:: Gruppo di lettura – L’ultimo vero bacio, James Crumley

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«… Scorsi una donna appoggiata allo stipite della porta, una silhouette in controluce, braccia conserte e caviglie incrociate come se ci aspettasse da chissà quanto, come se fosse lí da giorni interi, a scrutare un mare buio e tempestoso da un ballatoio coperto».

Sembra un caso facile per Sughrue, reduce dal Vietnam e investigatore privato che ha seppellito ogni illusione sotto una colata di sarcasmo. Deve ritrovare Trahearne, uno scrittore stanco di quotidianità che ha cominciato a bere e sembra non voglia più smettere. Sughrue ne condivide appieno la deriva alcolica e così, quando lo trova, non c’è da stupirsi se i due partono insieme alla ricerca di Betty Sue, una ragazza che ha fatto perdere ogni traccia di sé quasi dieci anni prima. Una storia che si dispiega come un viaggio, fisico e mentale, attraverso vari stati d’animo e altrettanti stati geografici in un’America violenta e per certi versi caricaturale. Il romanzo d’esordio che ha salutato Crumley come uno degli eredi della grande tradizione americana. Traduzione di Luca Conti.

Texano di nascita ma anima perennemente on the road, James Crumley (1939-2008) è considerato il maggiore esponente della narrativa hard-boiled americana degli ultimi trent’anni. Dei suoi nove romanzi, a turno dedicati agli stravaganti detective Milo Milodragovitch e C. W. Sughrue, Einaudi Stile libero ha finora pubblicato Il caso sbagliato, L’ultimo vero bacio, La terra della menzogna, Una vera follia e La cattiva strada.

Appuntamento oggi, sabato 28 gennaio, dalle ore 18,00 alle 19,00 per discutere del libro qui nei commenti al post. Partecipate numerosi.

Source: acquisto personale.

Disclosure: questo post contiene affiliate link di Libreriauniversitaria.

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47 Risposte to “:: Gruppo di lettura – L’ultimo vero bacio, James Crumley”

  1. Giulia Says:

    Allora, ho tolto la moderazione ai commenti. L’incontro può avere inizio.

  2. Giulia Says:

    “La gioventù resiste a tutto, ai re e alle poesie e all’amore. A tutto, ma non al tempo” pag. 63

  3. Giulia Says:

    Inizio col chiedere, vi è piaciuto?

  4. Tiziana Says:

    “Quando finalmente trovai Abrahm Trahearne, scolava birra con un bulldog alcolizzato di nome Fireball Roberts in una bettola sgangherata appena fuori Sonoma, in California, si stava bevendo anche il cervello in un bel pomeriggio di primavera.” come incipit non è affatto male 🙂

  5. Giulia Says:

    Stessa cosa anche io, non è stato proprio amore a prima vista. Ma diciamo quando è iniziata la ricerca di Betty Sue, la storia ha iniziato a prendermi. Ho adorato soprattutto l’umorismo, che per un noir non è affatto scontato.

  6. Giulia Says:

    C’è una definizione di libertà che mi è piaciuta molto, adesso al cerco.

  7. Lucilla Says:

    A pagina 105?

  8. Giulia Says:

    Ho trovato anche bellissima la traduzione, molto fluida e naturale. Credo abbia colto molte sfumature.

    • Giulia Gabrielli Says:

      Del protagonista che ve ne è parso?
      Secondo me aveva un modo di fare fantastico, con la battuta pronta sempre al momento peggiore possibile per la sua incolumità

      • Lucilla Says:

        Cinico quanto basta. A tratti quasi poetico

        • Giulia Gabrielli Says:

          Anche tenero in un certo senso. Oddio, certo non è un cittadino modello (anche lui lo dice allo sceriffo sul finale “non sono proprio un cittadino”), però ha attraversato mezza America ” per ottantasette dollari e un sorriso”.

      • Giulia Says:

        Sì, utilizza un cinismo alla Marlowe, ma molto più amaro. A un certo punto si chiede se è lui che è matto o se il mondo è un gran brutto posto, non usa queste parole, insomma da un senso alla sua filosofia.

  9. Lucilla Says:

    “Certe volte non riesco a capire se sono io a essere pazzo, oppure il mondo è diventato una fogna”…più chiaro di così (pagina 97)

  10. Giulia Says:

    Abraham Trahearne è un personaggio davvero terribile. Il finale è proprio cosa si merita, a mio avviso.

  11. Lucilla Says:

    A proposito poesia, ho trovato degna di nota la descrizione dei vagabondaggi di Trahearne nel “vicolo di mattoni rossi”…

  12. Giulia Gabrielli Says:

    Mentre lo scrittore, Traehearne, l’ho detestato, sempre di più andando avanti, fino a odiarlo proprio sul finale (ma posso parlare apertamente del finale o meglio di no?)

  13. Giulia Says:

    L’ora è volata. Ditemi voi, continuiamo ancora qualche minuto’ Se avete da fare cena ci diamo appuntamento il prossimo mese.

  14. Giulia Says:

    Allora, ringrazio tutti di questo bellissimo incontro, è stato molto divertente. E’ stata comunque una prova, magari per il prossimo stiliamo delle regole. Comq il tempo è davvero volato! alla prossima!

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