
Tra boschi incantati e pietre intrise di leggenda, nel cuore dell’Inghilterra medievale, Paolo Gulisano ci conduce nel regno di Camelot con il suo saggio Re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda, edito da Newton Compton. Nel seguire le gesta di Re Artù e dei suoi fedeli cavalieri, il lettore viene coinvolto da una sapiente ed emozionante narrazione. C’è la meraviglia pura di fronte alle imprese eroiche di Lancillotto e Galahad, l’ammirazione per la saggezza di Mago Merlino e per il coraggio incrollabile dei cavalieri. Ogni capitolo è un viaggio emotivo: dalle esultanze per vittorie nelle battaglie feroci fino alla commozione per i sacrifici compiuti in nome dell’onore e dell’amicizia. Le pagine scorrono con un ritmo avvincente, facendo riecheggiare nel cuore del lettore il clangore delle spade, il battere degli zoccoli e i sussurri di segreti custoditi nei boschi di Avalon.
La bellezza di questo libro risiede nella sua potenza evocativa. Gulisano infonde nuova vita alla leggenda di Artù, presentandola con una freschezza che fa risplendere personaggi e luoghi come se si rivelassero per la prima volta. Le descrizioni sono vivide e poetiche: si può avvertire il profumo dell’erba bagnata nei giardini di Camelot all’alba e si può vivere la trepidazione dei cavalieri in partenza per un’impresa rischiosa. Il racconto, pur rispettando il sapore epico della tradizione, tocca corde intime dell’animo umano, affrontando sentimenti universali: il tradimento che lacera il cuore, l’amore che redime e consola, l’amicizia che perdura oltre il tempo e le avversità.
Tuttavia, Re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda non è solo un’opera narrativa, ma anche un vero e proprio saggio. Attraverso un’analisi dettagliata, l’autore inserisce la leggenda arturiana nel suo contesto storico e geografico, offrendo una panoramica affascinante sulla Britannia pre e post romana. Gulisano ci guida attraverso le antiche radici della leggenda, partendo dalla resistenza dei Britanni contro gli invasori sassoni e arrivando alla mitica corte di Camelot.
L’opera ripercorre la storia di Re Artù con attenzione, soffermandosi sugli autori che hanno contribuito alla sua immortalità nel tempo, come Goffredo di Monmouth, autore dell’Historia Regum Britanniae, e Sir Thomas Malory, che con La Morte di Artù ha consolidato il mito nella letteratura occidentale. Ogni episodio chiave viene trattato con precisione e passione: dall’ascesa di Artù alla sua ultima battaglia contro Mordred, dalla ricerca del Santo Graal ai tormenti d’amore tra Lancillotto e Ginevra, senza dimenticare la storia di Tristano e Isotta.
Alla fine del viaggio, il lettore chiude il libro con la sensazione di aver vissuto un’avventura straordinaria. Re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda è molto più di un semplice resoconto storico o di una narrazione epica: è un’opera che cattura l’anima della leggenda, rendendola accessibile a tutti e davvero coinvolgente. Gulisano riesce a far rivivere il mito con una scrittura avvincente, capace di trasportare chi legge in un’epoca di eroi e di valori senza tempo. Il risultato è un tributo splendido a una delle saghe più amate della storia, capace di ispirare generazioni e di mantenere viva la fiamma della cavalleria e dell’onore.
Paolo Gulisano è saggista, scrittore, profondo conoscitore della cultura celtica, autore di numerosi saggi biografici e storici dedicati a personaggi e temi della cultura britannica, è considerato uno dei maggiori esperti italiani di letteratura fantasy. Ha scritto oltre 40 libri su figure come Tolkien, Lewis, Chesterton, Wilde, Melville, Newman, Thomas More, Stevenson e Conan Doyle, oltre che testi storici sulla Scozia e l’Irlanda. Molti dei suoi libri sono stati tradotti e pubblicati all’estero. Vice presidente della Società Chestertoniana italiana, collabora con diverse riviste e siti web. La Newton Compton ha pubblicato Re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda.
Source: libro inviato dall’editore, ringraziamo l’ufficio stampa Newton Compton Editori.
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