Posts Tagged ‘Newton Comics’

:: Qualche domanda agli autori della graphic novel “La legione occulta” (Newton Comics 2017)

14 novembre 2017

Dopo aver intervistato Andrea Frediani e Massimiliano Veltri autori di Marathon (qui l’intervista) la nuova graphic novel he la casa editrice Newton Compton ha dato alle stampe, tratta da uno dei suoi bestseller più famosi, abbiamo fatto la stessa cosa per La legione occulta, un’ altra davvero magnifica opera a fumetti, sempre in bianco e nero, sempre con la sinergia di diversi artisti. Ce ne aveva parlato Elena Romanello qui.

Abbiamo perciò intervistato l’autore del romanzo e  il disegnatore.

20171114_120748

Per la storia ufficiale non sono mai esistiti. Solo le leggende, le chiacchiere scambiate tra i fumi dell’alcol tra i viandanti ubriachi, raccontano della misteriosa Legio Sine Nota. Veggenti, auguri, negromanti e aruspici, raccolti da bambini nelle arene, nei mercati degli schiavi e nei villaggi dati alle fiamme: sono gli uomini di Victor Julius Felix, addestrati a dialogare con spettri e dèi, per evocarne la protezione o sfidarne la cieca violenza, avvezzi a lottare nel campo del soprannaturale, dove niente può la daga romana. Un prezioso alleato per il nascente impero di Augusto, un pericoloso nemico per chi trama contro Roma…

Adattato da Andrea Meucci e Lorenzo Nuti.

20171114_120815

Ecco le risposte di Genovesii e Nuti.

Tre domande a Roberto Genovesi:

Benvenuto Roberto, giornalista, scrittore, sceneggiatore, autore televisivo, esperto di videogiochi, e una passione per il romanzo storico di ambientazione romana. Parlaci di te, raccontati ai nostri lettori.

Ho iniziato a pubblicare i miei primi racconti e i miei primi articoli tra i 17 e i 19 anni. Prima sulle fanzine e poi sui periodici e sui quotidiani. A 21 anni sono diventato giornalista professionista continuando la mia carriera su due binari paralleli ma con un comun denominatore: l’universo dei ragazzi e degli Young Adult. Ho scritto per decenni di fumetti, cartoni animati, videogiochi e cinema su molte testate come Repubblica, L’Espresso, La Stampa, Il Giornale, TV Sorrisi e Canzoni e Panorama. Ho scritto sceneggiature per disegnatori come Sergio Toppi e Simone Bianchi e ho inventato un paio di personaggi che hanno avuto un discreto successo come Rivan Ryan e Daimon Dumal. Nel frattempo nel 2000 ho pubblicato il mio primo romanzo, Inferi On Net, per la mitica collana Urania di Mondadori e poi c’è stato l’incontro con Raffaello Avanzini che ha rappresentato la vera svolta della mia carriera di scrittore. Mettere insieme le mie idee e la sua lungimirante visione del mercato è stato un po’ come accostare nitro e glicerina. Da allora ho pubblicato 8 romanzi, uno anche per Rizzoli. Se dovessi definirmi non userei il termine scrittore o giornalista. Non mi piace fermarmi ma mettermi alla prova. Ho realizzato il videogioco di Nathan Never e il gioco di ruolo dell’Agente Alfa ma sono anche il direttore di Cartoons on the Bay, il festival dell’animazione crossmediale della Rai. Mia figlia ha scritto di recente in un tema che il suo papà ”fa cinque lavori, scrive romanzi e fumetti, sceglie cartoni animati, prova videogiochi, dipinge soldatini”. Credo sia la definizione migliore che mi sia mai stata data.

Come hai accolto l’idea di trasformare un tuo romanzo La legione occulta dell’ impero romano in una graphic novel?

Prima o poi doveva accadere come credo che prima o poi accadranno anche altre cose a questa stranissima legione. Con Raffaello Avanzini abbiamo da subito immaginato che la Legione Occulta dovesse nascere e svilupparsi come un progetto predisposto alla corssmedialità. Le storie sono scritte in forma propedeutica per questa strada. Secondo uno schema ormai sperimentato con successo per le serie tv americane”.

Libro e fumetto diventano complementari, spieghi nella prefazione. Puoi approfondire questo concetto?

Come dicevo prima il format de La Legione Occulta è stato immaginato per diventare anche fumetto, prodotto televisivo, videogioco e prodotto cinematografico. Il fumetto non racconta la stessa storia del primo romanzo. Semmai la osserva attraveso un’altra ottica, un’altra luce e in questo modo ne amplia i dettagli. E’ proprio la struttura della saga che è stata pensata per questo scopo con la presenza di numerosi personaggi, storie a scatole cinesi, narrazione da storyboard, costruzione di buchi narrativi e temporali da riempire attraverso altri media. Insomma un vero e proprio prodotto creativo crossmediale che con il tempo potrà essere passato su altri piani narrativi che non si limiteranno a ripetere le storie ma le integreranno e le amplieranno magari con l’aiuto di altri autori. Un po’ come accadde con il celebre ciclo del Mondo dei Ladri di Robert Asprin”.

20171114_120835

Tre domande a Lorenzo Nuti:

Parlaci della differenza tra libro illustrato e graphic novel, come avete deciso di utilizzare quest’ ultima forma d’arte per drammatizzare il romanzo La legione occulta di Roberto Genovesi?

In entrambi i casi andiamo ad aggiungere alla storia degli elementi visivi, che accompagnano (nel primo caso) o determinano (nel secondo caso), tutto l’immaginario costruito dall’elemento del testo.
Nel libro illustrato si legge e si guarda. Senza alcun vincolo di spazio o tempo. Lasciamo che la suggestione delle immagini segua il racconto senza mai sostituirlo. La quantità di immagini da utilizzare non è stabilita da un canone preciso (a volte possono bastare poche immagini ad arricchire l’esperienza del lettore). Spesso la chiave di lettura dell’illustratore/illustratrice può essere così potente da spingere a leggere alcune storie solo perché filtrate dalla loro sensibilità.
Nel fumetto gli elementi testo-disegno si fondono, collaborano e hanno vere e proprie regole “grammaticali”. A chi legge forniamo un intero lessico dell’immaginario, descrivendo tutti gli ambienti, i personaggi nel dettaglio, le loro attitudini, cosa cambia e come, gli raccontiamo la storia con un tempo e spazio precisi, passando tutto attraverso il filtro di chi disegna. L’elemento del testo resta visibile sotto forma di dialogo nei balloons, ma si deve tener presente che tutto è sempre frutto di scrittura, di uno schema narrativo progettato nei minimi dettagli prima di diventare sequenzialità visiva.
Molto simile a come si progettano i film se ci pensiamo bene; partiamo sempre da una sceneggiatura e uno storyboard.
Per adattare La Legione occulta dell’impero romano io ed Andrea abbiamo sfruttato la versatilità dell’opera originale di Roberto non soltanto commutando il romanzo così com’è stato scritto ma creando qualcosa di complementare, in modo che il lettore avesse la possibilità di spaziare tra due tipi di esperienze differenti. Questo approccio ha dato la possibilità ad Andrea di aprire delle porte all’immaginazione non solo di chi legge questo fumetto ma anche a chi viene dall’esperienza del libro, fornendo degli approfondimenti integrativi ai background dei personaggi e aggiungendo delle probabili, future, storylines indipendenti.

La scelta di un albo in bianco e nero è tua personale, o ti hanno chiesto di disegnare le tavole così. L’immagine di copertina a colori è sempre tua?

Sapevamo di dover realizzare il volume in bianco e nero fin dal principio, cosa che mi ha reso molto felice perché da tempo desideravo riavvicinarmi a questo specifico approccio tecnico, credo sia stata la scelta migliore. Sì, ho realizzato la copertina e l’illustrazione sul retro cercando un feeling con le tavole interne.

Chiude l’albo uno studio dei personaggi. Come li hai caratterizzati, ti sei ispirato a volti da te conosciuti?

Ho ricevuto delle suggestions da Roberto in corso d’pera, ma sono stato abbastanza libero di interpretare. Diciamo che ho cercato di cogliere i tratti peculiari suggeriti dall’autore unendoli ad un personale gusto estetico e un’immediata riconoscibilità. In alcune tavole abbiamo molti dei protagonisti in campo, era necessario rendere estremamente evidenti certe caratteristiche.

:: Qualche domanda agli autori della graphic novel “Marathon” (Newton Comics 2017)

7 novembre 2017

Ai nostri lettori più fedeli non sarà di certo sfuggito il post di Elena Romanello che segnalava l’uscita delle prime due graphic novel che la casa editrice Newton Compton ha dato alle stampe, tratte dai suoi bestseller più famosi. A noi l’idea è piaciuta particolarmente e abbiamo pensato oltre che a recensirli, nei prossimi giorni, anche a fare alcune domande agli autori dei romanzi da cui hanno tratto i soggetti e ai disgenatori, per confrontare stili e filosofia.

20171107_114122

Oggi iniziamo con Marathon – La battaglia che cambiò la storia, una splendida graphic novel in bianco e nero con copertina a colori tratta dal romanzo storico omonimo, uscito nel 2014, di Andrea Frediani, adattata da Lucio Perrimezzi (Tunué, Noise Press, Passenger Press) per la sceneggiatura e Massimiliano Veltri (Marvel Comics, Gazzetta dello sport, Titan Comics) per le illustrazioni.

Maratona 490 a.C., il primo assalto dell’impero persiano alla Grecia
480 a.C. La flotta greca attende con ansia di conoscere l’esito della battaglia che si combatte alle Termopili, tra gli uomini del gran re Serse e i 300 eroi guidati da Leonida. Su una delle navi, Eschilo, in servizio come oplita, riceve la visita di una donna misteriosa, che gli racconta la sua personale versione della battaglia di Maratona, alla quale lo stesso poeta aveva partecipato dieci anni prima. I ricordi dei due interlocutori si intrecciano per ricostruire le verità mai raccontate del primo combattimento campale tra Greci e Persiani. Prende vita così il racconto di una delle battaglie più importanti della storia, e soprattutto di quel che accadde subito dopo, quando gli araldi corsero ad Atene per comunicare la vittoria greca prima che i sostenitori dei Persiani aprissero le porte agli invasori. Narrato in tempo reale, Marathon è la potente e incalzante cronaca di una battaglia e di una corsa: una corsa in cui i tre protagonisti mettono in gioco la loro amicizia e la loro stessa vita, per disputarsi l’amore di una donna, ma anche per scoprire i limiti delle proprie ambizioni, in una sfida che cresce d’intensità fino al sorprendente epilogo.

20171107_114144

Curiosi di saperne di più dagli autori? Abbiamo fatto tre domande a testa a Andrea Frediani e al disegnatore Massimiliano Veltri. Eccole!

Tre domande a Andrea Frediani

Benvenuto Andrea, dovrei dire bentornato, ricordo di averti intervistato per il mio blog nel 2012. Cosa è cambiato da allora?

Sebbene abbia continuato a pubblicare saggi, se pur più raramente che in passato, nell’ultimo quinquennio mi sono concentrato più sui romanzi, definendo progressivamente le tre categorie narrative in cui intendo cimentarmi oggi come in futuro: 1) i romanzi storici tout court, “polpettoni” di grande respiro che costituiscono anche l’affresco di un’epoca, con un forte inquadramento storico, personaggi in parte reali e uno sviluppo cronologico molto ampio; ne sono un esempio le saghe “Gli invincibili” e “Roma Caput Mundi”, che dipingono un’epoca ben precisa attraverso le storie dei protagonisti e delle loro dinastie; 2) i romanzi d’avventura, di cui è un esempio l’ultimo, “Missione Impossibile”, così come il “Marathon” da cui è stato tratto il graphic novel, dove la vicenda ha una certa unità di tempo e di luogo, i personaggi sono spesso inventati, il ritmo è serrato e il contesto storico solo uno sfondo davanti al quale agiscono i protagonisti; 3) i thriller storici, come “Il custode dei 99 manoscritti” e il romanzo che sto scrivendo attualmente, in cui prendo spunto da un fatto storico poco documentato per sviluppare una vicenda in tempo reale di intrighi, omicidi e misteri, sempre con cadenze molto rapide. Ma più di ogni altra cosa è cambiato il fatto che, nel frattempo, io sono diventato un grande appassionato di serie TV e questo mi sta aiutando tantissimo nel costruire storie avvincenti e nel rendere i miei romanzi sempre più pieni di colpi di scena.

Chiedo anche a te come hai accolto l’idea di trasformare il tuo romanzo Marathon- Una battaglia che ha cambiato la storia in graphic novel?

Mi è stato chiesto dall’editore quale dei miei tanti romanzi avrei visto meglio trasformato in fumetto e ho risposto senza esitare “Marathon”! (Ma non avevo ancora scritto “Missione impossibile”, che avrei preso in considerazione). E non perché lo consideri il migliore, tutt’altro. semplicemente, per ritmo e tematica me lo figuravo molto efficace su tavola, anche se avevo un po’ paura che il montaggio parallelo tra battaglia e corsa rischiasse di risultare poco chiaro nelle vignette. Ma devo dire che gli autori sono stati fantastici e lo hanno reso come meglio non si poteva. Quando l’ho letto mi sono commosso; credo di aver provato la stessa emozione che prova uno scrittore quando vede il proprio libro trasposto in film…

A che pubblico pensi possa interessare. Come ti immagini i lettori che lo leggeranno?

Non sono sicuro di poter rispondere a questa domanda. Immagino che lo compreranno coloro che hanno apprezzato il romanzo, innanzitutto. E poi, coloro che amano i fumetti storici; mi risulta che in Francia siano tantissimi, in Italia un po’ meno. Ma soprattutto, spero che lo comprino i ragazzi affascinati dalla vicenda dei tre amici che competono per l’onore e per l’amore di una donna, e dalla resa spettacolare dei disegni di una delle battaglie più celebri della storia.

20171107_114312

Tre domande a Massimiliano Veltri

Trasformare un romanzo storico in una graphic novel non deve essere semplice. Quali sono stati i tuoi maestri di riferimento, a che disegnatori ti sei ispirato?

No, non lo è stato… un pò per la mole di lavoro, significativa, specie se rapportata ai tempi non lunghissimi di lavoro, un pò per la natura stessa del prodotto che, essendo appunto l’adattamento di un romanzo storico, ha richiesto molta attenzione nella riproduzione di tutto quello che avesse una dimensione storica effettiva come ad esempio costumi, mezzi di trasporto e ambientazioni.
Per quanto riguarda gli autori di riferimento, ne ho diversi… diciamo che, per esempio, sulla mia scrivania c’è sempre qualcosa di Sean Murphy, per la potenza e la ricchezza delle composizioni, Tommy Lee Edwards, per la spontaneità delle soluzioni grafiche e Sergio Toppi per la sua eleganza… ma ce ne sono davvero tanti altri che amo e studio di continuo… Ovviamente, in questo caso specifico, date le tematiche, ho dato un occhio anche a 300 di Frank Miller.

Mi ha colpito molto la bellezza del bianco e nero, i volti, la stilizzazione dei corpi. Ritieni che sia più difficile attirare l’attenzione dei lettori così che con immagini a colori?

Innanzitutto grazie per il tuo apprezzamento… per quanto riguarda il resto, ti dico che le due cose lavorano in modo sinergico, per cui, il colore, ove presente, sicuramente aiuta il disegno nel suggestionare gli occhi del lettore. E’ altrettanto vero però, che il tipo di disegno cambia anche in base alla presenza o assenza del colore, per cui, se stai lavorando su delle tavole che sai resteranno in bianco e nero, adatti delle soluzioni grafiche e dei bilanciamenti fra chiaro e scuro che comunque possano rendere accattivante la tavola già al primo colpo d’occhio.

Quale parte del tuo lavoro hai trovato più difficile? Ti ha richiesto più lavoro e ricerca di soluzioni anche insolite? Raccontaci un aneddoto della lavorazione.

Credo che le cose più impegnative siano state il lavoro di ricerca e la gestione di scene collettive frequenti, anche all’interno della stessa tavola, che comunque non appesantissero la lettura. Per quanto riguarda l’adozione di soluzioni insolite invece, è stata una delle cose più divertenti. Non avendo limiti compositivi, ho potuto giocare liberamente con la sceneggiatura di Lucio Perrimezzi adottando dei layout e delle soluzioni grafiche che potessero semplificare la lettura e al contempo renderla più accattivante.
In tal senso ti dico che il dialogo con Lucio è stato costante e che credo mi abbia mandato diverse “maledezioni”.

:: Nasce la linea Newton Comics a cura di Elena Romanello

27 ottobre 2017

La casa editrice Newton Compton, da sempre interessata alla cultura geek, nerd e del fantastico lancia una nuova linea, Newton Comics, dedicata al mondo delle graphic novel, con una nuova collana di libri a fumetti.
Si parte proponendo in versione fumettistica i bestseller della casa editrice in forma di fumetto: per l’operazione Newton Compton ha chiesto il valido aiuto della casa editrice Tunué, da anni attiva nel proporre graphic novel per grandi e piccini oltre a saggi di approfondimento sul mondo delle nuvole parlanti di tutto il mondo.
I primi due titoli sono La legione occulta di Roberto Genovesi, un fantasy storico, e il romanzo storico Marathon di Andrea Frediani, con un omaggio quindi a due autori italiani.
L’adattamento di La Legione Occulta è illustrato da Lorenzo Nuti (Coniglio Editore, Tabou Editions, Kleiner Flug) e sceneggiato da Andrea Meucci (Kleiner Flug). Per Marathon le illustrazioni sono di Massimiliano Veltri (Marvel Comics, Gazzetta dello sport, Titan Comics) e la sceneggiatura di Lucio Perrimezzi (Tunué, Noise Press, Passenger Press).
La Legione occulta racconta l’epopea della Legio Sine Nota, mai esistita ufficialmente, costituita da veggenti, auguri, negromanti e arupisci, ex schiavi presi da bambini nelle arene, nei mercati degli schiavi e nei villaggi dati alle fiamme dei popoli conquistati, specializzati ad affrontare spettri e dei, e a lottare nel campo del soprannaturale.
Marathon la battaglia che ha cambiato la Storia racconta la storica battaglia di Maratona, per molti il primo scontro vero tra Occidente e Oriente, tra Greci e impero persiano, attraverso la storia di tre amici, Eucle, Tersippo e Filippide, innamorati della stessa donna e desiderosi di primeggiare in una battaglia e in una corsa che poi entreranno nella Storia e nella leggenda.
I primi due titoli saranno presentati a Lucca Comics and Games 2017 allo stand Tunué, nella tecnostruttura di piazza Napoleone, stand NAP306 e inaugurano quindi un nuovo interesse da parte di un altro editore per una forma narrativa e d’arte su cui ormai non ci sono più dubbi che possa proporre capolavori e opere interessanti, capaci di avvincere come se non a volte di più della pagina scritta.

Noi di Liberi abbiamo avuto modo di visionarli (vi anticipo i disegni sono in b/n con copertina a colori) e presto ne parleremo su queste pagine. Ci sarà anche una piccola sorpresa e un articolo di approfondimento con curiosità, interviste e quant’altro. Che dire ancora, buona lettura!