
A rischio è un romanzo poliziesco breve della scrittrice statunitense Patricia Cornwell pubblicato nel 2006. Si tratta del primo libro della coppia di storie con in veste di protagonista il fascinoso detective mulatto Winston (Win) Garano della polizia di Boston (padre e madre italianissima e della quale usa il cognome), sempre vestito e calzato benissimo solo con roba di marca firmata comprata oculatamente a ottimo prezzo da Hand Me Up prezioso indirizzo di un negozio di abiti usati. Winston Garano sta frequentando un corso di specializzazione alla National Forensic Academy sugli ultimi sviluppi nelle scienze forensi e sulle nuove tecniche di repertamento, quando il Sostituto procuratore, la fascinosa Monique Lamont, una donna che si serve delle persone solo per i suoi giochi di potere, lo convoca d’urgenza per uno strano incarico. Giudica Win Garano l’uomo giusto per chiarire un vecchio caso. Non sa, però, che Garano è furbo, coscienzioso e poco incline a credere solamente alle apparenze. Il detective dovrà indagare sull’omicidio di Vivian Finlay, anziana benestante uccisa e seviziata nella propria casa matronale. Il fatto, che risale a vent’anni prima, avvenuto a Knoxville nel Tennessee e di cui non è mai stato scoperto il colpevole. L’omicidio è stato presumibilmente perpetrato nel corso di un fallito tentativo di furto.
L’indagine dovrebbe essere legata a un nuovo progetto investigativo, “A rischio”, che utilizza le tecniche più recenti di trattamento ovverosia strumenti innovativi di indagine criminale in grado di identificare gli assassini attraverso il DNA.
Ma nella mente del detective Garano qualcosa non quadra: perché la Lamont avrebbe scelto proprio lui per quell’incarico? E perché poi riprendere in mano un omicidio avvenuto in un altro Stato e per di più così lontano nel tempo?
La scaltra e bella Monique è ben nota per essere oltre a una divoratrice di uomini, una incontrollata arrampicatrice che cerca in realtà solo di scalare posizioni per velocizzare la sua carriera (vuole arrivare al posto di governatore del Massachusets) e giocarsi il tutto per tutto. Ma come potrebbe la soluzione di questo caso favorire le sue aspirazioni politiche? Sicuramente favorirebbe una grande notorietà mediatica e tutto va bene purché si parli e si scriva di lei e solleverebbe un polverone sia che Garano non raggiunga l’obiettivo sia che invece fortunatamente riesca a sbrogliarlo e trovare l’assassino. Una cosa è certa: stampa e televisioni da lei ben oliati ci andranno a nozze e le regaleranno grande visibilità.
Intanto pur andando a scavare nei vecchi archivi Garano troverà ben poco sulla vecchia signora. Dell’autopsia effettuata allora resta solo una fotocopia da microfilm. Mancano sia le relative foto che il verbale sull’accaduto. Il dossier, chissà come, sembra essersi volatilizzato Ma quando sarebbe successo? Nel corso di qualche trasferimento di uffici? Ma è andato perso oppure è stato rubato?
Quello che all’apparenza sembrava solo un vecchio caso da risolvere, magari sfruttando al meglio tutte le moderne tecnologie scientifiche, si rivelerà invece una specie di Idra, il mostro dalle molte teste, che nasconde una complessa trama di poteri, dalle impensabili conseguenze, in cui il detective Garano, e non solo lui, rischia di restare tragicamente coinvolto.
E per di più pare evidente che qualcuno ha deciso di ostacolare l’indagine e peggio , a tale punto che nell’arco di poche ore, mentre lui sarà minacciato, all’ambiziosa e prepotente Monique succede molto ma molto peggio.
Tra Win Garano e Monique Lamont , stuprata, ma salvata appena in tempo da morte certa proprio dal suo detective, la tensione arriva alle stelle evidenziando l’umana meschinità della donna, non in grado di mostrare gratitudine ma solo furiosa per essersi lasciata prendere di sorpresa e cogliere impreparata. E ciò nonostante il detective Garano, ignorando quella esecrabile reazione, sentendosi ormai coinvolto di persona con la sua indiscussa capacità professionale porterà avanti caparbiamente la sua indagine senza avere idea dello spaventoso ginepraio in cui sta per andarsi a ficcare . Ma Garano non demorde e insiste fino a quando il suo fiuto lo porterà non solo a risolvere il delitto, ma anche a smascherare un sistema di potere marcio e corrotto.
Tradotta da Anna Maria Biavasco.
Patricia Cornwell è una scrittrice statunitense, discende dall’autrice de La Capanna dello Zio Tom. È stata cronista di nera prima di diventare analista informatico presso l’ufficio di medicina legale della Virginia. È tra i fondatori dell’Istituto di scienze e medicina forense della Virginia e Senior Fellow dell’International Crime Scene Academy del John Jay College of Criminal Justice, nonché membro del McLean Hospital’s National Council, dove è un sostenitrice della ricerca psichiatrica. Ha esordito nella narrativa nel 1990 con il romanzo Postmortem (in Italia nel 1995), l’unico romanzo ad aver vinto nello stesso anno i premi Edgar, Creasey, Anthony, Macavity e il Prix du Roman d’Aventure. Il successo, raggiunto a livello mondiale con Oggetti di reato (1993),ecc.



































