Eccoci arrivati alla quinta e ultima tappa del Blogtour dedicato al romanzo di Robin Hobb, L’assassino, la vendetta, edito in Italia da sperling & Kupfer. Dopo le tappe dedicate a gli Estratti, gli Eroi, le Cover, e la Recensione, noi ci occuperemo dei luoghi e dell’ambientazione. Lascio dunque la parola a Davide Mana.
֎ I luoghi ֎
Uno degli elementi narrativi che hanno reso Robin Hobb giustamente famosa è certamente l’abilità mostrata dall’autrice nel costruire mondi immaginari coerenti e funzionanti.
Se è indubbio che le trame e le vicende dei protagonisti della serie dei Liveship Traders hanno coinvolto milioni di lettori, è anche vero che ciò che ha catturato prima di tutto i fan dell’autrice è la profondità del mondo incui si svolge l’azione.
L’aggettivo “immersivo” è stato spesso utlizzato per descrivere lo stile di scrittura della Hobb, e non a caso.
Il termine worldbuilding è spesso abusato, e viene talvolta utilizzato solo nel suo significato più strettamente letterale: la costruzione del mondo, con la sua mappa, la sua geografia e la sua toponomastica ben definite.
Il worldbuilding comporta in realtà la costruzione di un mondo coerente, spesso implicito, nel quale non necessariamente l’autore ci descrive un luogo, ma ne suggerisce l’esistenza attraverso le azioni e i dialoghi, le decisioni e le convinzioni dei personaggi. Lo scopo ultimo del worldbuilding non è fornire una mappa al lettore, ma fornire un tessuto coerente che renda plausibili e motivate le vicende dei protagonisti.
In questo senso, Robin Hobb è abilissima nell'”ingannare” il lettore, mostrandogli sempre il mondo nel quale si svolge l’azione attraverso gli occhi dei suoi personaggi.
Il mondo degli Elderlings, che l’autrice ha esplorato attraverso cinque serie di romanzi (Farseer – Liveship Traders – Tawny Man – Rain Wild – Fitz and the Fool) oltre ad una serie di storie e romanzi a se stanti, prende quindi vita in maniera soggettiva e impressionista. Questa tecnica risulta particolarmente efficace ed economica da un punto di vista narrativo, coinvolge il lettore e gli offre un mondo vivo, mutevole e variegato. E naturalmente, un mondo ampio, vista la quantità di volumi che ne hanno esplorato diverse aree, diversi periodi.
Alla base di tutto, per stessa ammissione dell’autrice, c’è una ricerca di un realismo e di una coerenza che, ad un osservatore ingenuo, potrebberoparere fuori luogo in una storia d’immaginazione. E tuttavia, è proprio nella ricerca di plausibilità e di credibilità che si fondano il successo e la credibilità dei mondi di Robin Hobb.
Come l’autrice stessa ha osservato in una intervista nel 2012:
Il mondo funziona? Questo è il mio criterio. Se sto leggendo e c’è un mondo senza un’economia visibile, senza governo, religione o cultura, tendo semplicemente a metterlo da parte. Anche le ovvie contraddizioni tendono a frustrarmi (Un povero contadino in un piccolo villaggio di montagna, nel cuore della foresta, esce per mietere il suo campo di grano. Cosa? Dove?) Allo stesso modo, l’ignoranza scrittoria di certi semplici “fatti della vita”. Imparare a maneggiare una spada in due giorni è come imparare la trigonometria in mezz’ora.
Il segreto, quindi, consiste nel costruire mondi che “funzionano”, popolati di personaggi che sono parte integrante di questi mondi e che ce ne offrono una visione soggettiva e non invasiva, coinvolgendo il lettore con le loro azioni e le loro scelte, non con lunghi paragrafi espositivi.
Il genere di tecnica che pochi hanno sviluppato, ma che nellemani di Robin Hobb funziona tanto bene da sembrare semplice.
֎ La trama ֎
C’è stato un tempo in cui FitzChevalier e il Matto erano in grado di cambiare il mondo con le loro imprese e garantire la stabilità del Regno dei Lungavista. Quel tempo è finito da un pezzo. Da quando i due amici inseparabili hanno preso strade opposte e Fitz, lasciatosi alle spalle un passato da assassino, si è trasformato in un gentiluomo di campagna, un marito devoto e un padre amorevole. Un uomo che aveva giurato di non uccidere mai più. Finché, dopo anni di silenzio, il Matto ricompare nel Regno dei Sei Ducati. Ferito, sfigurato, irriconoscibile. È riuscito a sfuggire ai suoi aguzzini e ad affrontare un viaggio pieno di difficoltà e pericoli pur di raggiungere il suo amico di sempre e chiedergli un’unica cosa: vendetta. Tornare a uccidere per lui. Distratto dalle condizioni precarie del Matto, che richiedono le sue cure, e coinvolto suo malgrado negli intrighi di corte, Fitz abbassa la guardia. Ed è così, in un solo, orribile istante, che il suo piccolo mondo di pace è sconvolto per sempre: sua figlia, la sua amatissima bambina, viene rapita da predoni misteriosi che vogliono usarla come un’arma in loro pugno. Ma anche FitzChevalier ha qualche arma segreta da sfoderare. Un’antica magia scorre ancora nelle sue vene. E per quanto la sua destrezza di assassino possa essersi appannata negli anni, ci sono abilità che, una volta imparate, non si dimenticano tanto facilmente. Ora, amici e nemici stanno per scoprire che non c’è niente di più pericoloso di un uomo che non ha più nulla da perdere.
֎ L’autrice ֎
֎ Le tappe ֎
֎ Il giveaway ֎
Per tutti i partecipanti la Sperlig & Kupfer mette in palio ben due libri cartacei della Hobb, una copia della nuova versione de Il ritorno e del nuovo La vendetta, vi saranno quindi ben due vincitori. Per partecipare è facile:
– Seguire ogni tappa del Blog tour.