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:: La finestra sui tetti e altri racconti con Martin Bora di Ben Pastor (Sellerio 2023) a cura di Giulietta Iannone

22 aprile 2024

In attesa del prossimo romanzo di Ben Pastor con protagonista Martin Bora1, tormentato ufficiale della Wehrmacht sotto Hitler, esce sempre per Sellerio una nuova raccolta di racconti lunghi, dopo La morte, il Diavolo e Martin Bora (Tre fratelli, La finestra sui tetti, Bocca di inferno ricompariranno anche nel nuovo libro), dal titolo “La finestra sui tetti e altri racconti con Martin Bora“, otto bellissimi racconti, che vanno dal 1941 al 1944, divisi in due parti: la prima ambientata sul fronte orientale (Tre fratelli, La finestra sui tetti, Il giaciglio di acciaio e Onegin); la seconda ambientata sul fronte italiano (Il sangue dei santo, Nodo d’amore, Non si sentivano i treni e Bocca di inferno). Alcuni racconti sono già apparsi tempo fa su antologie italiane e straniere, altri sono totalmente inediti, ma tutti quanti sono stati rivisti, aggiornati e abbondantemente ampliati come ci ha segnalato l’autrice. Di carattere più intimista rispetto ai romanzi, i racconti si riservano il privilegio di evidenziare aspetti del carattere di Bora più romantici e melanconici, pur conservando il suo spirito investigativo teso a una ricerca disperata della verità, quasi metafisica. Bora non si arrende e tra i milioni di assassinati dalla guerra cerca i colpevoli di piccoli delitti, se vogliamo anche banali, per giustificare il suo essere ancora umano in un mondo di barbarie. E’ sempre un piacere leggere i libri di Ben Pastor, per la sua scrittura ricca e compositamente elegante, per metterli da parte e poi rileggerli in futuro. Si sa il tempo cronologico non è una cosa che interessa all’autrice e questo le permette di tornare sui suoi passi e approfondire aspetti del carattere di Bora che erano parsi nei romanzi sotto traccia. Se nei romanzi l’investigazione ha il privilegio di attirare l’attenzione del lettore, in questi racconti è il mutevole stato d’animo di Bora sotto i riflettori, un uomo del suo tempo, con lampi di eterno che squarciano le tenebre e i misteri dell’essere umano assoluto, vittima e allo stesso tempo carnefice di un gioco di cui non conosce appieno le regole. E più il tempo passa, più i morti si assommano ai morti, e più Bora si fa consapevole, e la sua autocoscienza rivela i tarli della corruzione che su di lui quasi per miracolo restano solo in superficie. Lui sente che la sconfitta è vicina, quasi una sconfitta del male assoluto sul bene, e si sente parte di questo periodo catartico della storia e ne cerca un senso. Un senso nel padre che denuncia il figlio, un senso nella morte di una strega-prostituta sotto i cieli dell’Ucraina. Più amari e disperati i racconti ambientati in Italia, anche se forse anche i più sentimentali, quando anche l’amore per Benedickta è ormai perduto e la disillusione è completa, con Bora sempre più consapevole dei propri limiti e delle proprie mancanze. Parlavo di ricerca della verità, verità che si riflette su se stesso, in ogni indagine più che un colpevole cerca verità su di sè, verità scomode e dolorose che non portano a una ricomposizione dell’ordine frantumato e perduto. Anzi al contrario pongono altri dubbi e altre sfide, perchè il mistero dell’animo umano è un mistero senza soluzione.

1Sì, mi confermano che è iniziata la stesura in inglese di un nuovo Bora (che non sarà l’ultimo). Titolo provvisorio: “Lo specchio del pellegrino“. L’azione si svolge ad Odessa nel 1941 e ha a che fare con l’omicidio di un giudice dell’ufficio crimini di guerra.

Ben Pastor, nata a Roma, docente di scienze sociali nelle università americane, ha scritto narrativa di generi diversi con particolare impegno nel poliziesco storico. Della serie di Martin Bora Sellerio ha già pubblicato Il Signore delle cento ossa (2011), Lumen (2012, 2022), Il cielo di stagno (2013), Luna bugiarda (2013), La strada per Itaca (2014), Kaputt Mundi (2015), I piccoli fuochi (2016), Il morto in piazza (2017), La notte delle stelle cadenti (2018), La canzone del cavaliere (2019), La sinagoga degli zingari (2021), La Venere di Salò (2022), La finestra sui tetti e altri racconti con Martin Bora.

:: La finestra sui tetti e altri racconti con Martin Bora di Ben Pastor (Sellerio 2023)

6 gennaio 2024

Otto racconti con Martin Bora, l’eroe tormentato con cui Ben Pastor ha conquistato gli appassionati del giallo storico. Tra scenari di guerra, omicidi e indagini al fronte, l’ufficiale della Wehrmacht è sempre più stretto nel suo dilemma morale: obbedire o ascoltare la propria coscienza di uomo?

La saga in giallo dedicata al tragico, malinconico ufficiale della Wehrmacht ha un carattere romantico che nei racconti viene accentuato ancor più che nei romanzi. Proprio perché centrati sull’eroe solitario sconfitto in partenza.
Nel 1941, in un villaggio ucraino abbandonato dai sovietici, von Bora in-contra Vladimir Propp, lo scienziato leningradese che scoprì lo schema universale della fiaba popolare; con un tale esperto di folklore al fianco, inizia a investigare sull’omicidio di una strega-prostituta.
Anche negli altri racconti, è come se l’amletico detective cercasse nella più attenuata assurdità del delitto un riparo dalla più grande assurdità della guerra; ad aiutarlo, in questa fuga in una norma paradossale, è come se ci fosse un secondo personaggio, un quasi nemico-amico, volontario o meno.
A Praga nel 1942, mentre Heydrich pianifica la soluzione finale per gli ebrei cechi, sono due vecchietti nel cortile sotto alla finestra che attraggono la sua attenzione durante un’indagine su un collaborazionista assassinato. Il pensiero della moglie Dikta è il dolce veleno che lo toglie dal giaciglio d’acciaio di Stalingrado. Il vecchio maestro che denuncia il figlio ai nazisti, in un villaggio della Russia occupata, riporta Martin a una vendetta familiare in quelle terre di sangue.
Le altre storie della seconda parte hanno luogo sotto i cieli più luminosi dell’Italia occupata. Un delitto passionale nel veronese del ’43 che coinvolge un prete, le guardie di Salò, una vedova. Un gioielliere a Littoria ucciso per una spilla dal nome allusivo, il nodo d’amore. Un vecchio su un treno, in Toscana nel 1944, che racconta dell’omicidio di due amanti. Una specie di faida familiare sull’Appennino e l’astuzia di un partigiano.
L’opera narrativa di Ben Pastor è la biografia ideale di un uomo tormentato dal delitto e dalla guerra, in cui è incarnato il dramma feroce di una parte degli ufficiali della Wehrmacht sotto Hitler. La storia di un Io diviso: un uomo giusto dentro una divisa sbagliata, un investigatore angosciato dall’insensatezza del dovere in mezzo ai milioni di assassinati dalla guerra.

Ben Pastor, nata a Roma, docente di scienze sociali nelle università americane, ha scritto narrativa di generi diversi con particolare impegno nel poliziesco storico. Della serie di Martin Bora Sellerio ha già pubblicato Il Signore delle cento ossa (2011), Lumen (2012, 2022), Il cielo di stagno (2013), Luna bugiarda (2013), La strada per Itaca (2014), Kaputt Mundi (2015), I piccoli fuochi (2016), Il morto in piazza (2017), La notte delle stelle cadenti (2018), La canzone del cavaliere (2019), La sinagoga degli zingari (2021), La Venere di Salò (2022), La finestra sui tetti e altri racconti con Martin Bora.