre corretto che la fa sentire arrabbiata e che fa soffrire chi le vuole davvero bene. La ragazzina si pente di essersi ritagliata da tutte le foto di famiglia, del suo chiudersi a riccio nei confronti degli altri e del suo dubitare dei disturbi del fratello Alan. Bianca vede in modo nuovo anche il rapporto con la madre, perché quel lungo abbraccio che le due si danno dopo l’ennesima- e più grave del solito- crisi di Alan, permette all’adolescente di comprende che lei, con i suoi 12 anni, è molto importante per quella donna che le ha dato la vita. “Bianca” di Bart Moeyaert è un romanzo di formazione, nel quale la giovane protagonista matura a piccoli passi, imparando a fare i conti con se stessa, con i propri errori e a comprendere, grazie all’incontro con la sua attrice preferita, che a volte, prima di giudicare e prendere decisioni affrettate, si devono cercare di caprie al meglio le persone che si incontrano nel proprio cammino di vita e se necessario, anche se non è facile, si deve chiedere loro scusa. Traduzione Laura Pignatti.

Bart Moeyaert è l’ALMA 2019 (Astrid Lindgren Memoria Award) ovvero il premio Nobel della letteratura per ragazzi. È tra i più importanti scrittori fiamminghi contemporanei, tradotto in tutto il mondo. Con Sinnos ha già pubblicato Il Club della via lattea, finalista al Premio Cento 2018, e Mangia la foglia (2018).

Source: richiesto all’editore dal recensore. Grazie all’ufficio stampa Sinnos.

La gamba di legno di mio zio, Fabio Stassi (Sinnos 2019) A cura di Viviana Filippini

3 dicembre 2019

LA-GAMBA-DI-LEGNO-DI-MIO-ZIONon so, ma magari qualcuno di voi lettori ha uno zio d’America. Io non ce l’ho, ma lo ha il protagonista del libro per ragazzi “La gamba di legno di mio zio”, di Fabio Stassi, edito da Sinnos. Stassi è un autore di libri per adulti, ma in lui non manca l’entusiasmo per la scrittura per i lettori più piccoli e così è nata questa avventurosa vicenda nella quale, la fantasia e i ricordi del suo vissuto personale si mescolano dando vita ad una narrazione avvincente, accompagnata dalle colorate e simpatiche illustrazioni di Veronica Truttero. La storia è curiosa da subito, perché il piccolo protagonista ama molto leggere e la sua passione per le parole stampate è una vera e propria ossessione che lo porta ad immergersi in modo completo nei libri. Il giovane protagonista fantastica sulle creature che incontra nei libri, si immagina di vivere avventure con mostri marini, o accanto a eroici marinai pronti a solcare i mari per raggiungere le mete desiderate. Vicine a queste creature della fantasia, il protagonista conosce le vicende dei parenti emigrati per il mondo e, allora, se li immagina al fianco dei grandi personaggi trovati nei libri. Uno di questi parenti, un anziano che assomiglia ad un capitano di altri tempi per la sua barba lunga e per quella gamba rigida, è lo zio d’America, quello con la gamba di legno che parla, parla, parla, narrando al protagonista (e anche a noi) il suo vissuto. I viaggi compiuti, gli imprevisti affrontati e la voglia di mettersi in gioco dello zio dalla gamba di legno conquistano il giovane protagonista, che resta ammaliato dalla vita del parente arrivato da lontano. Raccontando della gamba di legno dello zio, Stassi narra la storia di una famiglia, dei suoi legami, di quei viaggi della speranza messi in atto da molti (indipendentemente dal colore della pelle o dalla cultura) per poter avere un futuro migliore e lo scrittore li mette accanto alla Storia e anche alla letteratura (Long John Silver, Capitano Achab, Capitano Nemo). In “La gamba di legno di mio zio”, le protagoniste sono le vite quotidiane di coloro che sono gli attori della storia (quella con la “s” minuscola), di quella storia che caratterizza le vite di ogni giorno, nella loro umile essenza che, come dimostra Stassi, nasconde qualcosa di potente, avventuroso e straordinario. Età lettura: dai 6 anni.

Fabio Stassi è uno dei più interessanti scrittori italiani contemporanei, pubblicato da Sellerio e Minimum fax. Con “L’ultimo ballo di Charlot” (tradotto in 18 paesi) è arrivato secondo al premio Campiello. Tra i premi vinti: l’Alassio, il Vittorini Opera Prima, lo Sciascia, lo Scerbanenco, l’Arpino.

Veronica Truttero è nata a Padova, ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Bologna e all’Accademia Drosselmeier. È illustratrice ma anche libraia (a Ravenna anima, con Sara Panzavolta e Alice Keller, la libreria Momo). Con il suo segno versatile e la sua ironia delicata ha illustrato, nel catalogo Sinnos, diversi titoli, spesso ideati insieme ad Alice Keller, dalla narrativa al fumetto, fino all’albo illustrato.

Source: richiesto all’editore, grazie a Emanuela Casavecchi dell’ufficio stampa Sinnos.

“Mi hanno chiuso la scuola”, Chiara Lico, (Lapis edizione 2019) A cura di Viviana Filippini

16 ottobre 2019

ScuolaTorna in libreria e sempre con un libro per ragazzi la giornalista Chiara Lico, e lo fa con “Mi hanno chiuso la scuola”, pubblicato da Lapis edizioni. Protagonista Mos (Moscardino), un ragazzino che ama la sua scuola non solo per gli amici e gli insegnanti, ma come edificio, perché è un luogo dove si sente bene a studiare e con i compagni. Il dramma si compie quando Mos, accidentalmente, scopre che qualcuno (certi adulti che hanno interessi economici) è intenzionato a chiudere la sua scuola. Il ragazzino è disperato, allo stesso tempo arrabbiato, tanto che comincia a manifestare la sua irritazione vestendosi ogni singolo giorno, dalla testa ai piedi, di colore verde.  La cosa si complica in modo maggiore quando Mos scopre che la ragazzina per la quale ha perso la testa, Marilù, è la figlia di uno degli adulti (non vi svelo chi è) coinvolti nella vendita della scuola e questo scatenerà nel protagonista sentimenti contrastanti. Mos è quindi travolto e stravolto da emozioni e sensazioni del tutto nuove per lui e lo stress che lo colpisce lo mette a k.o. causandogli improvvisi, e anche parecchio lunghi, attacchi di sonno. Il protagonista non si perde d’animo e cerca di coinvolgere i suoi compagni in azioni che puntano alla salvezza della scuola, ma il loro agire si rivelerà composto dei veri e propri disastri. Mamma, papà, la sorella non sempre comprendono Mos, anzi spesso fraintendono quel suo attaccamento alla scuola e lo rimproverano per i suoi gesti che si trasformano in marachelle dalla conseguenze spesso incalcolabili. E l’essere incompreso colpisce il protagonista anche sul campo di calcio, dove né la sua allenatrice, né i suoi compagni di squadra sembrano comprendere il suo dramma. Il romanzo della Lico è la storia di una passione di un ragazzino per quello che è stato il luogo della sua prima formazione alla vita, non solo scolastica, ma alla vita quotidiana di ogni singolo giorno.  L’autrice si concentra sul fatto che a volte certi avvenimenti nell’esistenza delle personesono il segno incisivo del cambiamenti di abitudini consolidate, e questo variare, in alcuni casi sconvolge- come accade per Mos- chi ne è direttamente coinvolto. Mos sarà scosso dalla chiusura della scuola, dal nuovo istituto dove andrà a lezione, dai nuovi compagni che per lui sono un mondo tutto da scoprire. Mos protagonista di “Mi hanno chiuso al scuola” di Chiara Lico, vive uno dei primi step del suo cammino di formazione, nel senso che la chiusura della scuola è una prova che scatenerà in lui un cambiamento. Il libro di Chiara Lico dimostra che nella vita delle persone accadono eventi che a volte lasciano dei segni indelebili e abituarsi al nuovo che avanza e nel quale ci si trova immersi, a volte, sembra del tutto impossibile, ma la storia di Mos, dimostra che cambiare è si può, anche se il percorso è un po’ tortuoso. La storia è arricchita dalle simpatiche illustrazioni di Francesco Fagnini.

Chiara Lico lavora in RAI, al Tg2 dove si occupa di cronaca e conduce il telegiornale: ha realizzato servizi, inchieste e approfondimenti che hanno sempre come sfondo il sociale. Ha lavorato per il gruppo editoreiale L’espresso e per Mediaset (Tg5). Collabora con il blog de ilfattoquotidiano.it. Dal 2019 conduce il magazine Tg2Italia. NRl 2017 Chira Lico ha pubblicato il suo primo romanzo per ragazzi: “Il rischio” (Sinnos editore). Per saperne di più https://www.chiaralico.it/

Source: richiesto dal recensore all’editore. Ringraziamo l’ufficio stampa Lapis Edizione.

Anna dai capelli rossi, Lucy Maud Montgomery, (Gallucci 2018) A cura di Viviana Filippini

2 luglio 2018

Anna, una ragazzina orfana affidata a diverse famiglie, finisce in un orfanotrofio. Anna.Per lei non sembrano esserci speranze di trovare qualcuno che la voglia. Poi, un giorno, un fortunato gesto del destino la porterà ad Avonlea, un piccolo paesino dove vivono Marilla e Matthew Cuthbert. I due anziani fratelli si aspettavano un ragazzo e quando vedono Anna rimangono un po’ perplessi, tanto è vero che Marilla vorrebbe rispedire Anna nel luogo da dove è arrivata. La piccola, protagonista del romanzo “Anna dai capelli rossi”, edito da Gallucci, racconta la sua drammatica storia e i due anziani la accolgono tra le mura della loro fattoria Green Gable. Anna hai i capelli rossi, tante lentiggini e un passato fatto di dolore e sofferenza al quale reagisce con la fantasia e l’immaginazione. Un agire non sempre compreso dalle persone che le stanno attorno, soprattutto da Marilla, una donna molto pragmatica e concreta. La storia di Anna è un romanzo di formazione creato dall’autrice nel 1908 per ogni tipo di lettore ma, nel corso del tempo esso si è trasformato in un classico della letteratura per l’infanzia. Anna è una bambina che ha avuto, a soli 11 anni, un passato di dolore, sofferenza (i genitori sono morti quando lei era molto piccola), di mancanza di affetto e per lei i due fratelli Cuthbert sono una nuova famiglia nella quale trovare un po’ di tranquillità. Certo per la protagonista non sarà facile conquistare i due anziani e i nuovi compagni di scuola (Gilbert compreso), però un poco alla volta, passo dopo passo, Anna riuscirà a sistemare le cose e a farsi comprendere da tutti. “Anna dai capelli rossi” della canadese Lucy Maud Montgomery, tradotto da Angela Ricci, è una storia di ricerca di amicizia, di amore e di speranza, dove la protagonista sarà sì sottoposta ad un serie di prove, ma la sua tenacia, la voglia di mettersi in gioco e di imparare le permetteranno di riuscire a trovare il suo posto nel mondo. Oltre alla famosa serie animata trasmessa in tv dagli anni ’80 (vista una marea di volte), Netflix ha distribuito in tutto il mondo una fiction di recente produzione con protagonista “Anna dai capelli rossi”.

Lucy Maud Montgomery nacque a New London, in Canada, nel 1874 e morì a Toronto nel 1942. Nella sua vita pubblicò numerosi libri per ragazzi, raggiungendo l’apice del successo nel 1908 con “Anna dai capelli rossi”, primo di una serie di otto volumi. Le vicende dell’orfanella erano in parte ispirate all’infanzia dell’autrice, che da piccola aveva perso la madre ed era stata allevata dai nonni. Le storie si Anna sono state tradotte in decine di lingue.

Source richiesto all’editore. Grazie a Marina Fanasca dell’ufficio stampa.