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:: Autobahn di Fabrizio Borgio (Delos Digital 2025)

28 gennaio 2025

“Roberto e Maurizio, due amici alla soglia della mezza età, vivono la loro vacanza perfetta. In viaggio per l’Europa, passano attraverso scoperte, incontri ed esperienze come se ogni giorno fosse l’ultimo. E insieme ritrovano una maggiore confidenza, un confronto più profondo.

Ma tra Amsterdam e Heidelberg, Strasburgo e Colmar, Berna e la val d’Aosta, piccole incongruenze si palesano. Paesaggi, edifici e geografie che non sono esattamente come dovrebbero essere. Viaggiare significa muoversi attraverso differenti dimensioni parallele?

In un’atmosfera da film nouvelle vague, tra riferimenti politici, proteste sociali e teorie delle stringhe, con uno stile ricercato e piacevolmente démodé, Fabrizio Borgio evoca le inquietudini dell’età di mezzo. Una continua, disperata ricerca dell’equilibrio tra voglia di vivere e disincanto, trasgressione e conformismo, razionalità e delirio.

Come se solo nel tempo sospeso del viaggio si potesse raggiungere un più intimo contatto con il proprio sé.”

Copertina di Dante Primoverso (IA).

Fabrizio Borgio, classe 1968, piemontese. Ex militare, membro della Croce Rossa italiana. Fantascienza, horror, mystery, fantastico “tout court”, gialli e noir sono i generi che maggiormente lo interessano, ma non si pone paletti di sorta nella scrittura. I suoi libri sono usciti per i tipi di Fratelli Frilli editori e Acheron Books. Attualmente pubblica per Segretissimo Mondadori. Autobahn, primo lavoro per la collana Frattali di Delos Digital, è l’ennesimo sconfinamento di genere.

:: Luna park assassino di Cristina Biolcati (Delos Digital 2024) di Patrizia Debicke

29 febbraio 2024

Un luna park. Luci, colori, rumori, grandi e piccini allegria. Un luogo magico e incantato, beh troppo spesso ohimè la letteratura e gialla e horror, cito a caso Stephen King e Léo Malet e tanta filmografia ci hanno insegnato che può trasformarsi in un pericoloso scenario di spaventosi delitti. E con tanti spettacolari esempi a cui rifarsi, Cristina Biolcati coglie anche lei al volo l’occasione con il suo Luna Park Assassino.
Si parte con la protagonista della sua storia, Bianca Damiani, ispettrice di polizia che ha accompagnato a fare un giro alle giostre di una sagra paesana l’adorata nipote quattordicenne Rebecca. Ma mentre la zia, si gode una birra fresca al chiosco, dopo aver lasciata salire la ragazzina sulla ruota, quella all’improvviso si ferma e anche dal basso si vede bene che il corpo di un ragazza dai lunghi capelli rossi evidentemente priva di sensi è reclinato di lato su uno dei vagoncini. Uno svenimento per la paura?
Ma è davvero così? Nossignori, perché l’ispettrice invece dovrà rendersi conto, servendosi intanto di una scala, di non trovarsi davanti a un banale malore ma a un efferato omicidio appena consumato. Qualcuno ha strangolato la vittima e poi ha bloccato la leva che serve a controllare l’ingranaggio. E a conti fatti tutta la faccenda si rivelerà persino molto peggio perché quella ragazza, tale Lucrezia Angi ventiquattrenne, è in realtà ben la terza vittima di un assassino. Un serial killer dunque? Nella fattispecie il killer che uccide nel Luna Park. Bisogna assolutamente scoprire presto e a ogni costo la sua identità e arrestarlo.
Ma ora, a parte il dover tranquillizzare la nipote e riportarla subito a casa, affrontando la lavata di testa e le recriminazioni della sorella gemella Vanessa per l’incoscienza di averla coinvolta, sommata alla precisa accusa di averla addirittura usata come esca, per Bianca Damiani comincerà una affannosa corsa contro il tempo. Perché in effetti la sua presenza quella sera al luna park non era stata del tutto casuale… Era o sperava di essere sulle tracce dell’assassino, ma l’ha mancato.
Non aveva valutato appieno la sua spregiudicata perversione, determinata a portare avanti a ogni costo una contorta spirale di crudeltà innestata dal più antico dei moventi… E ora? Certo l’ispettrice non è persona da arrendersi. Anzi, ora sa che bisogna allargare il raggio d’indagine e magari scavare a fondo nella personalità delle tre vittime. Insomma deve esserci per forza un qualcosa in grado di collegare quegli omicidi.
Tanto per cominciare bisogna andare a ripescare il bandolo della matassa e scoprire come e quando tutto possa aver avuto inizio? Poco male se per farlo e capire diventa necessario risalire nel tempo magari fino all’origine e addirittura determinare il momento preciso in cui per la prima volta sia accaduto qualcosa. Bianca dovrà individuare ogni labile traccia, barcamenandosi faticosamente in un intreccio che la costringe a una affannosa gimkana tra complicati intrighi lavorativi ma anche personali e familiari. Potrebbe trattarsi di un lontano fatto di sangue? Come riconoscere gli indizi che contano e gridano vendetta? Perché è da là che tutto si sospetta sia cominciato… Certo è che soltanto la scoperta di alcuni particolari consentirà agli inquirenti di trovare la chiave per sbloccare il segreto e fermare l’omicida.
La storia c’è, tiene e incuriosisce il lettore ma la prosa dell’autrice avrebbe tratto indubbio vantaggio da un linguaggio narrativo più semplice e meno ricercato nei vocaboli.

Cristina Biolcati : Ferrarese, vive a Padova. con Doppia promessa ha trionfato al GialloLuna NeroNotte 2023, racconto pubblicato sul Giallo Mondadori.. Collabora con alcune riviste digitali, tra cui MilanoNera, dove scrive recensioni di libri e articoli letterari. Per Delos Digital ha pubblicato il romanzo Le congetture di Bonelli e i racconti lunghi Se Robin Hood sapesse, Ciclamini al re, L’uomo di marmellata, Dove dormono le fate, Il suono delle sue ferite (quest’ultimo vincitore del Garfagnana in Giallo 2022, sezione Nero Digitale), Talia, la figlia del fabbricante di bambole, Una mano negli abissi, Come zombie al madame Tussauds e Là qualcuno è morto.

:: Le regine della Belle Époque di Mariangela Camocardi (Delos Digital, 2023) a cura di Giulietta Iannone

1 dicembre 2023

Tra la fine dell’Ottocento e lo scoppio della Prima Guerra Mondiale assistiamo a un periodo particolare della storia che va sotto il nome di Belle Époque. Fu un periodo magico, frizzante, la gioia di vivere venne eletta ad arte del vivere e in questo periodo particolare alcune donne uscendo dai ruoli tradizionali di mogli e di madri hanno acquistato notorietà per meriti artistici, culturali, e per la capacità di affascinare le folle. Le chiamavano sciantose anche se perlopiù cambiavano nome e sceglievano nomi francesi essendo la Ville Lumiere il centro di questo movimento culturale. Cosa le accomunava? La straordinaria bellezza sicuramente ma non solo. La verve, l’intelligenza, la spregiudicatezza. Nobili, cantanti, attrici, avventuriere, spie, indipendenti, libere, volitive, seducenti hanno dato vita a un periodo frizzante e felice, facendo parlare di sè per disinvoltura sessuale, acume intellettuale e per aver infranto le rigide regole dell’etichetta e della condizione femminile in genere. Le donne da sempre relegate ai margini della società, al massimo famose all’ombra di un marito famoso, durante la Belle Époque hanno invece acquisito un ruolo per se stesse, per le proprie doti individuali fuori dai canoni. Mariangela Camocardi in questo breve saggio Le regine della Belle Époque edito da Delos Digital ci presenta una gallerie sia delle più famose che di quelle più dimenticate così veniamo a conoscenza di particolari curiosi della vita della Bella Otero, o di Mata Hari, ma anche di Lina Cavalieri, la donna più bella del mondo, fino a Luisa Casati o Alice Edmondstone, la favorita del Re d’Inghilterra, ava addirittura di Camilla Parker Bowels. Celebre la battuta che si scambiarono lei e Carlo al primo incontro. Tante curiosità, tanti aneddoti, tanti spunti di ricerca e foto bellissime che richiamano alla perfezione il fascino che incarnavano queste donne straordinarie sebbene la morale dell’epoca bollasse alcuni loro comportamenti come spregio al pudore. Ma nulla le fermò solo la guerra che spazzò via con il rombo terrificante dei cannoni quell’atmosfera lieve e disincantata che le aveva permesso di esistere. Ma il germe dell’indipendenza era ormai nell’aria e avrebbe consentito negli anni seguenti le prime lotte politiche e le rivendicazioni sociali che tutt’ora permettono alle donne di percorrere la difficile strada verso l’emancipazione.

Mariangela Camocardi ha pubblicato oltre 50 tra romanzi e racconti. Ama spaziare nei diversi generi della narrativa, con una predilezione per lo storico. Ha scritto storie horror, women’s fiction, romance, fiabe e commedia romantica. Tra i titoli più apprezzati Sogni di vetro, Tempesta d’amore, Il talismano della dea, La vita che ho sognato, Lo scorpione d’oro, Un segreto tra noi, Nessuna più, antologia contro il femminicidio il cui ricavato è stato interamente devoluto al Telefono Rosa come concreto aiuto per le donne vittime di violenza. L’autrice è stata direttore della rivista Romance Magazine, collabora con riviste a diffusione nazionale ed è una delle socie fondatrici di EWWA (European Writing Women Association).

:: Trappola per topi di Roberto Mistretta , Delos Digital 2023 di Patrizia Debicke

1 giugno 2023

“Quattro topini sono tanti per giocare a fare i fanti”.
A caratteri rossi su fondo blu la scritta compeggiava trionfalmente inserita nella marchetta, lo spazio pubblicitario della prima pagina, quel martedì grasso, l’ultimo giorno di Carnevale che precedeva il Mercoledì delle Ceneri .
Ma chi mai e perché poteva essere venuta in mente una filastrocca tanto sciocca per poi farla inserire in gran pompa su una testata giornalistica di provincia? Intendeva promuovere un nuovo marchio ma quale? Per farsi conoscere e vendere un prodotto ? Ma cosa? si domandò Franco Campo, giovane giornalista afflitto dalla sindrome del cavaliere, qualità ingombrante in una certa Sicilia, e a conti fatti un po’ dappertutto, soprattutto se deve confrontarsi con dei criminali.
Campo poi, da convinto idealista, ha due handicap: il primo doversi fare le ossa e guadagnarsi i galloni per acquisire abbastanza peso da imporsi sulla testata per la quale ha cominciato a lavorare e secondo, forse più grave, detta testata appartiene a suo padre, tutto d’un pezzo , con potenti conoscenze in ogni dove, uomo retto ma inflessibile con l’unico figlio . E che pertanto non usa mai alcun trattamento di favore nei suoi confronti.
Ma Franco Campo, pieno di giovanile entusiasmo, si dà da fare e non sogna altro che riuscire a fare un vero scoop, che gli garantisca la prima pagina.
Quella frase lo incuriosisce, ma non più di tanto. Si limita a giudicarla strana e se la scorda.
Ma due settimane dopo, una busta a suo nome fatta pervenire in redazione con dentro la foto di un certo Gaspare Trabia, appassionato di parapendio, vittima di un gravissimo incidente – si è schiantato dalle parti di Milocca lanciandosi da Passo Funnuto ed è ricoverato in coma a Palermo – , lo costringerà a ricordare.
Dietro il retro colorato di blu della foto, spicca infatti una scritta a caratteri rossi con una filastrocca che recita:
“Tre topini son rimasti a mulinar le loro aste”.
Topini, su fondo blu con i caratteri rossi!
Interdetto con la foto in mano, continua a rileggere… É evidente il richiamo alla precedente: “Quattro topini sono tanti per giocare a fare i fanti”.
La mano era la stessa. I versi, come i primi, elementari e quasi infantili. Non poteva essere un caso. Doveva esserci un collegamento. Il qualcuno che li aveva scritti doveva per forza avere saputo dello schianto di Gaspare Trobia.
Ma se quello schianto con il parapendio non fosse stato un incidente?
Lancia in resta, come un prode cavaliere, il giovane giornalista comincerà a indagare sulla faccenda, scoprendo alcuni misteriosi indizi ma non sufficienti prove per attribuire “il fatto “ a un potenziale colpevole. Ma quando però la filastrocca tornerà ancora, accompagnata da nuovi versi e attraverso nuovi messaggi inquietanti e significativi, corredati da foto a marcare altri incidenti, Franco Campo e la redazione tutta sapranno che qualcuno sta agitando minacciosamente la falce della morte.
Qualcuno che da troppi anni porta dentro di sé un terribile segreto e vorrebbe a suo modo reagire
alle violenze subite. Ma poiché la vita è fatta anche di scelte sofferte e dolorose, spetterà a Franco Campo la decisione tra la vita e la morte.
Un titolo intrigante che nasce come manifesto omaggio di Roberto Mistretta alla mitica Agatha Christie e al suo strordinario Dieci piccoli indiani.
Anche stavolta infatti troviamo quattro possibili vittime di una vendetta provocata da un’unica colpa. Con un ingegnoso e potenziale assassino a confronto con un giovane giornalista voglioso di scoop, ma che soprattutto desidera fare giustizia.

Roberto Mistretta vive e lavora a Mussomeli. Laureato in Scienze della comunicazione, scrive sul quotidiano La Sicilia. Autore della serie del maresciallo Bonanno (Frilli Editori), tradotto con successo in in Austria, Germania e Svizzera anche in versione audible, col romanzo La profeziadegli incappucciati si è aggiudicato la 40a edizione del Premio Alberto Tedeschi-Giallo Mondadori. Autore del radiodramma Onke Binnu che continua a essere replicato dalla WDR di Colonia, ha scritto anche volumi di impegno sociale. Gli ultimi in ordine di tempo sono Don Fortunato di Noto./La mia battaglia in difesa dei bambini e Rosario Livatino./L’uomo, il giudice, il credente. (Paoline). Ha pubblicato racconti sul Giallo Mondadori e ha curato l’antologia Giallo Siciliano (Delos Digital). Per Delos Crime ha pubblicato in precedenza Caritas, con lo stesso protagonista, il giornalista Franco Campo.

:: L’enigma del fante di cuori di Patrizia Debicke, Alessandra Ruspoli (Delos 2020) a cura di Giulietta Iannone

21 novembre 2021

Con la morte della regina Anna di Gran Bretagna, ultima sovrana del casato degli Stuart, a succederle giunge in Inghilterra il protestante George Louis von Hannover, asceso al trono col nome di Giorgio I. Sullo scenario delle sanguinose lotte di potere che mettono cattolici contro protestanti, e whigs contro tories, si sviluppa una congiura tessuta da quattro misteriosi cavalieri che prendono il nome dai 4 semi delle carte da gioco: il fante di quadri, il fante di fiori, e gli ancora più misteriosi fante di picche e il più pericoloso di tutti il fante di cuori. A difendere il re legittimo il suo consigliere e capo della sicurezza, il coraggioso e aitante Francis Dunn, Lord Donagall, protagonista indiscusso di questa emozionante vicenda a metà tra Dumas padre e Rafael Sabatini, in cui avventura, intrighi e combattimenti all’ultimo sangue si alternano anche a vicende più prettamente di corte tra intrighi dello scacchiere internazionale e faccende di cuore. Valore aggiunto della vicenda che impreziosisce una narrazione classica e solida, una grande attenzione per gli ambienti e i costumi dell’epoca, descritti con sfarzo, dovizia di particolari ed eleganza, frutto della grande documentazione e ricerca storica di costume di Alessandra Ruspoli, che con la madre Patrizia Debicke firma quest’appassionante thriller storico, scritto con gli ingredienti giusti per interessare gli appassionati di romanzi d’appendice, meglio conosciuti come feuilleton, con in più un tocco di spystory storica di sapore vintage, che accresce di fascino una storia senza tempo, romantica e nello stesso tempo avventurosa. Una lezione di stile anche per chi volesse iniziare a imparare a scrivere romanzi storici.

Patrizia Debicke ha pubblicato romanzi gialli, thriller, storici d’avventura, racconti ed e–book: L’oro dei Medici (Corbaccio – Tea), La gemma del cardinale (Corbaccio- Tea) e L’uomo dagli occhi glauchi(Corbaccio, ebook Odissea Digital), che ha ottenuto il secondo premio assoluto al IV Festival Mediterraneo del giallo e del noir (12/2010). Al IX Premio Europa a Pisa, la Debicke ha ricevuto il Premio alla carriera. Per Todaro, ha firmato i romanzi La Sentinella del Papa e La congiura di San Domenico. Nel 2015 con Parallelo45 è uscito L’eredità Medicea e nel 2017, con DBooks Il ritratto scomparso. Con Delos Digital ha pubblicato anche i racconti Il segreto di Velasquez (2014) e La congiura Philippe le Bon (2014), nel 2018 il manuale Come si scrive un romanzo storico e il racconto Gli occhi di Courcelles.

Alessandra Ruspoli vive a Firenze. Da grande avrebbe voluto fare la strega… Ha lavorato nella Moda per Emilio Pucci e Jean Paul Gaultier. Ha collaborato con riviste come Capital, Modaviva, Uomo Harper’sBazaar, Aqua. Ha pubblicato il romanzo Dieci Piccoli Sette Nani, scritto con Lucio Nocentini. Ha organizzato le mostre “L’Arcadia di Arnold Boecklin” e “Rodolphe Toepffer: Invito al viaggio e Invenzione del fumetto” con il Consolato di Svizzera a Firenze. Convegnistica e Marketing per Reconta Ernst & Young a Firenze. È diplomata in Trompe l’Oeil e Decorazione d’Interni a Palazzo Spinelli a Firenze. Arredamento e Interior Design in campo alberghiero. Appassionata di vini e Sommelier. Adora le civette…