Era uno dei film più attesi del 2020, per il Natale, e anche lui è stato dirottato sulle piattaforme streaming: la nuova edizione de Il giardino segreto, dallo stesso produttore di Paddington e Harry Potter è on line su Amazon. In parallelo, si possono leggere varie edizioni del libro di Frances Hodgson Burnett, disponibile nelle collane di classici per ragazzi di vari editori, e sempre un libro da leggere o rileggere, a qualsiasi età.
De Agostini propone invece la novelizzazione del film, scritta da Linda Chapman, basata sulla sceneggiatura di Jack Thorne e sul romanzo originale di Frances Hodgson Burnett, con all’interno un inserto fotografico con le immagini del film.
Non è la prima volta che il cinema si interessa a Il giardino segreto, ci fu un film negli anni Quaranta e uno negli anni Novanta, molto bello, con Maggie Smith nella parte della governante signora Medlock, senza dimenticare uno sceneggiato anni Ottanta della BBC e un anime di alcuni anni dopo della Nippon Animation, specializzata a trasporre in cartone animato i classici occidentali per ragazzi.
La novità di questa edizione è di spostare l’azione dalla fine dell’Ottocento agli anni Quaranta del Novecento, anche se poi la trama resta simile, con Mary, fantasiosa e introversa, che deve lasciare l’India dopo la morte dei genitori e andare a vivere nella brughiera inglese, da uno zio mai conosciuto, dove scoprirà un giardino segreto e incontrerà nuovi amici, trovando nuovi scopi per la sua vita.
Rispetto ad altri romanzi della Burnett per ragazzi, tipo Il piccolo lord o La piccola principessa, dove i protagonisti erano decisamente edificanti e modelli di comportamento, ne Il giardino segreto Mary è una ragazzina all’apparenza egoista, con un caratteraccio ribelle, poco consona a stare dietro alle aspettative della società su di lei, e proprio per questo alla fine trova la sua strada.
Una bella storia da scoprire o riscoprire ad ogni età, anche partendo dal film, che ha nel suo cast Colin Firth nella parte dello zio e Julie Walters in quella della signora Medlock.
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Il ritorno del Giardino segreto in libreria a cura di Elena Romanello
16 dicembre 2020:: Blogathon “I migliori film tratti dai libri”: Triangolo a Rodi, di Dame Agatha Christie
20 giugno 2016Hercule Poirot sedeva sulla sabbia bianca e il suo sguardo vagava sulla smagliante superficie azzurra dell’acqua. Era vestito con eleganza puntigliosa, quasi eccessiva; abito di flanella di taglio sportivo, e un cappello di panama a tesa larga che gli parava il capo. La sua generazione apparteneva al tempo in cui si credeva nella necessità di proteggersi con cura dai raggi solari.
Scegliete il miglior film o la miglior serie tv tratta da un libro, sembra facile ma non lo è affatto, perché per quanto si sia sempre molto critici quando si compiono operazioni del genere (il libro era meglio, quante volte l’avete sentito dire) esistono anche casi in cui la trasposizione cinematografica è così accurata, originale, elegante, che beh ti può spingere a riscoprire un autore che per vari motivi più o meno validi non avevi mai preso in gran seria considerazione, (anche se magari monumentale come Agatha Christie).
Diciamolo chi non ama i gialli classici all’inglese con Scotland Yard, zitelle impiccione, villaggi ameni, tè delle cinque, e via dicendo non è molto tentato di imbattersi nei suoi libri, liquidati come storielle borghesi in cui il delitto è più che altro un pretesto o peggio un gioco di società. Converrete che lo spessore morale o anche solo filosofico della cosa sembra del tutto assente, il delitto quasi una burla o una scusa per parlarci di ricchi aristocratici sfaccendati, ereditiere quasi ninfomani, scrittrici eccentriche o archeologi fuori dal mondo. Insomma se si cerca uno specchio della società, lo si trova ben distorto o quanto meno privo di spunti davvero interessanti.
Almeno questo pensavo (sbagliando) prima di imbattermi nella serie tv dedicata a Poirot, Agatha Christie ‘s Poirot. Serie televisiva britannica, prodotta originariamente dalla London Weekend Television e poi dalla ITV Production and Agatha Christie Ltd, con ben 13 stagioni, per un totale di 70 episodi ispirati in parte ai racconti brevi e in parte ai romanzi di Dame Agatha Christie.
La mostruosa bravura di David Suchet, ma a dire il vero di tutti i vari comprimari da Hugh Fraser, Philip Jackson, Pauline Moran, a Zoë Wanamaker, oltre a tanti attori di teatro o vere e proprie star come Michael Fassbender, Jessica Chastain, Elliott Gould, John Hannah, Elizabeth McGovern, i dialoghi frizzanti, le scenografie sontuose, le ricostruzioni d’epoca certosine fin nei minimi particolari, gli abiti, l’arredamento, le macchine, i giornali, le riviste, insomma credo che Agatha Christie ‘s Poirot si meriti di stare qui in questo post, senza rimpianti, insomma.
Dicevo gli episodi sono 70, e io ne ho scelto uno forse minore, Triangle at Rhodes, regia di Renny Rye, tratto da un racconto e forse neanche il più famoso, Triangolo a Rodi, che compare nella raccolta “Quattro casi per Hercule Poirot” edita da Mondadori e tradotta da Grazia Griffini e Lidia Lax, nel 1990 per il centenario dalla nascita, che ben si presta a questo mio piccolo ma entusiasta omaggio. Ho anche scelto Triangolo a Rodi perché avevo sottomano il libro, e ho potuto leggere il racconto più volte, e ho potuto rivedere anche l’episodio studiandone struttura e peculiarità e facendo i debiti raffronti.
Ma partiamo dal racconto, la cui trama se vogliamo è quanto meno esile. Poirot si trova in vacanza, (Poirot viaggia parecchio, va in Iraq, in Egitto, sull’Orient express, in Costa Azzurra o anche solo in campagna a ritemprarsi). In questo episodio va a Rodi, isola del scintillante Mediterraneo cara a tanti inglesi, giusto un accenno al fatto che era sotto il governo italiano – e vi rimase fino a metà del 1943-, (nel telefilm molti soldati italiani scorrazzano sull’ isola in tenuta da figli della lupa disprezzati dagli indigeni), poi la storia ruota intorno a un comunissimo triangolo amoroso, che in realtà non è affatto quello che appare a prima vista.
Insomma poche pagine e il lettore ha un’ idea di quanto la fantasia della Christie sia capace di creare illusioni, svelandole subito dopo sotto gli occhi (più o meno disorientati) del lettore come in un abile gioco di prestigio. Naturalmente Poirot capisce tutto, ma non ha modo di intervenire nè di fermare gli eventi che inevitabilmente porteranno al delitto. Se vogliamo questo racconto ha tutti gli elementi che poi la Christie amplierà nel romanzo Evil Under the Sun, (Corpi al sole), cambiando personaggi, nomi, moventi e anche l’isola se vogliamo, ma un senso di dejavu li unisce sicuramente.
Da questa storia prende spunto la trama dell’episodio televisivo, prendendo numerose licenze poetiche pur mantenendosi fedele, a volte fin anche nei dialoghi, in un equilibrio forse davvero difficile da ripetere. Insomma è come se uno stato di grazia mettesse tutto al suo posto. L’episodio televisivo se vogliamo acuisce l’aspetto politico, il Poirot televisivo è fortemente antifascista, e antinazista e in molti episodi esprime chiaramente la sua avversione per Hitler e per l’occupazione del Belgio, e il suo esilio in Gran Bretagna ne è se vogliamo una diretta conseguenza, mentre nel racconto questo aspetto è forse meno marcato (unico accenno come prima dicevo che fa la Christie è l’occupazione italiana dell’isola).
Un’altra connotazione è la sua fede religiosa cattolica, spesso nelle puntate lo troviamo con un rosario in mano, o in una chiesa, testimone di una fede autentica e non posticcia, e in questo episodio proprio la conoscenza del credo cattolico lo spinge a scoprire una discrepanza che lo porterà dritto dritto a svelare la realtà dei fatti e il vero colpevole. Nel racconto è più tutto basato sulla perspicacia di Poirot nel conoscere il carattere delle persone, anche quando esse vogliono nascondere la loro vera natura.
Dicevo è una storia di inganni, di fraintendimenti, di personaggi che danno fumo negli occhi spostando l’attenzione dalla più classica dinamica che si possa pensare: un marito che ha sposato per denaro una donna e in realtà ne ama un’altra. Niente di più banale o squallido, ma la Christie nel pur minimo spazio che le concede un racconto, per dinamicità dell’intreccio, profondità psicologica dei personaggi e gusto per il paradosso dà un esempio di quanto la sua arte e la sua bravura siano capaci di fare.
La critica sociale è velata ma ferrea e tagliente, l’avidità che porta al delitto è specchio di una società effimera e sfaccendata, di cui certo la Christie faceva parte ma ciò non le impediva di vederne le derive pur nascoste dall’effervescenza della coreografia. L’arte del pettegolezzo, all’opera nel personaggio della signorina Pamela Lyall, (una splendida Frances Low), l’ostentazione della ricchezza, che trova tragicamente ragion d’essere nel personaggio della viziata, e per certi versi ingenua, Mrs Valentine Dacres-Chantry, la parte della moglie tradita, (in cui una donna è giusto vista come vittima e sottomessa) recitata alla perfezione dall’ambigua Marjorie Gold, l’arrampicatore sociale, con i panni del bruto e sanguigno comandante di marina Tony Chantry (c’era un lui qualcosa della scimmia primordiale), e infine Mr Douglas Gold, l’uomo di paglia, di cui la Christie si limita a dire per bocca della Lyall “è un uomo tremendamente bello”.
Visione letteraria e visione filmica insomma si fondono, dando luce a mille sfaccettature diverse, meglio di così insomma è difficile trovare. E devo aggiungere che avendo avuto modo di vedere anche il telefilm doppiato in spagnolo, il doppiatore italiano Eugenio Marinelli contribuisce e non poco alla simpatia del personaggio.
Tappa del Blogathon I migliori film tratti dai libri. A questo link potete trovare l’elenco di tutti i blog partecipanti: qui.
:: Lancio Blogathon: i migliori film tratti dai libri
7 giugno 2016Cos’è un Blogathon? Una maratona di blog che un dato giorno creano un evento online e tutti contemporaneamente pubblicano un articolo su un tema scelto. Detto in breve. Ma credo non esista una definizione assoluta per descriverlo. Ogni Blogathon ha peculiarità sue proprie e il suo successo è determinato da voi lettori, dai vostri commenti, dalle vostre visite. Il nostro si occuperà dei migliori film o serie tv tratti da un libro, che sia un racconto o un romanzo. La tappa è prevista per lunedì 20 giugno, per cui segnatevi questa data! Non rimarrete delusi. Il 20 giugno potrete infatti scorrere da blog a blog e trovare un post che parlerà di cinema e soprattutto di libri. Un’ occasione divertente insomma per parlare delle cose che amiamo di più. Un’ occasione per conoscere blog interessanti, film interessanti, libri interessanti. Non so se in Italia ne abbiano organizzati molti, è forse una pratica più in uso all’estero, tuttavia noi ci abbiamo messo tutto il nostro impegno e ricordatevi questo è il primo che organizziamo e a cui partecipiamo, per cui ci vorrà anche una buona dose di fortuna perché tutto sia perfetto.
Le regole:
- Ogni blogger può scrivere un articolo in cui parla del film o della serie tv che più l’ha colpito, tratto da un libro, che sia un racconto o un romanzo. Può fare un raffronto tra film e libro, o parlare più del libro o del film, in massima libertà.
- Ogni blogger è invitato a parlare di un libro/film diverso.
- Nel post che si pubblicherà sarà inserito un link a questo post di lancio.
- Il Blogathon avrà luogo il 20 Giugno. Ogni blogger posterà il suo articolo in quella data.
- Siete ancora in tempo a partecipare, lasciate un commento con il nome del vostro blog, l’url e il film/libro scelto, sarete aggiunti nel nostro elenco. Più siamo insomma e più sarà divertente. Se volete maggiori informazioni potete contattarmi al mio recapito email: liberidiscrivere@gmail.com.
Roster con l’elenco dei blog partecipanti, in rigoroso ordine alfabetico:
Chiacchiere letterarie: Les Miserables
Cine Fatti: La città incantata al di là delle nebbie di Kashiwaba Sachiko
Il mondo di sopra: Spiderwick le cronache
L. Cassie Blog: Harry Potter
La finestra di Hopper: Dolores Claiborne di Stephen King
Liberi di scrivere: Triangolo a Rodi
Living for books: Jurassic Park
Milioni di particelle: Le cronache di Narnia
New Adult Italia: Colpa delle stelle
Otiumentis: Venuto al mondo
Over the hill and far away: Le nebbie di Avalon
Questione di Libri: Misery non deve morire
Romance e non solo: Divergent
Scheggia tra le pagine: Le dodici domande/ The millionaire
Storie Da Birreria: Il congresso di futurologia di Stanislaw Lem
Strategie evolutive: “Il Lungo Addio”, di Raymond Chandler
The Ink Spell: I passi dell’amore
Universi incantati: Il lato positivo
Walk in wonderland: Shadowhunters- Città di ossa
Whisper: la voce del tempo: One day di David Nicholls