Ritanna Armeni è ritornata in libreria con un nuovo romanzo, Per strada è la felicità, edito da Ponte alle Grazie, una storia di donne di un passato vicino ma a tratti ormai così lontano, fondamentale per gli sviluppi nel futuro di allora che ha avuto.
Dopo aver raccontato varie storie al femminile del mondo reale, come quella delle streghe della notte, le aviatrici russe in lotta contro i nazisti in Una donna può tutto, l’autrice preferisce ora mescolare sapientemente finzione e realtà, per ricordare momenti comunque fondamentali per le donne e non solo.
Siamo a Roma, nella seconda metà degli anni Sessanta, dove arriva Rosa, ragazza di provincia, con il desiderio di studiare all’Università, laurearsi e trovare un lavoro adeguato alla sua preparazione, un qualcosa già di nuovo rispetto alle generazioni precedenti di donne.
Ma il Sessantotto incombe e il fermento della rivolta è ovunque, all’Università, nelle piazze, ai cancelli delle fabbriche e quando il movimento studentesco esplode cambia tutto, anche per Rosa, che affronta un percorso di autocoscienza a cui non aveva pensato fino a quel momento.
La ragazza si trasforma in una giovane donna, va a vivere in una comune, prende in mano la sua vita, scopre nuovi mondi e nuovi modi pensare, pagandone anche le conseguenze, anche e soprattutto sul piano personale. Tra amori e amicizie, Rosa scopre una sua omonima, Rosa Luxemburg, nume ispiratore del nuovo femminismo vissuta mezzo secolo prima, e con lei intreccia un rapporto di complicità, immedesimandosi con lei ma capendo anche quanto tempo è passato.
Dopo il periodo nel movimento studentesco, Rosa si unisce al femminismo, che conduce lei e le sue compagne verso percorsi sconosciuti, con nuove voci, contro l’ordine e il potere maschile, per diventare se stesse, cambiare la propria vita e quella di chi verrà dopo di loro.
Una storia ambientata in un’epoca mitica e ormai lontana, in cui sono nate molte delle dinamiche di oggi, che parla di libertà, emancipazione, scoperta di sé, oltre che di giovani e donne, grandi assenti dal dibattito oggi e spesso grandi esclusi, soprattutto i primi, dopo i fatti di quest’ultimo anno.
Per strada è la felicità non è un libro né nostalgico né retorico, ma una storia di liberazione e di sguardo al futuro, di una ragazza inventata ma molto simile a tante reali, con un mondo da cambiare e un richiamo ad una grande figura di un passato anteriore a quello, Rosa Luxemburg, esponente del primo femminismo degli anni Dieci del Novecento e ispiratrice di quello degli anni Sessanta.
Ritanna Armeni racconta una vicenda interessante per chi ha vissuto quegli anni ma anche per chi è arrivato dopo, per scoprire da dove si è partiti per giungere qui oggi.
Ritanna Armeni, giornalista e scrittrice, ha lavorato al Manifesto, Il Mondo, Rinascita, l’Unità. È stata portavoce di Fausto Bertinotti e ha condotto la trasmissione Otto e mezzo con Giuliano Ferrara. Attualmente scrive per l’Osservatore romano, Il Foglio, Rocca. Ha pubblicato tra gli altri: La colpa delle donne (2006), Parola di donna (2011), Di questo amore non si deve sapere (2015), Una donna può tutto (2018), Mara una donna del Novecento (2020).
Provenienza: omaggio dell’Ufficio stampa che ringraziamo.