Archive for the ‘Liberi di Scrivere Award’ Category

:: Liberi di Scrivere Award quindicesima edizione – I vincitori

14 gennaio 2025

Vince la quindicesima edizione del Liberi di scrivere Award:

Takeko – Storia di una samurai di Daniele Cellamare (Les Flaneurs Edizioni, 2024)

2° Classificato

Ecoceanica: Futuri dal Sud globale. FutureFiction

L’estate dei morti, di Giuliano Pasini, edito da Piemme

Io ti vendicherò di Fiorella Borin history crime di delos digital

Siamo qui per farci male, di Paula D. Ashe – Editore Zona 24

L’ oro e la patria. Storia di Niccolò Introna, eroe dimenticato”, di Federico Fubini

Menzione per il migliore Traduttore:

Claudio Kulesko

Premio speciale alla memoria

a Davide Mana per il suo contributo come narratore, traduttore e saggista, e per il suo impegno di divulgatore culturale che ha portato avanti negli anni con rispetto, competenza e passione.

:: Liberi di Scrivere Award quindicesima edizione – Le votazioni

1 gennaio 2025

Sono aperte le votazioni per il miglior libro edito nel 2024, potete esprimere il vostro voto nei commenti. E’ valido un solo voto per lettore.

Potete votare nei commenti del blog qualsiasi libro italiano e straniero uscito nel 2024, poi lo inserisco nella lista.

C’è tempo di votare fino alla mezzanotte di mercoledì 15 gennaio. Giovedì 16 gennaio sarà proclamato il vincitore, e il secondo e terzo classificato. Menzione d’onore per il traduttore il cui libro otterrà più voti.

Buon voto a tutti!

NB: i commenti sono in moderazione.

Classifica:

Takeko – Storia di una samurai di Daniele Cellamare (Les Flaneurs Edizioni, 2024) 2 VOTI

Ecoceanica: Futuri dal Sud globale. FutureFiction 1 VOTO

L’estate dei morti, di Giuliano Pasini, edito da Piemme 1 VOTO

Io ti vendicherò di Fiorella Borin history crime di delos digital 1 VOTO

Siamo qui per farci male, di Paula D. Ashe – Editore Zona 24 1 VOTO

L’ oro e la patria. Storia di Niccolò Introna, eroe dimenticato”, di Federico Fubini 1 VOTO

Menzione per il migliore Traduttore:

Claudio Kulesko

a Davide Mana per il suo contributo come narratore, traduttore e saggista, e per il suo impegno di divulgatore culturale che ha portato avanti negli anni con rispetto, competenza e passione.

:: Liberi di Scrivere Award quattordicesima edizione – Le votazioni

10 febbraio 2024

Sono aperte le votazioni per il miglior libro edito nel 2023, potete esprimere il vostro voto nei commenti. E’ valido un solo voto per lettore.

Potete votare nei commenti del blog qualsiasi libro italiano e straniero uscito nel 2023, poi lo inserisco nella lista.

C’è tempo di votare fino alla mezzanotte di sabato 24 febbraio. Lunedì 26 febbraio sarà proclamato il vincitore, e il secondo e terzo classificato. Menzione d’onore per il traduttore il cui libro otterrà più voti.

Buon voto a tutti!

NB: i commenti sono in moderazione.

I candidati:

Stella di mare, di Piergiorgio Pulixi (Nero Rizzoli 2023)

Delitto a Dogali” (Les Flaneurs Edizioni 2023) di Daniele Cellamare

La Casa che ritorna dal nulla (La Casa sospesa sul nulla Vol. 2) di Alberto Girola e Alberica Sveva Simeone

Città di morti di Herbert Lieberman, Minimum Fax

“È così che si muore”, di Giuliano Pasini, edito da Piemme.

:: Liberi di scrivere Award tredicesima edizione: i vincitori

16 gennaio 2023

Vince la tredicesima edizione del Liberi di scrivere Award:

Il Varcaporta di Laura Costantini ‎ Dark Abyss Edizioni

2° Classificato

Il segreto del calice fiammingo di Patrizia Debicke Ali Ribelli Edizioni

3° Classificato

Il pittore di langa di Fabrizio Borgio Fratelli Frilli Editori

4° Classificato

La vita paga il sabato di Davide Longo Einaudi

Menzione speciale per la migliore traduzione

Maurizio Ferrara

per Superficie di Olivier Norek Rizzoli

:: Liberi di Scrivere Award tredicesima edizione – Le votazioni

1 gennaio 2023

Sono aperte le votazioni per il miglior libro edito nel 2022, potete esprimere il vostro voto nei commenti. E’ valido un solo voto per lettore.

Potete votare nei commenti del blog qualsiasi libro uscito nel 2022, poi lo inserisco nella lista.

C’è tempo di votare fino alla mezzanotte di domenica 15 gennaio. Lunedì 16 gennaio sarà proclamato il vincitore, e il secondo e terzo classificato. Menzione d’onore per il traduttore il cui libro otterrà più voti.

Buon voto a tutti!

NB: i commenti sono in moderazione.

I candidati:

Il segreto del calice fiammingo di Patrizia Debicke 96 VOTI

La vita paga il sabato di Davide Longo 3 VOTI

Il pittore di langa di Fabrizio Borgio 15 VOTI

L’idolo dei Templari, Barbara Frale 1 VOTO

Il Varcaporta, Laura Costantini 114 VOTI

Il Male quotidiano: Incursioni filosofiche nell’horror di Davide Navarria – Selena Pastorino, Rogas Editore 1 VOTO

I vegumani, Clelia Farris 2 VOTI

Malapace di Francesca Veltri Miraggi edizioni 1 VOTO

Superficie di Olivier Norek, tradotto da Maurizio Ferrara 1 VOTO

In forma di essere umano, Riccardo Gazzaniga, Rizzoli. 1 VOTO

La scatola di latta di Matilde Ventura edito da Arduino Sacco Editore 1 VOTO

Il vento sull’erba Patrizia Fiaschi Castelvecchi Editore 1 VOTO

:: Liberi di Scrivere Award dodicesima edizione – Le premiazioni

12 aprile 2022

:: Un’intervista con Marilù Oliva a cura di Giulietta Iannone

5 febbraio 2022

Oggi abbiamo il piacere di intervistare Marilù Oliva, autrice del libro “Biancaneve nel Novecento”(Solferino Edizioni) che ha vinto la dodicesima edizione del Liberi di Scrivere Award.

Benvenuta Marilù su Liberi di scrivere, sei la vincitrice della dodicesima edizione del Liberi di Scrivere Award, che negli anni mi ha sempre dato grandi soddisfazioni e ha fatto conoscere in Italia e all’estero sempre libri interessanti. Il mio premio è nato per questo, per dare visibilità ad autori e autrici meritevoli, per cui sono felice che tu sia qui. Già abbiamo parlato del tuo bel romanzo in una scorsa intervista, ne ricordo il link per chi è interessato, per cui questa volta certo parleremo del libro ma anche dei tuoi progetti attuali e futuri. Per prima cosa, tu che sei stata proposta allo Strega, cosa hai provato a vincere il nostro premio? Ricordo è un premio dei lettori, e sono loro gli unici a decidere il vincitore e sempre fino all’ultimo non si possono fare previsioni.

Sono stata molto felice, eravamo un bel gruppo nella rosa finale e mando un caro saluto anche ai colleghi/e in finale. Seguo il tuo blog dagli esordi e questa vittoria mi ha fatto molto piacere proprio perché è un riconoscimento “democratico”, non ci sono giurie di pochi eletti ma sono i lettori e le lettrici che decidono. Il fatto che non si possano fare previsioni lo rende ancora più avvincente.

Che accoglienza ha avuto il tuo libro dalle lettrici e dai lettori? E dalle blogger e dalla stampa?

“Biancaneve nel Novecento” è stato il mio libro più amato in assoluto, addirittura più delle “Sultane”, con cui già avevo sentito il forte abbraccio dei lettori/trici. Prima che uscisse avevo già previsto una serie di critiche su come avevo messo in luce, in narrativa, questa triste parentesi della storia delle donne nei campi di concentramento: questo è il primo romanzo scritto da un’italiana in cui se ne parla molto diffusamente, almeno così è emerso dalle mie ricerche, magari mi è sfuggito qualcosa. Invece i commenti hanno ribaltato le previsioni: non ho mai ricevuto tanto affetto, tanti messaggi di gente che si calava nei panni delle mie protagoniste (anche di Bianca). In questo senso “Biancaneve nel Novecento” mi ha insegnato che in editoria non ha senso fare troppe previsioni, perché c’è un margine di imprevedibilità che potrebbe mandare tutto all’aria ogni congettura. Ma in fondo anche questo è il suo bello.

A proposito di critiche e previsioni, c’è una critica che non ti aspettavi e hai ricevuto nel corso della tua carriera?

È successo con “L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre”, che è diventato un long seller e mi ha dato molte soddisfazioni, non solo per le vendite. Un libro andato contro tutte le previsioni: uscito in un periodo sfortunatissimo in cui l’editoria crollava (durante il primo lockdown) è stato accolto con entusiasmo, ha avuto un sacco di ristampe e resiste tutt’ora, nonostante siano passati due anni. Io ero un po’ spaventata da una eventuale reazione rigida dei classicisti, dei grecisti, insomma: mi aspettavo qualche bacchettata e invece niente. Forse perché c’è un lavoro filologico, dietro, abbastanza attento (anche da parte dell’editore Solferino). Invece le critiche che non mi aspettavo riguardano il tipo di approccio con i personaggi: mi hanno rimproverato di non aver rivisitato abbastanza queste donne epiche, di averle lasciate così come Omero le dipingeva. Ma quello era proprio il mio intento: restare il più fedele possibile ad Omero! Ed è anche il motivo per cui il libro è stato tanto adottato nelle scuole.

Immagino che “Biancaneve nel Novecento” sia anche diffuso nelle scuole e consigliato come lettura per i ragazzi se non proprio delle medie almeno dalle superiori in su. L’hai potuto presentare nelle scuole?

Certo, soprattutto nel triennio delle superiori e non solo in occasione del Giorno della Memoria, è stato una lettura accolta in generale. Per le presentazioni nelle scuole mi appoggio a un’associazione che è attivissima, Demea Eventi Culturali, che cura ogni dettaglio, dalla consegna dei libri agli incontri online. Ho incontrato studenti e studentesse sensibili, curiosi, attenti, che mi hanno rivolto domande molto interessanti, stimolando anche in me ulteriori riflessioni.

Da poco è trascorso il Giorno della Memoria, anche il tuo libro può rientrare tra le letture propedeutiche atte a conservare la memoria. Ti senti anche tu parte di questo circolo virtuoso?

Uno dei miei intenti era proprio questo, alimentare il ricordo, tenerlo vivo. Fedele alla lezione di Primo Levi, quando, nella “Shemà” introduttiva a “Se questo è un uomo”, si raccomanda di scolpirci nel cuore le sue parole, di meditare su quel che è stato. Altrimenti, sarà un disastro per tutti e lui ce lo racconta lapidariamente con la sua maledizione finale.

Proposte di traduzioni all’estero?

Proprio in questi giorni stiamo firmando con la Serbia.

Progetti attuali, di cosa ti stai occupando in questi giorni?

Mi sto preparando all’uscita imminente del mio nuovo romanzo, “L’Eneide di Didone” (Solferino). L’idea è nata da una riflessione: Come è possibile che la leggendaria Didone, personaggio straordinario, unica donna a capo di una spedizione e fondatrice di una città, si sia uccisa per Enea, un uomo che, si sapeva fin da subito, era solo di passaggio? Non mi era piaciuta la conclusione del IV libro dell’Eneide, in cui lei, ferita e rabbiosa (isterica, direbbe qualcuno che ama questo aggettivo), si uccide quasi per ripicca. Così ho ripreso l’opera di Virgilio e ho cercato di raccontarla abbastanza fedelmente variando però un particolare importante. Questa volta ho rivisitato molto il personaggio. Ma non posso anticipare altro.

Grazie Marilù, nell’augurarti il meglio per i tuoi progetti futuri, la storia di Didone mi ha sempre affascinata, ti ringrazio di questa intervista e del tempo che ci hai dedicato.

:: Liberi di scrivere Award undicesima edizione: i vincitori

17 gennaio 2021

Vince la unicesima edizione del Liberi di scrivere Award:

Centro” di Amalia Frontali e Rebecca Quasi

Secondo classificato:

“Ulisse” di James Joyce

“Blind Spot” di Novelli Zarini

Terzo classificato:

“Prima di noi”, di Giorgio Fontana

Menzione speciale per la migliore traduzione

Mario Biondi (Ulisse)

Menzione speciale per l’editore con più libri candidati

La nave di Teseo

Ink Edizioni

Sellerio

:: Liberi di Scrivere Award undicesima edizione – Le votazioni

2 gennaio 2021

Giunto all’ undicesima edizione il Liberi di Scrivere Award permette ai lettori di questo blog di  votare il migliore libro edito nel 2020, anno appena trascorso.

C’ è tempo di votare fino alla mezzanotte di sabato 16 gennaio.

Vale solo un voto per lettore.

Menzione speciale per la migliore traduzione al traduttore del libro straniero più votato.

Menzione speciale per l’editore con più libri candidati.

Dunque iniziate a votare lasciando un commento a questo post con il titolo prescelto!

La votazione è diretta, a insindacabile giudizio dei lettori di questo blog, potete votare il vostro libro preferito tra tutti quelli editi in Italia nel 2020 qui sotto citando il titolo nei commenti.

Prego i lettori di lasciare un solo commento con il voto, serve a me e al “notaio” Michele Di Marco come verifica per il conteggio dei risultati finali. Grazie a tutti.

Lasciate i commenti sul blog solo per le votazioni. (Sempre per facilitarci i conteggi).

Per problemi tecnici o altre necessità scriveteci sulla pagina del blog su FB o al nostro indirizzo mail che trovate nei contatti. Voti ripetuti con uno stesso account saranno cancellati. Grazie.

I commenti sono in moderazione, se non li vedete subito pubblicati non allarmatevi, li sblocco appena posso, ma la cosa importante è che nessun voto andrà perduto.

Traduttori:

Mario Biondi

Editori:

La nave di Teseo

Ink Edizioni

Sellerio

I libri:

“Ulisse” di James Joyce Voti 2

“Blind Spot” di Novelli Zarini Voti 2

“Prima di noi”, di Giorgio Fontana Voti 1

“Centro” di Amalia Frontali e Rebecca Quasi Voti 7

:: Un’ intervista con Laura Costantini e Loredana Falcone a cura di Giulietta Iannone

22 gennaio 2020

Blu CobaltoOggi abbiamo il piacere di intervistare Laura Costantini e Loredana Falcone, autrici del libro “Blu Cobalto” (Merangoli Edizioni) che ha vinto la decima edizione del Liberi di Scrivere Award.

Un eco-thriller contemporaneo in cui parlate di ecologia, ambiente, temi molto caldi e dibattuti. Pensate con il vostro libro di sensibilizzare i lettori su queste tematiche?

Non sappiamo se aver scelto di raccontare questo tipo di storia possa fare la differenza. Il nostro scopo primario era scrivere qualcosa di appassionante e coinvolgente, senza mai dimenticare la responsabilità delle parole e delle idee che abbiamo scelto di mettere nero su bianco. Gli autori dovrebbero sempre pensare al tipo di “messaggio” che trasmettono, anche quando, come noi, fanno onesta narrativa d’intrattenimento senza pretendere di affrontare i massimi sistemi. L’ambiente è in pericolo, questa realtà è sotto gli occhi di tutti. E tutti dovremmo impegnarci in prima persona per fare qualcosa. Un piccolo sforzo reiterato per milioni di persone potrebbe fare la differenza. Se chi ha letto “Blu cobalto” guarderà al mare con un occhio diverso e con un pensiero alla vita che prolifera sotto la superficie, allora avremo fatto un buon lavoro.

Di cosa parla nello specifico il vostro libro, quale è la trama principale?

Il centro della narrazione è una sorpresa che non possiamo svelare, ma possiamo accennare in linea di massima: un’isola paradisiaca in un’area marina protetta con un resort a impatto zero riservato a clientela super-selezionata. E una sciagurata campagna di prospezione[1] lanciata da una multinazionale tedesca alla ricerca di combustibili fossili che arriva a turbare equilibri ambientali e personali. Un pericolo talmente imminente da spingere Electre Samaras, proprietaria e direttrice del resort, a chiedere aiuto all’uomo che le ha spezzato il cuore. Kurt Petri è un attivista di un’associazione ambientalista chiamata Sesto Continente. Per molti è, soprattutto, un ecoterrorista al timone di una nave avveniristica dedita a disturbare le attività di baleniere, pescherecci e navi da prospezione. Quello che Kurt non immagina è che da difendere, sotto la superficie delle acque cristalline dell’isola di Dagon (che, per inciso, è una nostra invenzione in quanto non ci sono isole nel mar Ionio), c’è molto di più di quello che immagina.

Azione, avventura, intrigo giallo, fantasy, storia d’amore, fantascienza, con che categorie lo definireste?

C’è un po’ di tutto questo, a parte forse la fantascienza. C’è azione, c’è un mistero da svelare, ci sono intrighi e persone che si fingono quelle che non sono, c’è amore (in quale romanzo non c’è?) e c’è una concessione alla fantasia che, però, non etichetterei come fantasy perché è una categoria dalla quale il lettore si aspetta specifiche caratteristiche.

Come vi siete documentate nella stesura? Ci sono parti tratte dalla realtà?

Ci siamo documentate sui cetacei, sui metodi di prospezione per la ricerca degli idrati di metano sul fondo dell’Adriatico e dello Ionio, sui bacini di carenaggio, sugli effetti devastanti degli air-gun sui fondali. Tutto questo ha forti legami con la realtà dei nostri mari. E abbiamo voluto inserire un occhio di riguardo alla Rete, all’uso che se ne può fare e al fatto che, alle volte, il modo migliore per nascondere la più sconvolgente delle verità è metterla in piazza in mezzo a un cumulo di fake-news.

protagonisti

I due protagonisti maschili direttamente dalle magiche matite delle artiste DanyandDany

Che autori, italiani, o anche internazionali, vi hanno ispirato. Quali sono i vostri maestri?

Siamo accanite lettrici e, diciamo, un plot tipo questo potrebbe essere congeniale a un Wilbur Smith. Ma non possiamo dire di avere dei maestri dichiarati. Entrambe siamo partite da una fruizione piuttosto caotica della narrativa americana, con un occhio di riguardo a Stephen King e Joe Lansdale, passando per Michael Connelly (uno degli autori preferiti di Loredana) e Michael Crichton. Poi, soprattutto Laura, si è spostata sugli autori, anzi, le autrici, di casa nostra. Che sono tanti e spesso misconosciuti. Non faremo nomi, per non far torto a nessuno/a. Ma spesso e volentieri ne parliamo nei nostri profili Facebook perché siamo convinte che il successo di un autore sia viatico alla scoperta di altri titoli, altre firme, altre scritture.

Seguono il nostro Premio anche all’estero per cercare libri interessanti da tradurre e pubblicare. Cosa direste a un ipotetico direttore di collana per incuriosirlo a leggere il vostro libro?

Diremmo che “Blu cobalto”, in un panorama dove tutto sembra già detto, scritto e digerito, offre un approccio originale a un mito che accompagna il genere umano fin dalle origini.

Ho letto recensioni molto calorose del vostro libro da parte di blogger e semplici lettori. Quali sono le analisi e i commenti che vi hanno colpito maggiormente? Vi aspettavate tanti commenti positivi?

Come tutti gli autori, quando esce un nostro libro siamo lì in ansia a chiederci se piacerà, se emozionerà, se riuscirà a catturare l’attenzione in un mare di nuovi titoli e nuovi autori. Ci siamo rese conto che questa storia contiene suggestioni che scavano nella sensibilità dei lettori e abbiamo scoperto aspetti che, scrivendolo, non avevamo neanche immaginato. Una nostra lettrice si è lanciata in una disamina della scelta dei nomi (Electre, Eleni) e dei significati profondi delle radici classiche da cui derivano. La cosa che ci è piaciuta è che, alla domanda se avrebbero o meno divulgato il segreto custodito da Electre e Viki Samaras, hanno risposto tutti no. Ci è sembrato un bel segnale, la volontà di custodire la bellezza più fragile e indifesa. Però son tutti lì a chiederci un seguito e questa, come capirà chi ha letto il romanzo, è una sfida non da poco.

Un duo vincente di scrittrici, una squadra tutta al femminile, tra l’altro le scrittrici e pure le traduttrici quest’anno erano tutte donne. Che qualcosa stia cambiando? Cosa ne pensate? Finalmente si cerca partendo dai lettori di dare un giusto riconoscimento alla scrittura al femminile?

Molto bello il podio di Liberi di Scrivere Award 2020, ma la strada è ancora lunghissima. Le autrici sono moltissime e brave, ma vincono pochi premi e i rotocalchi dedicano cover glamour parlando di “Effetto Ferrante”. Ora, con tutto il rispetto per Elena Ferrante e i suoi best-seller, non tutte le autrici scrivono quel genere di libri e vorremmo veder riconosciuta la produzione gialla, noir, thriller, storica delle numerose firme italiane che vengono costantemente dimenticate quando si tratta di citare autori in gamba.

Cosa state leggendo in questi giorni? L’ultimo libro che avete letto e il prossimo che avete intenzione di iniziare.

Abbiamo letto, e amato, “Il cammino del sapiente” di Federica Soprani e “La chioma di Berenice” di Amalia Frontali (autrice self di storici accuratissimi e coinvolgenti). Stiamo leggendo “I leoni di Sicilia” di Stefania Auci e “Il quarto fato” di Laura MacLem (autrice solo self che definire stratosferica è dire poco, italianissima). Leggeremo a breve “Gleba” del duo Tersite Rossi e “Il volontario” di Salvatore Scibona.

Infine, ringraziandovi della disponibilità, l’ultima domanda. State lavorando a un nuovo romanzo? Quali sono i vostri programmi per il futuro?

Stiamo per dare alle stampe il terzo volume della trilogia “Noir a colori” in self-publishing: dopo Rosso violento e Verde profondo arriva Giallo sporco. Abbiamo delle offerte di edizione per un romanzo ambientato tra Parigi e New York nel decennio ‘80/’90, ambientato nel mondo dell’arte e della moda con una storia d’amore veramente struggente. Intanto maciniamo idee per una nuova avventura dei protagonisti de “Il puzzle di Dio” (che vinse il Liberi di Scrivere Award nel 2015): la scaletta e i personaggi sono già pronti.
Non intendiamo fermarci perché raccontare storie è la nostra passione e la seguiamo dovunque voglia condurci. Le soddisfazioni non mancano e una delle più belle ce l’ha regalata Liberi di Scrivere. Quindi siamo noi a ringraziare te per questo premio e questa occasione per parlare del nostro lavoro.

[1] La prospezione è un metodo di ricerca basato sull’eco generato da onde sonore mandate a “sbattere” contro il fondale marino. È l’equivalente di battere con le nocche contro un muro per capire se ci sono cavità. E le cavità, nel caso dei fondali di Adriatico e Ionio, vogliono dire giacimenti di petrolio, di gas o di idrati di metano. Solo che le onde d’urto sono devastanti per i sensibili apparati acustici e di orientamento delle specie marine, cetacei in testa.

:: Liberi di scrivere Award decima edizione: i vincitori

17 gennaio 2020

Vince la decima edizione del Liberi di scrivere Award:

“Blu Cobalto” di Laura ZG Costantini e Loredana Falcone (Merangoli Edizioni)

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Secondo classificato:

“La verità dell’acqua” di Francesca Battistella (Scrittura & Scritture)

Terzo classificato:

“Rosa di Mezzanotte” di Amneris Di Cesare (GoWare)

Menzione speciale per la migliore traduzione

Scilla Forti (Quel che si vede da qui)

Menzione speciale per l’editore con più libri candidati

Editrice Nord
Solferino
Keller editore
Scrittura & Scritture
Triskell edizioni
Merangoli Edizioni
Mondadori
GoWare

Classifica generale della votazione: qui

:: Liberi di Scrivere Award decima edizione – Le votazioni

2 gennaio 2020

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Giunto alla decima edizione il Liberi di Scrivere Award permette ai lettori di questo blog di  votare il migliore libro edito nel 2019, anno appena trascorso.

C’ è tempo di votare fino alla mezzanotte di giovedì 16 gennaio.

Vale solo un voto per lettore.

Menzione speciale per la migliore traduzione al traduttore del libro straniero più votato.

Menzione speciale per l’editore con più libri candidati.

Dunque iniziate a votare lasciando un commento a questo post con il titolo prescelto!

La votazione è diretta, a insindacabile giudizio dei lettori di questo blog, potete votare il vostro libro preferito tra tutti quelli editi in Italia nel 2019 qui sotto citando il titolo nei commenti.

Prego i lettori di lasciare un solo commento con il voto, serve a me e al “notaio” Michele Di Marco come verifica per il conteggio dei risultati finali. Grazie a tutti.

Lasciate i commenti sul blog solo per le votazioni. (Sempre per facilitarci i conteggi).

Per problemi tecnici o altre necessità scriveteci sulla pagina del blog su FB o al nostro indirizzo mail che trovate nei contatti. Voti ripetuti con uno stesso account saranno cancellati. Grazie.

I commenti sono in moderazione, se non li vedete subito pubblicati non allarmatevi, li sblocco appena posso, ma la cosa importante è che nessun voto andrà perduto.

Traduttori:

Lucia Fochi
Scilla Forti

Editori:

Editrice Nord
Solferino
Keller editore
Scrittura & Scritture
Triskell edizioni
Merangoli Edizioni
Mondadori
GoWare

I libri:

I leoni di Sicilia di Stefania Auci (Editrice Nord) VOTI 2

La ragazza della palude di Delia Owens (Solferino) – Trad. Lucia Fochi VOTI 1

Quel che si vede da qui di Mariana Leky (Keller editore) – Trad. Scilla Forti VOTI 2

La verità dell’acqua di Francesca Battistella (Scrittura & Scritture) VOTI 63

Il cammino del sapiente di Federica Soprani (Triskell edizioni) VOTI 3

Blu Cobalto di Laura Costantini e Loredana Falcone (Merangoli Edizioni) VOTI 125

Il priorato dell’albero delle arance di Samantha Shannon (Mondadori) VOTI 1

Rosa di Mezzanotte di Amneris Di Cesare (GoWare) VOTI 13