Le sorti della guerra civile spagnola stanno volgendo a favore del dittatore Francisco Franco, e molti spagnoli sono costretti a fine anni Trenta a scappare dal loro Paese, in particolare dalla Catalogna e Barcellona, due delle zone più ribelli, per riparare in Francia dove finiscono in campi di concentramento in attesa di un futuro incerto.
Tra di loro ci sono Victor Dalmau, giovane e entusiasta studente di medicina, che ha messo a frutto le sue competenze per aiutare l’esercito repubblicano, e Roser, ex pastorella diventata musicista e attivista della ribellione, nonché fidanzata del suo defunto fratello Guillaime, caduto al fronte, e con in grembo il loro bambino.
Dall’altra parte del mare, in Cile, il console Pablo Neruda, anche poeta, decide di allestire una nave, la Winnipeg, per recuperare una parte di quegli spagnoli fuggiaschi e portarli in salvo oltre mare, perché in Francia non hanno un futuro, sono mal visti e inoltre sull’Europa si sta addensando la minaccia della Seconda guerra mondiale. Per salire sulla nave Victor e Roser si sposano e con il bambino varcano l’oceano e arrivano in quello che è chiamato un lungo petalo di mare.
Ma le loro vicende non sono ancora finite, il loro matrimonio di facciata, impossibilitato a finire in Cile con un divorzio per le leggi locali, evolverà in qualcos’altro, mentre Victor vivrà una passione breve ma intensa per Ofelia, figlia viziata di una ricca famiglia, il cui ricordo tornerà da lui anni dopo.
In mezzo ci saranno il golpe di Pinochet, la prigionia per lui, la fuga per entrambi in Venezuela, un ritorno senza ricordi in Spagna, il ritorno in Cile, lutti, gioie, ritrovamenti e riscoperte, in quello che è l’ennesimo inno alla vita dell’autrice e ai mille casi che capitano in essa, in un mondo dove mille sconvolgimenti possono cambiare ogni cosa.
Isabel Allende torna a parlare del Cile e della sua Storia nel Novecento, rievocando il colpo di stato di Pinochet che fece anche di lei un’esule, mescolandolo con un’altra tragedia di decenni prima, la Guerra civile spagnola, che fece fuggire milioni di persone di fronte all’avanzare del più duraturo regime fascista, portando in Cile profughi che all’inizio ebbero difficoltà ma che poi costituirono uno dei nuclei più vivi e colti del Paese. Victor in Cile diventa un affermato chirurgo, mentre Roser una musicista di fama, finché l’avvento di un altro dittatore distrugge le loro vite, soprattutto quella di lui, che dovrà ricominciare ancora, varie volte, fino ad un finale dove tutto non è finito.
Victor, protagonista della vicenda, è basato su una figura reale della storia, amico personale dell’autrice, ed è capace di far affezionare lettrici e lettori dalla prima pagina, quando compie un quasi miracolo, salvando un ragazzino ferito sul fronte spagnolo massaggiandogli il cuore, un qualcosa che lo ispirerà tutta la vita. Interessanti anche le figure femminili, la ribelle Roser, compagna di una vita di Victor, suo malgrado prima e poi non, e la viziata Ofelia, che solo quando si sarà liberata del peso delle tradizioni potrà vivere una sua vita, dopo aver pagato a caro prezzo l’attaccamento alla famiglia e alla sua ricchezza.
Lo stile di Isabel Allende è appassionato, ironico, commovente, trascinante, racconta tragedie immani e gioie con lievità mai banale e partecipazione, facendo riflettere su come purtroppo gli eventi tendano a ripetersi e la fuga degli spagnoli dall’avanzata di Franco ricorda altre fughe che abbiamo visto in tempi più recenti, non ultima la tragedia che sta capitando in Siria e in Medio Oriente. Un libro su passati anche recenti (le dittature sudamericane sono ancora una ferita aperta, sul franchismo si sta cominciando a riflettere solo ora) per riflettere sul presente e su drammi che continuano a ripetersi, in altre forme ma uguali nella sostanza.
Isabel Allende è nata a Lima, in Perù, nel 1942, ma è vissuta in Cile fino al 1973 lavorando come giornalista. Dopo il golpe di Pinochet si è stabilita in Venezuela e, successivamente, negli Stati Uniti. Con il suo primo romanzo, La casa degli spiriti del 1982 (Feltrinelli, 1983), si è subito affermata come una delle voci più importanti della narrativa contemporanea in lingua spagnola. Con Feltrinelli ha pubblicato anche: D’amore e ombra (1985), Eva Luna (1988), Eva Luna racconta (1990), Il Piano infinito (1992), Paula (1995), Afrodita. Racconti, ricette e altri afrodisiaci (1998), La figlia della fortuna (1999), Ritratto in seppia (2001), La città delle Bestie (2002), Il mio paese inventato (2003), Il Regno del Drago d’oro (2003), La Foresta dei pigmei (2004), Zorro. L’inizio di una leggenda (2005), Inés dell’anima mia (2006), La somma dei giorni (2008), L’isola sotto il mare (2009), Il quaderno di Maya (2011), Le avventure di Aquila e Giaguaro (2012), Amore (2013), Il gioco di Ripper (2013), L’amante giapponese (2015), Oltre l’inverno (2017), Lungo petalo di mare (2019). Negli Audiolibri Emons Feltrinelli: La casa degli spiriti (letto da Valentina Carnelutti, 2012) e L’isola sotto il mare (letto da Valentina Carnelutti, 2010). Inoltre Feltrinelli ha pubblicato Per Paula. Lettere dal mondo (1997), che raccoglie le lettere ricevute da Isabel Allende dopo la pubblicazione di Paula, La vita secondo Isabel di Celia Correas Zapata (2001). Nel 2014 Obama l’ha premiata con la Medaglia presidenziale della libertà.
Provenienza: libro del recensore.