
Charles-Ferdinand Ramuz poeta e scrittore svizzero, è stato tra i più significativi intellettuali svizzeri della prima metà del Novecento. Qui lo conosciamo attraverso le sue parole nel libro “Indagine su Cézanne edito”, da Oligo editore. Il testo, a cura di Marino Magliani e tradotto da Sandro Ricaldone e Marino Magliani, comprende due brevi saggi editi per la prima volta in Italia: “L’esempio di Cezanne”, risalente al 1914 e comparso sulla rivista “Cahiers vaudois” da Ramuz fondata, e l’altro “Cézanne il precursore”, frutto di una conferenza del 1915/16, ma uscito postumo nel 1948. Al centro degli scritti l’interesse da parte dell’autore per l’arte e per la figura del pittore francese Paul Cézanne. Ricordiamo che Ramuz ebbe modo di conoscere la società e la cultura francesi, perché visse a Parigi tra il 1902 e il 1914. Il libro è composto da due saggi, ma leggendoli si ha come la netta sensazione di essere al fianco dello scrittore nato in Svizzera e di muoversi con lui sulle tracce del pittore francese. Quello che emerge è una profonda attenzione e cura rivolta al paesaggio il quale non solo viene presentato come luoghi dove muoversi, ma viene preposto in ogni suo elemento che va dalle forme, ai colori, alle geometrie che si nascondono sotto la superficie, per arrivare anche ad immaginare i profumi e gli odori. I due testi sono un vero e proprio pellegrinaggio sulle orme del pittore Post-impressionista nato ad Aix-en-Provence. Certo è che Ramuz porta chi legge dentro al mondo di Cézanne, a quel suo lavorare solitario che gli ha permesso di cogliere con il colore e la sua pittura l’essenza e le forme pure che stanno alla base di ogni cosa della quotidianità. Un percezione frutto di una ricerca artistica personale che comunque, se si riflette bene, ha rivoluzionato in modo completo la percezione umana e dell’arte del Novecento. Il testo comprende anche delle tavole con opere a pastello, acquerello e disegni di Cézanne.
Charles-Ferdinand Ramuz (Losana 1878 – Pully 1947) è stato uno scrittore svizzero di lingua francese. Figlio di un modesto commerciante, si laureò in lettere classiche a Losanna e nel 1902 si trasferì a Parigi, dove rimase fino al 1914. Esordì con i versi d’ispirazione simbolista del “Piccolo villaggio” (Petit village, 1903) e con il romanzo realista “Aline” (1904). Rientrato in Svizzera all’inizio della guerra, insieme con altri fondò i «Cahiers Vaudois». Amico di Stravinskij compose il libretto “Storia del soldato” (Histoire du soldat, 1918). (Biografia fonte web).
Source: inviato da ufficio stampa 1A comunicazione.

































