Archive for the ‘Risorse e Strumenti per il lettore’ Category

:: Le stroncature danneggiano davvero un libro e di conseguenza un autore?

25 novembre 2017

bny

Credo che ogni blogger o recensore coscienzioso si sia posto questa domanda nel suo percorso lavorativo. Rispondendosi magari che se il libro è davvero pessimo danneggiarlo non è poi quel gran male. Si possono seguire due filosofie: il basta parlarne, (il vero danno per un libro è essere ignorato, scomparire nel nulla) per cui anche la cosiddetta pubblicità negativa è utile per vendere. O è un danno, protesto e cerco di limitare la libertà del recensore, perlomeno spingendolo a non pubblicare una recensione negativa, impossibilitato a fargli cambiare parere e scrivere contro coscienza. Diciamo che le stroncature non piacciono a nessuno, (un po’ centra anche l’ego, la cosiddetta vanità, ma non solo). Parlando da lettore hanno davvero influenzato i miei acquisti, anche le veloci recensioni di Amazon, poco strutturate, argomentate e a volte pure sgrammaticate. Se anche se ce ne sono tante positive, ne basta una negativa a farti venire dubbi. Che le positive siano pilotate? Che l’unica negativa sia scritta davvero da uno con le palle che ha osato dire la verità? Insomma è umano questo meccanismo, anche inconscio. Se capita a me che sono un lettore come dire informato, immagino che capiti anche su grande scala e danneggi realmente le vendite di un autore. Di solito i piccoli, le piccole CE tendono a essere molto combattivi in questi casi, probabilmente perchè riscontrano davvero che una stroncatura o più di una, più o meno autorevole, più o meno ben scritta, faccia calare le proprie vendite. Superando quindi il discorso su come è scritta, se è educata, rispettosa dell’autore e di chi ci ha lavorato a quel libro, se sia scritta con cognizione di causa e per validi motivi (per esempio non essendo influenzati dall’antipatia che può ispirare l’autore, per esempio), a volte si può scegliere davvero di non parlare di un libro, piuttosto che stroncarlo, anche in modo scientifico e inoppugnabile. Sempre naturalmente mettendo in conto che le opinioni sono personali, ciò che vale per me può non valere per un altro, etc… Io personalmente faccio molta fatica a scrivere stroncature, non mi piace parlare di libri che non mi sono piaciuti. A volte non riesco proprio a finirli, per cui il problema recensirlo o meno proprio non si pone. Ricordo il caso delle Cinquanta sfumature di grigio. Solitamente i libri che non mi piacciono li abbandono, quello mi sforzai di leggerlo fino alla fine, ma poi mi rifiutai di parlarne. Proprio non ce lo volevo sul mio blog. Preferisco non parlare di un libro che giudico nocivo. E non perchè tema critiche o rappresaglie. La stroncatura l’avevo pure scritta, ma preferii non renderla pubblica. Ritenendo che anche le stroncature possono generare curiosità.

E voi vi fate condizionare come lettori dalle stroncature? Avete mai non comprato un libro perchè un recensore che giudicate autorevole e competente, che proprio ammirate, ha detto che un libro non vale la pena leggerlo?

Vuoi saperne di più della mia esperienza di book blogger? Leggi Come diventare una book blogger (felice) un agile e divertente manuale di facile consultazione in cui racconto la mia esperienza di blogger in rete dal 2007.

:: È lecito spiegare in una recensione il finale di un film o di un libro?

4 novembre 2017

Cari lettori oggi propongo un sondaggio in questo brumoso weekend haimè ancora senza pioggia, perlomeno qui a Torino. Molte chiavi di ricerca portano al mio blog con frasi come: “spiegazione del finale del romanzo…” “come finisce il romanzo…” “finale di…” Per cui mi chiedo: è lecito in una recensione spiegare dettagliatamente il finale di un romanzo o di un film o è una cosa da non fare mai?

A voi la risposta!

:: Salute e benessere: come dimagrire in sicurezza e non solo – alcuni libri e consigli sull’argomento

18 ottobre 2017

Scrivo questo post perchè è un tema che mi tocca da vicino: ho rischiato di diventare obesa. Lo so è un problema diffuso delle società ricche occidentali, legato all’ alimentazione (pesticidi e conservanti e soprattutto diete sregolate giocano un ruolo fondamentale), alla vita sedentaria e alla mancanza di informazioni serie e responsabili. Ho raggiunto gli 80 Kg, per chi è alta come me circa 1,63 significa percorrere una strada pericolosa per la salute e il benessere generale.

Ho deciso perciò di informarmi.

Ci sono tanti ciarlatani in giro, che vendono pozioni miracolose, o danno consigli folli, per cui la prima cosa (come diceva un mio professore all’università) è comparare le fonti. Se una cosa viene detta e ripetuta da più specialisti è probabile che sia vera.

Quindi il primo consiglio che vi do è leggere e informarvi. Leggere libri, riviste, ascoltare programmi radio e televisivi tenuti da persone serie che mettono in gioco la loro credibilità, con anni di esperienza alle spalle.

Io ho iniziato a dimagrire camminando. La camminata veloce per circa 7 o 8 km al giorno (anche in salita) ha iniziato a mettere in moto il mio metabolismo. Camminare fa bene, si può dire è stata la mia salvezza. Fa bene all’umore, al fisico, e alla bilancia. Ho rafforzato i muscoli e bruciato il grasso. Anche una dieta su misura aiuta, e potenzia l’esercizio fisico.

Premesso che niente sostituisce una visita dietologica (un medico serio che valuta il vostro caso e vi dà una dieta personalizzata) leggere libri vi aiuta a prendere coscienza del problema e a decidere di fare qualcosa.

Ho scoperto la collana Sonzogno dedicata al Benessere e alla Salute, curata dal dott. Paolo Perucci, e vi elenco alcuni libri che potrete trovare interessante leggere:

paleo dieta su misuraRobb Wolf

LA  PALEO DIETA SU MISURA
perdi peso e trova la salute con i cibi adatti a te

Edizione italiana a cura di Paolo Perucci

Non riuscite a perdere peso? Non è colpa vostra. I più recenti studi mostrano che ogni organismo è predisposto, ciascuno a modo suo, a mangiare troppo, fare poco movimento e dunque a ingrassare, nuocendo alla propria salute. Ciò vuol dire che non esiste una “dieta ideale” valida per tutti, dal momento che ognuno reagisce in modo differente agli stessi cibi. Il segreto allora è riprogrammare il cervello, stabilendo innanzitutto qual è il vostro profilo e quale dunque l’equilibrio ottimale di sostanze che può migliorare il metabolismo: non tutti, per esempio, tollerano gli stessi tipi e la stessa quantità di carboidrati.

la paleo dietaDello stesso autore:

LA PALEO DIETA 

Lo stile alimentare che ha tenuto in forma l’uomo per due milioni di anni

I principi della paleo dieta si basano sull’alimentazione delle origini, fondendo le abitudini alimentari degli uomini del Paleolitico con le più recenti scoperte della genetica, della biochimica e dell’immunologia. Il risultato è una dieta che non solo aiuta a perdere peso, ma fa sentire più in forma e dinamici, riducendo il rischio di malattie legate a un’alimentazione sbagliata e innaturale. Non il solito manuale per dimagrire, ma un libro utile che insegna a stare bene e fare attenzione alla qualità del cibo.

contro lo zuccheroGary Taubes

Contro lo zucchero

Processo al peggior nemico della salute
(e della linea)

Negli Stati Uniti e in altri paesi, compreso il nostro, l’obesità è un problema molto comune. Il diabete, inoltre, è più diffuso che mai. Nel mondo industrializzato, queste e altre patologie a esse correlate – come per esempio l’ipertensione, le malattie cardiovascolari e i tumori – affliggono la nostra salute alla stregua di vere e proprie epidemie. Eppure gli stili di vita stanno cambiando: la lotta al sovrappeso è all’ordine del giorno e l’imperativo “mangia di meno e muoviti di più” sembra avere attecchito presso gran parte della popolazione.

il mito vegetarianoLierre Keith

Il mito vegetariano

Cibo, giustizia, sostenibilità: non bastano le buone intenzioni

«Non è stato un libro facile da scrivere, e per molti non sarà facile da leggere. Sono stata vegana per quasi vent’anni, animata da ragioni nobili e dal desiderio di salvare il pianeta, la sua natura selvaggia, le specie in via d’estinzione, e di non partecipare all’orrore degli allevamenti intensivi. Non volevo che mangiare significasse uccidere animali. Insomma, sono stata anch’io vittima del mito vegetariano e dei suoi molti malintesi.

perchè si diventa grassiGary Taubes

Perché si diventa grassi
(e come fare per evitarlo)

Perché alcuni sono magri e altri grassi? Che ruolo hanno genetica ed esercizio fisico sul nostro peso? Quali cibi mangiare e quali evitare? Perché le diete ipocaloriche sono inutili? La dieta sana è una sola, come mostra questa indagine accurata che ha rivoluzionato la scienza e la storia dell’alimentazione. Per decenni ci hanno insegnato che il peso forma si raggiunge mangiando poco e facendo molto esercizio fisico. Eppure, il numero degli obesi e dei diabetici non fa che aumentare.

Paolo Perucci (Roma, 1952) è medico. Tra i primi in Italia a intuire le potenzialità del metodo Zona, ne è convinto promotore fin dal 1999. È stato tra i primi al mondo a conseguire il titolo di Zone Certified Instructor (San Diego 2000) e poi, dal Dottor Sears, quello di Research Institute Certified Health Care Practitioner (Boston 2001). È l’ideatore, il curatore e il moderatore dei Forum del primo frequentatissimo sito italiano sulla ZONA, lazona.it, che, con oltre 50.000 visite mensili, costituisce da tempo un punto di riferimento per i cultori del metodo.
Autore di La Zona facile (2002), e della versione aggiornata La nuova Zona facile (2004), primo e unico manuale teorico-pratico scritto da un medico italiano che preveda un supporto online. Lavora a Brescia. Il suo sito è drperucci.it.

:: Riforestiamo il pianeta: grazie a un motore di ricerca si può

18 settembre 2017

unnamedSempre grazie a un nostro lettore (non sono fantastici i nostri lettori) ho scoperto un nuovo motore di ricerca (insomma è del 2009 ma io non ne avevo mai sentito parlare) molto speciale. Usa l’ 80% dei suoi ricavi pubblicitari per fare una cosa straordinaria: piantare alberi.

Christian Kroll, il simpatico ragazzo della foto qui sotto, è il presidente e fondatore di questo motore di ricerca eco friendly. Rosita Rijtano di Repubblica l’ha intervistato a febbraio e se amate la natura, l’ecologia, l’ambiente e un futuro più sostenibile (anzi proprio solo un futuro) vi consiglio di fare qualche ricerca e vedere come Ecosia funziona.

ckTroppo bello per essere vero? Forse, non so dire, so solo che l’idea è grandiosa. Di quelle che cambiano davvero la storia, e la vita delle persone. Il ricavato viene rinvestito per piantare alberi, per dare lavoro ai contadini dei paesi più poveri che riforestano terre dove ce ne è bisogno. Più alberi, più aria pulita, meno frane e smottamenti, maggiore biodiversità. Cioè una idea così semplice e uno strumento così efficace sono un connubio davvero incredibile.

Ho provato a usarlo, si appoggia a Bing, e a ogni ricerca fatta, mi segnala un conta alberelli. Obiettivo: piantare un miliardo di alberi entro il 2020. Se credete al fatto che i cambiamenti climatici non esistano, (ma ormai pure Trump credo abbia seri dubbi) prendete questa notizia come una bizzarria, altrimenti informatevi, cercate notizie sulla rete, sui giornali, nei libri.

Per saperne di più dalla parte di Ecosia seguite questo link qui. Altrimenti c’è una voce su Wikipedia, e altri articoli sul web. Lo so non è Google, ma io salvo il link e qualche ricerca la farò sicuramente da loro.

:: Come scoprite nuovi libri interessanti?

15 giugno 2017

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Oltre ai classici, o agli autori di riferimento le nostre letture sono composte anche da autori nuovi, magari al loro esordio che per un motivo o per l’altro attirano la nostra attenzione, magari rivelandosi delle sorprese gradite. Come scoprite questi nuovi libri? Ecco il sondaggio di oggi ci aiuterà a fare chiarezza su questo tema, credo interessante. Risposte multiple.

:: L’era dell’informazione: istruzioni per l’uso

6 giugno 2016

indexPiù ancora del petrolio, la nostra era sembra caratterizzata da un altro bene di consumo indispensabile e vitale: l’informazione. La trasmissione di notizie, che possono essere vere, false, distorte, travisate è sempre più veloce e alla portata di tutti. Non solo i mass media, le riviste, diffondono notizie e quindi l’esigenza di classificarle, catalogarle, si fa sempre più necessaria e vitale. Internet ormai è il nostro nuovo “guru” a cui affidiamo in pura buona fede qualsiasi nostro dubbio e lui subito ci accontenta. La dispersività dell’informazione è di certo inquietante e a questo proposito è interessante notare come la superficialità giochi un ruolo importante in questo valore aggiunto.

L’accesso all’informazione diventa quindi molto più che un semplice privilegio e a tratti quasi l’unico mezzo di sopravvivenza in un mondo sempre più tecnologico e virtuale. Brewster Khale, che penso ben pochi conoscano o anche solo abbiano sentito nominare, è un personaggio bonario e avventuroso che nell’ombra sorveglia un archivio internet con la pretesa e non solo la pretesa di raccogliere tutto lo scibile libero da copy right.

Inquietante direte? No, a mio avviso ingegnoso. Mr Kahle salva dalla dimenticanza e dalla cancellazione virtuale , testi, brani di canzoni, spot e li rende liberamente disponibili alla consultazione. Il suo sito è una piccola chiave magica nell’intricato mondo di internet, che apre porte davvero misteriose. Entrandoci si ha quasi la sensazione di star facendo qualcosa di molto sovversivo. Il nostro Kahle è anche un tipo piuttosto scorbutico oltre che visionario, avendo aperto pure un contenzioso con niente di meno che il ministro della giustizia degli Stati Uniti, sulla questione della legge sul diritto d’autore.

Oggi, un’opera acquista il copyright, scrivendola. Kahle propone di tornare al sistema di copyright in vigore fino agli anni 70 quando il diritto d’autore sulle opere non scattava automaticamente ma bisognava chiederlo fornendo una copia del prodotto alla Libreria del Congresso. Dopo un certo numero di anni, e parecchi rinnovi, il copyright svaniva e l’opera diventava di dominio pubblico.

Un interessante dibattito si apre qui: privilegiare la diffusione dell’informazione o tutelare gli autori già così poco tutelati? Io proporrei una via di mezzo. Rendere il copyright automatico finché è in vita l’autore poi immediatamente dopo far scattare il dominio pubblico. Pensate che ciò aumenterà l’incremento improvviso del decesso degli autori? Spero proprio di no. Per chi fosse interessato a curiosare l’indirizzo del sito è: www.archive.org .