Posts Tagged ‘Marcello Caccialanza’

:: Tua per sempre, Lara Jean di Jenny Han (Piemme 2018) a cura di Marcello Caccialanza

12 ottobre 2018

1Jenny Han scrive per la Piemme una deliziosa storia che si barcamena in modo sublime tra ragione e sentimento “Tua per sempre, Lara Jean”. Costo al pubblico euro 16,00.
La vita della protagonista, Lara Jean, una capace studentessa all’ultimo anno del liceo, sembra dannatamente e fastidiosamente perfetta all’occhio altrui: lei ha un filarino con un ragazzo che ama e con il quale la stessa è in procinto di partire per New York, ha un padre con cui va assai d’accordo, nonostante lo stesso sia sul punto di risposarsi. Ha perfino già scelto l’università da frequentare, una volta ottenuto il diploma.
Insomma una vita linda per una ragazza precisa e puntuale!
Ma come ci insegna molto presto la stessa vita, da qui ad un istante si può passare dalle stelle alle stalle! Da qui a un istante si può ricevere dei sonori cazzotti che ti fanno trattenere a lungo il fiato! E tu stupida pedina di una scacchiera imprevedibile devi abbassare la testa o altrimenti soccombere!
E anche per Lara Jean la vita no fa sconti! Bastarda più che mai le metterà dunque i bastoni tra le ruote, spezzando ogni sua certezza, sconvolgendo i suoi stessi piani!
Al punto che la ragazza dovrà scegliere se seguire il cuore o la ragione.

Jenny Han vive a Brooklyn, New York, dove ha frequentato la New School ottenendo un Master in Scrittura Creativa.
Adora la serie Buffy l’ammazzavampiri, la torta di mirtilli e le calze al ginocchio.

Source: libro del recensore.

:: Le affinità elettive di Johann Wolfgang von Goethe (Mondadori 2001) a cura di Marcello Caccialanza

3 ottobre 2018

GoetheEdoardo, ricco barone nel fiore della sua virilità, e Carlotta, sua moglie, vivono la loro affettuosa liaison a due in una tranquilla tenuta di campagna.
Carlotta da sposa assai devota ha l’oneroso compito di occuparsi della casa, mentre Edoardo passa le sue stancanti giornate nella virtuosa amministrazione delle questioni generali della medesima magione e del parco circostante.
Entrambi hanno quell’insaziabile e fortissimo desiderio di godere a pieno ed indisturbati della loro stessa felicità, felicità che un tempo i due avevano tanto ardentemente desiderato e che ora hanno finalmente raggiunto.
Il loro amore, infatti, pur avendo avuto i loro prodigiosi natali in gioventù, ha dovuto però sobbarcarsi diverse ed impreviste traversie, con conseguente attesa di un lungo periodo, prima di essere appagato completamente.
Edoardo era stato in passato instradato dal suo padre- padrone ad un matrimonio forzato con una donna più anziana di lui, ma decisamente molto più facoltosa e introdotta nella società di prestigio del tempo; allo stesso modo, Carlotta aveva dovuto andare in sposa con un uomo piacente per ricchezza e potere. Col risultato concreto di aver dato alla luce una figlia, Luciana, che ora vive in un collegio, affinché sua madre e il suo nuovo marito Edoardo, ormai liberi dai rispettivi coniugi, possano finalmente vivere soli.
La tranquillità in casa dei due sposi è però destinata a subire una inaspettata battuta d’arresto, quando lo stesso Edoardo comunica a Carlotta di voler ospitare per qualche tempo un suo amico, il Capitano, personaggio ambiguo ed affascinante, in quel frangente disoccupato. L’uomo infatti si trova a dover affrontare suo malgrado un momento difficile e necessita dunque di un luogo stabile ed accogliente.
I molti tentativi con cui il medesimo Edoardo prova a convincere la moglie di accogliere il suo amico forse, più caro, in un primo tempo non vanno a buon fine: Carlotta vede infatti in questa probabile convivenza un grave pericolo per il loro equilibrio relazionale.
Del resto la stessa donna avrebbe potuto decidere anche lei di ospitare tempo prima  Ottilia, sua giovane e amatissima nipote, che con difficoltà vive nello stesso collegio di Luciana.
Ma per il bene stesso della sua liaison con Edoardo ha però scelto di non assecondare i suoi desideri. Tale possibilità avrebbe potuto risultare nefasta per la coppia.
Ma, anziché dissuadere l’uomo nel suo atroce disegno, questa nuova informazione fornita da Carlotta si trasforma in una carta vincente nelle mani di Edoardo, che rassicura la consorte e la convince quindi ad aprire le porte della loro casa sia al Capitano che a Ottilia.
E da qui inizia una sorta di pericoloso gioco psicologico e fisico di coppie vecchie e nuove che si muovono su questa scacchiera di pagine e pagine in un pericoloso valzer senza più possibilità di alcun ritorno!
Un valzer fatto di amori e di tradimenti silenziosi ma inevitabili, di desideri torbidi e sensuali che coinvolgono i nostri pseudo- eroi in un tourbillon di vicende tormentate ed appassionate, corpi esplosivi in un fuoco che arde in pensieri segreti e segregati nella fredda e scostante affettazione di un’epoca bigotta che dell’amore dà una connotazione melensa e melodrammatica, senza però tenere conto delle pulsioni vere o presunte di quattro paladini alla ricerca di quella felicità eterna, che ti fa sfiorare il cielo con un dito, dove il respiro a due si spande come ambrosia in quell’aria complice.
Imperdibile da leggere almeno una volta nella vita!

:: La strana scomparsa del Signor Goody di Natalie Babbitt (Il Battello a Vapore, 2018) a cura di Marcello Caccialanza

28 settembre 2018

imagesNatalie Babbit ha scritto per la Piemme edizioni un romanzo ad ampio respiro “La strana scomparsa del Signor Goody“, costo al pubblico euro 9.90, che ha il pregio di essere una sorta di favola moderna, non solo adatta ad un pubblico ancora verde.
Una favola tenera, che allo stesso tempo, causa sua stessa costruzione … a là mode di un thriller, ben architettato e confezionato, ti cattura parola dopo parola e ti costringe ad una sorta di intrigante lettura forzata. Ma non fai fatica certamente a leggere questo breve romanzo, perché è così ben scritto che tu stesso, nolente o volente, rimani intrappolato con grande piacevolezza nelle pagine di quest’opera: sembra quasi che tu stesso faccia parte della stessa economia del racconto.
Hercules Feltwright è un giovane e volenteroso precettore, ancora alle prime armi, e non svezzato alle difficoltà di questo oneroso lavoro. Viene assunto da una ricca famiglia perché sua incombenza diverrà la medesima educazione del piccolo Willet.
Willet è dunque un bambino orfano di padre, che è andato a vivere con la madre vedova in una grande tenuta.
Il bambino però ha un tarlo, sostiene, con certezza di cognizione, che il suo stesso babbo non è defunto come si pensa o per lo meno come qualcuno ha grande convenienza a farlo credere; per lui è solo e semplicemente una grande sciarada da smascherare e da dipanare!
Ben presto anche il giovane precettore verrà contagiato dalla verità del bimbo … che ormai pensa che la tomba del suo genitore nasconda in realtà la sola e vera chiave di svolta dell’intera faccenda.
Hercules a questo punto diventerà complice-amico di questo bambino, condividendo a tutto tondo i suoi sospetti. Cominceranno così quelle minuziose indagini, che accompagneranno lo stesso nostro complice virtuale alla scoperta della verità.

Natalie Babbit ha scritto e illustrato numerosi libri per ragazzi ed è considerata una della più importanti scrittrici americane. La fonte magica, pubblicato per la prima volta nel 1975, ha venduto milioni di copie in tutto il mondo ed è diventato un classico della letteratura per l’infanzia.

Source: copia acqusitata dal recensore.

:: Rebel love di Erin Watt (Sperling & Kupfer 2018) a cura di Marcello Caccialanza

12 settembre 2018

Rebel love di Erin WattRebel love di Erin Watt, edito dalla Sperling & Kupfer, costo al pubblico euro 17.90, è un delizioso romanzo di genere per quanti nell’epoca dei social possono ancora definirsi romantici.
Protagonista dell’intera vicenda è la liceale Beth, la quale è costretta, suo malgrado, a smettere di vivere e di brillare di luce propria, da quando l’amata sorella è deceduta in un incidente.
La sventurata teen-ager è così costretta da genitori, sconfitti dalla vita, a rinchiudersi in una sorta di prigione dorata, dove viene protetta morbosamente, dove ogni sua mossa è attenzionata fino alla nausea!
Una sera però, stanca di tutta quella negativa pressione su sé stessa, riesce a trovare la via di fuga e a darsi alla macchia, ripudiando quel pericoloso ed asfissiante controllo genitoriale.
E come in ogni favola di genere che si rispetti c’è sempre una festa imprevista, dove si ha la reale possibilità di togliersi la maschera e di mostrarsi per quello che realmente si è !
Quindi va da sé che anche per la Beth di questo romanzo … c’è dunque la svolta!
Imbucata ad una festa incontra un coetaneo, naturalmente non il bravo ragazzo della pubblicità del Mulino Bianco, bensì una specie di James Dean terzo millennio, dal passato turbolento … che le farà letteralmente perdere la testa e la coinvolgerà in un amore ribelle;naturalmente ostacolato con grande vigore da mamma e papà.

Erin Watt è lo pseudonimo di due autrici bestseller americane, unite dalla grande passione per i libri e per la scrittura. Entrambe sono scrittrici di grande successo nel settore YA e New Adult. La trilogia The Royals è il loro primo progetto insieme.
http://www.authorerinwatt.com

Source: libro del recensore.

:: Il boss è immortale di Massimo Nava (Mondadori 2018) a cura di Marcello Caccialanza

11 settembre 2018

Il boss è immortaleIl sorprendente romanzo “Il boss è immortale” edito dalla Mondadori, costo al pubblico euro 18.00, è ultima fatica letteraria del giornalista e corrispondente per il Corriere della Sera da Parigi, Massimo Nava.
È senza ombra di dubbio un apprezzato thriller che vanta originalità di scrittura e di confezionamento, in cui un buon lettore, attento e capace, può tranquillamente riscontrare colpi di scena a “go-go”!
Il protagonista assoluto di questo avvincente noir è l’ispettore Bernard Bastiani, un poliziotto francese di Marsiglia di chiare ed indiscusse origini italiane; il quale è promosso per meriti sul campo all’ufficio tutela nazionale del patrimonio artistico dell’Interpol di Lione.
Il suo primo caso in questa nuova dimensione lavorativa lo porterà ad agire nell’affascinante e controversa città di Napoli. Qui infatti è incaricato di condurre le indagini su doppio binario in merito ad un caso assai intricato e a più risvolti. Da una parte c’è dunque il drammatico affaire relativo al sequestro di Lisa Miller, giovane ed ultima discendente di una nobile casata partenopea dei Sansevero e dall’ altra, invece, il misterioso furto di un’opera d’arte assai preziosa, che è custodita per l’appunto nella Cappella Sansevero; la stessa che dà ospitalità al celeberrimo Cristo velato, capolavoro dello scultore Giuseppe Sanmartino.
L’opera trafugata non è altro che una macchina anatomica che riproduce un corpo femminile ben conservato, in cui vi sono ancora arti, viscere e vene.
A realizzare tale manufatto è stato un esorcista massone, antenato del principe Sansevero; il quale, agendo attraverso una serie di misteriosi e alquanto discutibili esperimenti, aveva dentro di sé il desiderio inconsulto di immortalità eterna!
Bernard Bastiani, con scrupolose e metodiche indagini a tutto campo, riesce ben presto a comprendere che i due eventi, ai quali sta lavorando, con meticolosa caparbietà, avendo palesemente in comune molti fattori identificativi, presentano un conclamato nesso di corrispondenza come in un gioco ad incastro. Il suo compito quindi quello di dipanare una volta per tutte l’intera sciarada!
E così lo stesso investigatore forgia quasi tutta la sua teoria risolutiva sul fattore Cappella di Sansevero. Qui sono in atto due lavori di restauro gestiti da una ditta assai sospetta e poco pulita.
Più Bernard prosegue nel suo minuzioso lavoro d’indagine più lo stesso mistero si fa sempre più fitto! Difatti nel momento in cui nello stesso capoluogo campano si verifica un reato inaspettato; ci si accorge come dietro a tutto questo marasma di eventi noir ci sia niente di meno che un pesante coinvolgimento della medesima camorra.
Quindi, a questo punto, all’eroe di questa avventura a tinte gialle non rimane altro che collaborare con il colonnello Gagliano. I due si immergeranno così nei bassifondi napoletani, dominio dei boss locali; un mondo imperfetto e losco che a tratti ricorda tanto la stessa città di Marsiglia.
Verranno dunque catapultati in un labirinto di desolazione e soprattutto di paura adrenalinica, una vera e propria discesa agli inferi che, come un cazzotto ben piazzato, cambierà per sempre i loro connotati emotivi, trasformandoli forse in una sorta di larve umane.
A fare da scenografia all’intera azione narrativa c’è la città di Napoli, una Napoli tenebrosa, affascinante e decadente allo stesso tempo dove nulla è come sembra, dove tutto si tinge di un silenzioso e soffocante mistero esistenziale. È davvero dura in questo contesto dire no ad un patto con il demonio, a maggior ragione se in premio ci sta addirittura l’immortalità!

Massimo Nava è editorialista del “Corriere della Sera” da Parigi, dopo essere stato inviato speciale e corrispondente di guerra. Ha pubblicato Germania Germania (Mondadori, 1990) sulla caduta del Muro di Berlino, Carovane d’Europa (Rizzoli, 1992), Kosovo c’ero anch’io (Rizzoli, 1999), Miloševic, la tragedia di un popolo (Rizzoli, 2000), Imputato Miloševic (Fazi, 2002), Vittime, storie di guerra sul fronte della pace (Fazi, 2005), Sarkozy l’uomo di ferro (Einaudi, 2007). Nel 2009 ha pubblicato il romanzo La gloria è il sole dei morti (Ponte alle Grazie). Nel 2010, per Rizzoli, Il garibaldino che fece il “Corriere della Sera”, sulla vita di Eugenio Torelli Viollier, fondatore del “Corriere”. Nel 2014 è uscito per Mondadori Infinito amore, la passione segreta di Napoleone, nel 2016 Il mercante di quadri scomparsi, la prima indagine dell’ispettore Bastiani.

Source: libro del recensore.

:: Nuno di niente di Roberto Morgese (Piemme 2018) a cura di Marcello Caccialanza

31 luglio 2018

Nuno di nienteL’ultimo libro di Roberto Morgese: “Nuno di niente”, edito dalla casa editrice Piemme, costo al pubblico euro 15, è una deliziosa favoletta moderna adatta, non solo ad un pubblico più giovane, ma anche a lettori più navigati e smaliziati.
Si può definire una sorta di parabola ecologista che strizza anche l’occhio alla onerosa tematica della povertà più conclamata in un Brasile multi facce!
Nuno è un ragazzino, già provato dalla cattiveria della vita, cresce in una discarica alle porte di Rio De Janeiro, dove per sopravvivere cerca tra i rifiuti stessi la sua sussistenza: dal cibo, agli oggetti per arredare la casa e alle cose da rivendere.
Ma un giorno, come in una specie di miracolo, trova uno strano pacco che lo incuriosisce non poco, cosa ancora più strana che insieme a quel pacco vi è pure un biglietto, il messaggio di Marianna, una ragazzina dei quartieri benestanti. Così per gioco Nuno le scrive una lettera e da quel momento tra i due nascerà una meravigliosa amicizia per corrispondenza.
Un piccolo romanzo ben scritto e costruito, mai banale o mieloso, piace perché nella sua disarmante semplicità regala forti emozioni che sanno traghettare lo stesso lettore in una serie di riflessioni che anche al solleone dovrebbero essere fatte! L’autore usa in modo pregevole carta e penna, perché in una tematica così di grande attualità, facile sarebbe scivolare nella più bieca piangeria o nella più falsa ipocrisia di modo!
Ma Roberto Morgese con grande classe e savoir faire riesce brillantemente ad uscire da questo émpasse offrendo alla stessa opinione pubblica un libro che merita di essere letto e riletto!

Roberto Morgese è nato a Milano, ed è insegnante di scuola elementare e formatore per il corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Milano-Bicocca. Scrive da anni per bambini e ragazzi, e questo è il suo primo romanzo per Il Battello a Vapore, con cui ha vinto l’omonimo premio nel 2017.

Source: libro del recensore.

:: Attività Montessori all’aperto di Marta Versiglia (BUR 2018) a cura di Marcello Caccialanza

31 luglio 2018

Attività Montessori all_apertoSi potrebbe così sintetizzare: viva il gioco all’aperto, abbasso la tecnologia! il libro dal titolo “Attività Montessori all’aperto”, edito da Rizzoli e scritto dalla sagace penna dell’autrice Marta Versiglia, costo al pubblico euro 13.
Ormai si è purtroppo giunti ad una via senza più ritorno, dove si assolda la stessa tecnologia per adempiere al delicato compito educativo delle generazioni future.
Questo coraggioso manuale mette in evidenza la necessità di riscoprire quel piacere perduto di far giocare i nostri bambini all’aria aperta; invece di parcheggiarli davanti alla Tv o a qualsiasi altra diavoleria del terzo millennio.
Lo scopo medesimo di questo libro è dunque quello di ricordare ai genitori i giochi antichi sempre verdi e fattibili anche ai giorni nostri, quelli tipici di un sano e genuino passato, come ad esempio nascondino o campana. Si offre quindi la concreta occasione agli stessi adulti di riportare i nostri bambini a riappropriarsi della propria manualità, magari costruendo collane o aquiloni, con cui poter correre e divertirsi a piedi nudi in un prato per rivivere il contatto con la terra!
O ancora si tenta, con dovizia di particolari, di rifar scoprire nuovamente quel diletto, ormai passato di moda, del farsi cullare dall’altalena. Si vorrebbe anche riportare in auge quell’intramontabile godimento di una accattivante caccia al tesoro o di un calcio dato ad un pallone in vero cuoio, sognando di entrare in una squadra di grido!

Marta Versiglia è pedagogista e insegnante di scuola primaria. Segue sul territorio la ricerca e l’applicazione del metodo Litigare Bene. Lavora per i bambini nel servizio di consulenza pedagogica presso il CPP di Piacenza di Milano. Scrive regolarmente su “Conflitti. Rivista italiana di ricerca e formazione psicopedagogica”. Con BUR ha pubblicato anche Imparare giocando (2017).

Source: libro del recensore.

:: Una ragazza inglese di Beatrice Mariani (Sperling & Kupfer 2018) recensione a cura di Marcello Caccialanza

30 luglio 2018

Una ragazza ingleseUna ragazza inglese”, l’ennesima fatica letteraria di Beatrice Mariani, edito da Sperling & Kupfer, costo al pubblico euro 16.90, è un piacevole romanzo di sentimento che descrive in maniera alquanto appassionata ed avvincente quell’amore a tutto tondo, che riempie i cuori di emozioni complicate e allo stesso modo trasognanti. È senza ombra di dubbio una sorta di corrispondenza di amorosi sensi che non conosce confini! Una sorta di viaggio intimo sempre vivo che conduce l’individuo stesso in quel labirinto segreto di magie parallele che trasportano in una dimensione quasi irreale di sogni e percezioni tutte ancora da dipanare per essere vissute a pieno e ben comprese!
La protagonista di questo mitico viaggio all’interno dell’emozionalità umana è la giovane Jane, una allegra fanciulla inglese, fresca di diploma, che decide di trascorrere le sue meritate vacanze estive nella città di Roma, in qualità di bambinaia presso una famiglia assai benestante e di alto rango. Proprio lei avrà dunque l’oneroso compito di occuparsi dell’irrequieto erede di famiglia.
Qui Jane, inaspettatamente, fa la conoscenza dello zio del bambino, all’anagrafe Edoardo Rocca, un uomo d’affari, tanto di bell’aspetto quanto misterioso, di cui la stessa sprovveduta si innamora perdutamente, nonostante Edoardo Rocca sia molto più grande di lei.
Ma si l’amore quando bussa, esige una brusca presa di posizione, senza se e senza ma, e così Jane si butta a capofitto, senza salvagente, in quel turbinio di passioni avvolgenti ed irrinunciabili.
Però Edoardo Rocca non è un tipo chiaro e manifesto; nasconde un segreto che potrebbe in un certo senso turbare e allo stesso tempo compromettere quella meravigliosa storia d’amore nascente.
Si legge molto volentieri perché ben scritto e ben strutturato. La trama ti prende con caparbietà, e ti accompagna, con maestria, nei meandri oscuri di tutti quegli accorgimenti narrativi, ben utilizzati dalla stessa autrice del testo, che hanno l’oneroso compito di mostrarti il dipanamento ultimo di tutti quei sottili meccanismi psicologici che minano e fanno crescere il forte legame d’attrazione tra Jane ed Edoardo Rocca.

Beatrice Mariani è nata a Roma, dove vive con il marito e i due figli. Laureata in Scienze Politiche, lavora da sempre nell’ambito della ricerca e della comunicazione. Questo è il suo primo romanzo. http://www.beatricemariani.it

Source: libro del recensore.

:: Il peso dell’ inchiostro di Rachel Kadish (Neri Pozza, 2018) a cura di Marcello Caccialanza

18 luglio 2018

peso inchiostroIl peso dell’inchiostro,” splendido gioiellino dell’autrice Rachel Kadish edito dalla Casa Editrice Neri Pozza, racconta la toccante ed avvolgente vicenda di Helen Watt, una studiosa di storia ebraica.
Il romanzo si sviluppa nella Londra degli anni duemila e prende inizio dal momento in cui la nostra protagonista viene convocata con urgenza in una casa privata del XVII secolo al fine di visionare alcuni documenti ritrovati provvidenzialmente.
Questa dunque non è che una consulenza di routine per la nostra Helen!
Sembrerebbe quasi una banale richiesta di un lavoro qualunque, ma non è così! Infatti Helen si ritroverà, senza un vero perché, catapultata nei misteri più profondi ed angoscianti della rifondazione della comunità ebraica, dopo ben quattro secoli di espulsione forzata dal suolo inglese.
Nella sua professione, talvolta, alla nostra protagonista, le capita, dunque ,di venire a contatto con alcune vecchie carte, magari sepolte per anni in una buia soffitta; celate misteriosamente sul fondo di un baule di famiglia. Quindi, come vuole la stessa prassi, o si procede informando la Soprintendenza, o ci si rivolge direttamente ad una facoltà di Storia dell’arte di un’ Università. Ma cosa succede ad Helen Watt di tanto anomalo che fa partire a bomba questo intrigo? Il giorno prima dell’avvenuta scoperta, un uomo misterioso compie un gesto inspiegabile e telefona inaspettatamente a lei, la protagonista di questa vicenda, per metterla sulle tracce di questa immensa scoperta dai mille risvolti. Naturalmente giunta sul posto, Helen è al settimo cielo; non riesce a trattenere lo stupore, l’adrenalina è al top! Infatti in un ripostiglio segreto, situato in un vano rettangolare e, segregato con grazia, da un pannello, la attendono due pacchetti colmi di documenti: da una parte trova dunque una serie di preziose lettere scritte in ebraico e in portoghese; che risalgono a più di tre secoli prima e dall’altra fascicoli sciolti ed alcuni volumi rilegati in cuoio dai dorsi sbiaditi.
Tutto ciò diviene , a sorpresa, una sorta di testimonianza inedita e preziosa della medesima rifondazione della comunità ebraica avvenuta dopo quasi quattro secoli di espulsione dal suolo inglese. La nostra Helen per compiere questo lavoro, così imponente e coinvolgente, necessita della presenza e dell’aiuto di Aaron Levy, lui è uno studente americano, molto dotato ed assai preparato sulla materia in questione.
Il giovane viene scelto in quanto in quel preciso momento della sua vita è alle prese con una tesi sulle possibili connessioni fra l’opera di Shakespeare e gli ebrei, che si sono rifugiati nella Londra elisabettiana, per sfuggire alle stesse persecuzioni.
La protagonista nelle sue innumerevoli ricerche scopre dunque che le lettere appartengono al rabbino HaCoen Mendes. Questo individuo non è altro che uno dei primi insegnanti della rifondata comunità ebraica londinese. In gioventù è stato accecato dall’Inquisizione; e non dimentichiamoci pure di quelle innumerevoli vergate ricevute dallo scriba!
Analizzando in modo pedissequo e certosino le lettere in questione; i due giovani studiosi possono osservare come queste rechino in basso, nell’angolo a destra, la lettera ebraica aleph, che non nasconde altro che la stessa iniziale del nome del misterioso copista.
Queste ricerche condurranno Helen e soci in una dimensione misteriosa, in un certo senso quasi mistica, verranno quindi trascinati a sorpresa dinnanzi ad una sconcertante rivelazione: a tradurre sulla carta i pensieri del stesso rabbino non era, come si era creduto fino a quel momento, un suo studente, bensì niente di meno che una anonima donna!
Poco alla volta, come spogliando una margherita quasi inerme, da queste meravigliose pergamene finemente vergate e lavorate, va emergendo il prezioso ritratto di Ester Velasquez, una giovane ebrea che, nella Londra del XVII secolo, aveva combattuto per gli unici due valori esistenziali, capaci di dare un senso alla propria vita: la libertà di essere e la sete di conoscere.
Un libro meravigliosamente educativo ben scritto che narra in modo davvero impeccabile una vicenda epica, forse lontana e poco conosciuta che ancora oggi ha però l’innata capacità di commuovere ed appassionare anche quelle stesse generazioni di lettori, che, per la loro età anagrafica, non hanno –grazie a Dio – neppure annusato una tale sciagura! Da leggere e rileggere più volte con vivo interesse, per poi riflettere in silenzio dentro di noi!

Rachel Kadish è la pluripremiata autrice dei romanzi From a Sealed Room, Tolstoy Lied: A Love Story e del racconto I Was Here. Le sue opere sono apparse su NPR e New York Times, Plowshares e Tin House. Vive fuori Boston.

Source: libro del recensore.

:: Il quaderno dei nomi perduti di Sofia Lundberg (DeA Planeta 2018) a cura di Marcello Caccialanza

18 luglio 2018

nomi perdutiSofia Lundberg confeziona un delizioso romanzo che per contenuti si può tranquillamente definire di “formazione esistenziale”.
Infatti “Il quaderno dei nomi perduti” non rappresenta altro che un mistico viaggio compiuto dai personaggi femminili nei meandri più segreti delle loro passioni; delle loro vicissitudini più intime, come se silenziosamente avessero deciso di fare un improbabile cheek-up alle loro storie di famiglia, nel bene o nel male!
La vicenda narrata dalla Lindberg ha dunque inizio nel momento in cui la nostra prima protagonista, all’anagrafe Doris, ritrova sulla sua strada, con vivido stupore, quel piccolo e prezioso quaderno, che il suo stesso padre le ha regalato quand’era piccina con la solenne promessa di annotarvi, con meticolosa puntualità, ogni nome e situazione importante.
Di cosa è fatta davvero una vita? Cosa vale la pena salvare dalla stessa impalpabilità dei giorni degli anni; che trascorrono tiranni e feroci? Se lo chiede, tutta sola nel suo appartamento a Stoccolma, l’anziana Doris.
La risposta è racchiusa in questo piccolo quaderno, per tanti forse banale, ma per lei molto speciale. Alle sue pagine ingiallite e sbiadite dal tempo incalzante, Doris ha consegnato tutti i nomi della sua lunga e tumultuosa esistenza: Stoccolma, Parigi, New York. Madame Serafin, Gösta il pittore, l’ingenua sorella Agnes e Allan: parenti, nemici, amanti; ognuno occupa un posto cruciale nel romanzo della sua vita. Ognuno ha una storia e tocca proprio a lei, la nostra amata Doris raccoglierla. Per poi riannodare le fila di un destino che, malgrado tutto, prepara gli ultimi colpi di scena. Col risultato inaspettato di ritrovare a sorpresa il senso di un viaggio che forse si chiama amore!
Da quel giorno sono oramai trascorsi parecchi anni e la stessa Doris pensa che quella mappa dei ricordi potrebbe essere il dono più adatto – la terapia più azzeccata – per la nipote Jenny, affinché la medesima abbia in questo modo la ghiotta opportunità di ritrovare il senso di una vita alquanto complessa!
Il quaderno dei nomi diviene dunque una sorta di specchio magico, in cui la giovane Jenny, come moderna Alice, può tuffarsi al suo interno per scoprire finalmente le parti più recondite del suo animo in tumulto e i segreti più torbidi del suo clan familiare!

Sofia Lundberg, classe 1974, è una giornalista e redattrice svedese e vive a Stoccolma insieme a suo figlio. Il quaderno dei nomi è il suo romanzo d’esordio.

Source: libro del recensore.

:: Come non uccidere le tue piante di Veronica Peerless (Bur Biblioteca Universale Rizzoli 2018) a cura di Marcello Caccialanza

4 luglio 2018

Come non uccidere le piantePuntuale, come un’allergia a cui non possiamo dire di no, arriva a vele spiegate l’estate con i suoi ritmi e le sue molteplici consuetudini. E allora ecco spuntare come funghi i cosiddetti giardinieri per diletto o per moda, esercito di forzati d’ogni sorta che d’inverno bivaccano in uffici e si perdono in aperitivi il fine settimana. Ma poi, quando le vacanze fanno capolino, gli stessi si investono ad honorem del titolo di pollice verde, non rendendosi conto di essere dei potenziali killer seriali di bonsai ed affini!
Niente paura forse quest’anno i decessi potrebbero diminuire a sorpresa, ci pensa Veronica Peerless regalandoci la sua ultima fatica letteraria dal titolo: “ Come non uccidere le tue piante” edito dalla Rizzoli, costo al pubblico 15 euro.
È una guida colorata e facile da seguire, anche per i profani di ogni età. Cataloga oltre cento tipi di piante fotografate ed è piena di utili consigli per tenerle in vita:

⦁ Luogo adatto
⦁ Luce giusta
⦁ Il nutrimento
⦁ L’acqua
⦁ L’umidità
⦁ Gli insetti ai quali fare dovuta attenzione

Bello da leggere perché questo libro è veramente semplice e fondamentale per quanti non riescono a gestire le piante domestiche, trasformandoli così in veri e propri specialisti del verde.

:: La duchessa di Danielle Steel (Sperling & Kupfer, 2018) a cura di Marcello Caccialanza

2 luglio 2018

La duchessaUn’ altra appassionante vicenda narrativa offerta al suo vasto pubblico dall’irriducibile Danielle Steel che stavolta si butta a capofitto in una storia piccante ed ambigua: nel riscatto osé della protagonista, la procace e provocante Angélique.
Il romanzo si intitola semplicemente “La Duchessa” ed è edito dalla Sperling & Kupfer.
Ci troviamo catapultati, con grande dovizia di mestiere, nell’Inghilterra del XIX° secolo. E lei, la nostra eroina all’anagrafe Angélique Latham, dopo un’esistenza alquanto dissoluta e discutibile, dove il denaro ed una sorta di potere personale la rendono, in un certo senso, privilegiata in seno alla medesima società inglese, senza un vero e proprio perché, viene dunque estromessa dall’asse ereditario familiare.
Sconvolta ed offesa nel suo intimo, la donna decide di lasciare la sua amata patria per costruirsi una nuova vita nel capoluogo francese. Si può dire che Parigi diventi per lei una sorta di strumento provvidenziale per riprendere fiducia nelle sue proprie capacità e per dimostrare in questo modo la sua caparbietà e la sua contagiosa voglia di rivincita su tutto e tutti!
In questa città Angélique aprirà al pubblico Le Boudoir, una specie di raffinata casa di piacere, nella quale – come è prevedibile- orbiteranno grandi nomi di facoltosi industriali, politici e nobili.
Ma questa nuova esistenza, sicuramente alquanto discutibile e sotto certi versi anche un po’ scandalosa è davvero per Angélique una reale fonte di riscatto? Agli attenti lettori l’ardua sentenza!

Danielle Steel vive tra gli Stati Uniti e la Francia. È la scrittrice più popolare del mondo, con oltre 650 milioni di copie vendute in 69 Paesi. I suoi romanzi pubblicati in Italia da Sperling & Kupfer sono tutti bestseller internazionali e dal 1981 l’autrice è sempre presente nella classifica del New York Times. Nel 2014 le è stata conferita la più alta onorificenza francese, la Legion d’Onore.

Source: libro del recensore.