Afrodita, un viaggio tra i sensi, tra le fantasie più perverse e goderecce della tavola e della vita, un mémoire di ricordi e racconti personali condito da ricette succulente e gustose. L’amore e la cucina si uniscono in un mélange perfetto nel quale erotismo e cibo sono per la Allende un binomio prelibato ed irrinunciabile, il cui confine è talmente labile da confondersi. Afrodita vuole essere un viaggio guidato dal piacere del palato e dalle tre guide che hanno accompagnato la stesura dello stesso: Isabel, straordinaria e divertente nella sua inclinazione ciceronica, Panchita, fantasiosa ed intuitiva cuoca nonché madre dell’autrice, e Robert, amico e abile disegnatore di ninfe e satiri baccanti protagonisti del libro. Non è un ricettario ma un qualcosa di unico, di atipico, un testo nel quale la lussuria e l’erotismo accompagnano questa interessante lettura, sapientemente indirizzata dalla sensualità e dall’autoironia di una scrittrice che, per la prima volta, si mostra per come è. Non solo una delle autrici latinoamericane di maggior successo ma la regina della cucina che, rifuggendo dall’archetipo domestico, spazia nelle perversioni e nei piaceri risvegliando nella nostra mente desideri voluttuosi sapientemente accostati a succulenti piatti. Ciliegie civettuole, pere ubriache, sospiro di carciofi, mele stregate, salse ed entrées sono dei veri e propri inviti al peccato che noi tutti aneliamo volendone cibarci. Ma il vero piatto forte è l’amore, vissuto senza paracadute, senza freni, regole, con una buona dose di romanticismo e, perché no, di simpatia. Isabel Allende è estremamente esilarante, cinicamente divertente, capace di risvegliare primitivi istinti, ridestando ad uno ad uno i nostri sensi conducendoci verso il peccato originale che, a ben pensarci, altro non è che la disobbedienza di cui possiamo servirci in piccole dosi, in amore ed in cucina.
Isabel Allende è nata a Lima nel 1942, vivendo poi in Cile fino al 1973. Dopo il golpe di Pinochet si è stabilita in Venezuela e, successivamente, negli Stati Uniti. È una delle voci più importanti della narrativa contemporanea in lingua spagnola.
Source Acquisto personale.
Se vi state chiedendo se sia possibile commettere cinque, e sottolineo cinque, omicidi girovagando indisturbati per l’America di fine anni ‘90 (alla guida di un camioncino rosso e macchine rubate) la risposta, per quanto sia assurda e atipica, è straordinariamente SI. O almeno, qualcuno ci è riuscito.
edico questo libro agli AMICI e ai NEMICI”.
azienza di Penelope è un libro che non si ha difficoltà a leggere, di circa 200 pagine ha il dono di essere una lettura scorrevole anche se un poco scontata. È la storia di una giovane Penelope moderna che rifiuta l’amore al quale preferisce la carriera, fino a quando non incontra Riccardo, un attore sposato, che le farà perdere letteralmente la testa, come tutte le grandi passioni sono in grado di fare. Virginia si troverà quindi a dover scegliere se restare legata ad un uomo inetto nel suo ruolo di marito e compagno o se darsi la possibilità di scegliere e di capire che “Il meglio deve ancora venire”. È la scelta che tutti dovremmo saper compiere tra un amore malato, insano ed irraggiungibile e noi stessi, pena la sopravvivenza; a chi non è capitato di struggersi inseguendo relazioni disastrose accompagnandoci alla persona sbagliata mentre quella giusta era chissà dove, forse, in compagnia di una altrettanto inadeguata? Attese vanificate, promesse calpestate, bugie sussurrate…l’amore non è affanno ma certezza, sicurezza, pace e forse la nostra Penelope lo capirà, getterà finalmente la sua tela e correrà incontro alla vita come tutte le donne sanno fare. A testa alta e con il sorriso, di chi sa rinascere più forte e intenso di prima.























