Posts Tagged ‘Letizia Triches’

:: Delitti all’imbrunire- Le indagini del commissario Chiusano di Letizia Triches, (Newton Compton Editori 2022) a cura di Valeria Gatti

26 settembre 2022

È l’ultimo sabato di novembre e sembra maggio, anche se la luce e i colori della città si sono accesi di un languore nostalgico che conferisce alle cose un sapore struggente. Nell’aria si avverte un desiderio che è mancanza di qualcosa. “

Forse non è un caso che la solitudine sia un sostantivo femminile. Donne che affrontano la solitudine con caparbietà e spirito d’inventiva, con accettazione e saggezza, con attenzione e desiderio di ripartenza, sono state protagoniste dell’arte in ogni sua forma e continueranno a esserlo. La solitudine ha in sé un mistero affascinante: la strategia, cioè i mezzi e le modalità per affrontare la sfida, quell’insieme di risorse da mettere in campo per trarre forza da una condizione disagevole e quello struggente mix di emozioni che ne deriva.

Quando ho osservato la copertina di “Delitti all’imbrunire- Le indagini del commissario Chiusano” di Letizia Triches, Newton Compton Editori, ho pensato proprio a questo. L’immagine rappresenta in primo piano una donna, di spalle, sullo sfondo le luci dell’imbrunire e il Mausoleo di Adriano. La donna ha una postura rigida, il suo sguardo non si vede, ed è scalza. Un’immagine suggestiva, di solitudine, ma anche di sfida e coraggio.

Ho ritrovato questa suggestione in Chantal Chiusano, commissario di origini ischiane, personaggio creato da Letizia Triches. Chantal si trova a dover indagare su una serie di delitti che avvengono nella Roma del 1993. Una scia di potere avvolge la città: sta per essere varata una nuova legge che potrebbe cambiare per sempre la gestione museale pubblica con l’ingresso del comparto privato. L’intrigo è ben delineato: i fatti, le voci, i tradimenti, il ruolo della famiglia, la psicologia dei personaggi sono tutti elementi che convergono nella trama e che, a tratti, confondono il lettore, in senso positivo ovviamente. La narrazione è affidata a un narratore ma una voce diretta irrompe nella scena, di tanto in tanto, e crea un gradevole scompiglio. Nella narrazione, inoltre, l’autrice ha scelto di inserire rimandi all’opera precedente “Omicidio a regola d’arte”; questo elemento pur non essendo vincolante per il lettore aggiunge curiosità.

Uno degli elementi che mi ha colpito maggiormente, in questa lettura, è stata la capacità dell’autrice di descrivere i personaggi attraverso gli occhi di un altro personaggio:

Non ho mai nutrito alcun dubbio sulla buona riuscita delle indagini, perché in vita mia non ho mai incontrato un’altra donna come te. La tua abilità di immergerti nei numerosi rivoli della verità e delle false verità, senza correre il rischio di perderti, è impressionante.”

A tratti, questi passaggi aggiungono una particolare soggettività che permette al lettore di avvicinarsi ai personaggi, di entrare in sintonia con loro.

Un ulteriore elemento che gratifica il lettore è l’ambientazione. Siamo a Roma, ma non è la Roma che ti aspetti. I quartieri e la periferia, i monumenti, le vie che si impregnano delle luci dell’imbrunire… sono queste alcune delle immagini che l’autrice è riuscita a raccontare. È come un omaggio alla Città Eterna e in alcuni passaggi diventa impossibile trattenere l’emozione:

Dall’alto del Gianicolo si vedeva la città innalzarsi a balze, un rosa che si accendeva di rosso, un avorio che diventava dorato, le cupole infinite che risplendevano come gioielli antichi.”

E, per finire, va citato uno degli elementi che ha certamente reso quest’opera un’ottima lettura: l’arte. Sembrerebbe che sia raccontata solo la scultura, in queste pagine, ma in realtà di arte è impregnato l’intero romanzo, a mio avviso. Pensate a Roma – un’opera d’arte a cielo aperto- la legislazione del momento, le impressioni – e la preparazione – del commissario Chiusano, l’economia che ruota attorno alla cultura. Il tutto condito da una intensa dose di mistero, inganno, vizi, supposizioni e certezze.

Letizia Triches è nata e vive a Roma. Docente e storica dell’arte, ha pubblicato numerosi saggi sulle riviste «Prometeo» e «Cahiers d’art». Autrice di vari racconti e romanzi di genere giallo-noir, ha vinto la prima edizione del Premio Chiara, sezione inediti, ed è stata semifinalista al Premio Scerbanenco. La Newton Compton ha pubblicato Il giallo di Ponte Vecchio, Quel brutto delitto di Campo de’ Fiori, I delitti della laguna e Giallo all’ombra del vulcano, che hanno tutti come protagonista il restauratore fiorentino Giuliano Neri; Delitto a Villa Fedora, Omicidio a regola d’arte e Delitti all’imbrunire, incentrati sulle indagini del commissario Chantal Chiusano. Per saperne di più: letiziatriches.com

Source: libro inviato al recensore dall’editore. Ringraziamo Antonella Ufficio Stampa Newton Compton

:: Omicidio a regola d’arte di Letizia Triches (Newton Compton 2021) a cura di Federica Belleri

18 aprile 2021

Seconda indagine che ha come protagonista il commissario Chantal Chiusano, il nuovo personaggio creato dalla scrittrice Letizia Triches.

Tra Roma e Napoli la trama intreccia il mondo dell’arte con il privato dei personaggi. Ad esempio la morte del marito della Chiusano, inspiegabile e atroce. O la morte di un pittore, a pochi giorni di distanza dal marito del commissario.

Due fatti che provocano sbigottimento, lasciano senza fiato e chiedono a gran voce delle risposte. La Chiusano dimostrerà fragilità e tenacia. Soffrirà ma avrà la forza di portare avanti un’indagine complessa. Entrerà nei salotti e parteciperà alle mostre degli artisti, nel loro mondo non sempre limpido, nelle loro vite segrete e torbide. E scoprirà che l’arte ha delle regole precise. È colorata e sfumata. È bianca o nera a seconda dell’occasione e dell’opportunità. È sfuocata al punto giusto per non mostrare spigoli o brutture. Ed è crudele, purtroppo. 

Grande protagonista, la città di Napoli. Contraddittoria e bellissima, profumata a tavola e nauseante nella falsità dimostrata.

Lettura consigliata.

Letizia Triches è nata e vive a Roma. Docente e storica dell’arte, ha pubblicato numerosi saggi sulle riviste «Prometeo» e «Cahiers d’art». Autrice di vari racconti e romanzi di genere giallo-noir, ha vinto la prima edizione del Premio Chiara, sezione inediti, ed è stata semifinalista al Premio Scerbanenco. La Newton Compton ha pubblicato Il giallo di Ponte Vecchio, Quel brutto delitto di Campo de’ Fiori, I delitti della laguna e Giallo all’ombra del vulcano, che hanno tutti come protagonista il restauratore fiorentino Giuliano Neri; Delitto a Villa Fedora e Omicidio a regola d’arte, incentrati sulle indagini del commissario Chantal Chiusano. Per saperne di più: www.letiziatriches.com

Source: libro inviato dall’editore al recensore. Ringraziamo l’ufficio stampa Newton Compton.

:: Giallo all’ombra del vulcano di Letizia Triches (Newton Compton 2018) a cura di Federica Belleri

12 febbraio 2018

Giallo all'ombra del vulcano

Clicca sulla cover per l’acquisto

Torna Letizia Triches con un nuovo giallo che vede ancora una volta protagonista il restauratore fiorentino Giuliano Neri. Questa indagine lo porta in Sicilia, nella provincia di Catania, per il ripristino di alcuni affreschi del ‘700 in un’antica tenuta agricola. La villa che li ospita è a Cala Bruna, un luogo affascinante tra la campagna e il mare. Proprio lì, ai piedi di una scogliera, scomposto sulle rocce scure, viene ritrovato il corpo di Rachele De Vita. Archeologa, scomparsa qualche giorno prima e figlia di un facoltoso e sprezzante avvocato dell’aristocrazia catanese. Neri rimane incastrato nella vicenda, tra un restauro e l’altro. Incontra la dottoressa Elena Serra, magistrato, donna dalla bellezza discreta e fragile ma molto preparata e determinata.
Una morte inspiegabile, quella di Rachele, che porta la Serra e Neri a collaborare con costanza. Il loro lavoro sembra scorrere in apparente simbiosi anche se faticano a contenere il magnetismo che li attrae.
Siamo nei primi anni ’90 ma Elena Serra scopre ben presto quanto questa vicenda abbia radici lontane, che la portano a scavare terreni argillosi, ricchi e unici. Catania verrà studiata sopra e sotto, la sua storia appassionerà lei e il restauratore. L’azzurro del mare si unirà al rosso della lava, tradizioni e ambizioni entreranno in conflitto. Le promesse non verranno mantenute, generando rancore e odio. I sogni si schianteranno al suolo, perché in fondo i sogni sono “ragazzate” e la cultura non si trova nei libri o nell’arte. L’amore sarà tradito e le amicizie coltivate da tempo riveleranno quanto di più crudele si possa immaginare.
Mantenere le apparenze, senza rivelare il proprio obiettivo. Speculare per non perdere la luce. Arricchirsi, anche a costo di risultare volgari…
Giallo all’ombra del vulcano è un giallo classico, curato nei particolari. Catania risplende sotto sfumature calde. L’arte e la mitologia si intrecciano all’indagine perché il passato non deve essere dimenticato. Indizi e sospetti vengono inseriti nella trama a piccole dosi, con maestria, tatto e precisione. La musica è la colonna sonora portante di questo romanzo. Musica italiana, scelta con cura e passione. Il tutto racchiuso in un libro davvero particolare, interessante, catalizzatore.
Giallo all’ombra del vulcano. Perché mentire è un’arte, ma mentire a se stessi demolisce ciò che si è costruito.
Ottima lettura, che consiglio.

Letizia Triches è nata e vive a Roma. Docente e storica dell’arte, ha pubblicato numerosi saggi sulle riviste «Prometeo» e «Cahiers d’art». Autrice di vari racconti e romanzi di genere giallo-noir, ha vinto la prima edizione del Premio Chiara, sezione inediti, ed è stata semifinalista al Premio Scerbanenco. La Newton Compton ha pubblicato Il giallo di Ponte Vecchio, Quel brutto delitto di Campo de’ Fiori, I delitti della laguna e Giallo all’ombra del vulcano, che hanno tutti come protagonista il restauratore fiorentino Giuliano Neri.

Source: libro inviato dall’editore al recensore. Si ringrazia l’ufficio stampa Newton Compton.

Disclosure: questo post contiene affiliate link di Libreriauniversitaria.