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:: Gli eversivi di Alessandro Berselli (Rizzoli, 2023) a cura di Patrizia Debicke

15 novembre 2023

Un avvio col botto per Gli eversivi di Alessandro Berselli con la sfarzosa e futuristica presentazione, ambientale della residenza in collina di La Marple, l’agenzia investigativa al femminile gestita dalla splendida ex anoressica guarita, Ginevra Martino.
Trentaquattro anni, fisico da urlo, in taglia da mannequin, laureata in legge con successivo master in criminologia, un curriculum da paura di successi professionali dietro le spalle, la dottoressa Martino, dopo la lunga ma riuscita terapia nelle mani della forse migliore psi bolognese, cela oggi con disinvoltura i postumi di un’adolescenza e prima giovinezza complessate da un allontanamento e successivo ritorno all’ovile di una madre farfallona.
Oggi Ginevra Martino è una donna all’apparenza molto sicura, ruvida ma di temperamento e dotata dì una inquieta vita sentimentale, che gestisce con pugno di ferro il team di tre collaboratrici investigatrici ai suoi ordini dell’agenzia investigativa più nota di Bologna La Marple. Agenzia composta da Chloe, giovane informatica, tenace virgulto dei collettivi bolognesi di sinistra, Greta, sempre attenta e la più brava nei pedinamenti, Camilla, perfetta e serenamente gay dichiarata, brillante ma dotata di spiccato senso del dovere, supportate dall’ultima arrivata, Nicole, interinale per ora e segretaria tutto fare, ancora in rodaggio.
Ed è proprio Ginevra Martino, la direttrice dell’agenzia, che il facoltoso avvocato Liam Bonaga quarantanovenne vuole ingaggiare e alla fine sarà lei che riuscirà miracolosamente a convincere, con reiterate insistenze e suppliche, di provare almeno a vedere chiaro nell’indagine che intende affidarle, per sapere di più sulle infelici frequentazioni di sua figlia Asia. Appena ventenne, Asia Bonaga, figlia unica, adorata ma fin dall’adolescenza riciclatasi da adorabile bambolotta prima a bella ribelle drogata poi a inveterata squadrista, sarebbe purtroppo, secondo il padre, impelagata fino al collo con un gruppo di sovversivi fondatori di una certo Laboratorio Hengel, un controverso movimento pseudo intellettuale. Non basta, perché la ragazza in più pare anche sentimentalmente legata a un certo nome noto tra i più assidui fiancheggiatore dell’ estrema destra, tale Omar Giordani. A supporto della sua tesi, Liam Bonaga mostra alla Martino alcuni scritti e documenti da paura che suggerirebbero intanto, se fondati e veritieri, la necessità di una preventiva denuncia alla polizia. Cosa subito dichiarata dalla sua interlocutrice, ma l’amore paterno, nonostante le sbrigative e poi circostanziate ripulse della direttrice dell’agenzia, si spingerà fino a riuscire a coinvolgerla. Ma come contropartita per la sua accettazione del caso, Ginevra Martino gli chiederà di accettare una inderogabile proposta.
Liam Bonaga pagherà a La Marple un cachet di sessantamila Euro per un mese di inchiesta sul campo senza condizioni e con l’unico patto che, alla fine, l’agenzia riferirà quanto appreso in merito. Ciò nondimeno, se detta inchiesta dovesse far saltar fuori giochi eversivi e pericolosi la Marple sarà libera di passare quanto scoperto alla polizia.
Un caso dunque ben remunerato ma che si rivelerà, a ben guardare, molto difficile e impegnativo per le nostre agenti di Bologna.
E infatti, convocata la sua squadra, Ginevra Martino, appena passate le prime istruzioni , lancia in resta andrà subito donchisciottescamente a caccia, sotto falsa identità in suolo ostile, infilandosi con molta e forse troppa spavalderia nel territorio riservato del Laboratorio Hengel, dove farà presto la conoscenza di alcuni membri e soprattutto di Asia e del suo compagno Omar Giordani, fascinoso uomo di punta del movimento.
La sua indagine dunque e quella di tutte le ragazze della Marple si proietterà sull’organizzazione di eversivi, su Asia Bonaga ma e soprattutto su Giordani, considerato l’anima del movimento. Intanto la Martino, impegnata in prima persona e purtroppo per lei emotivamente coinvolta, non si renderà conto di andare a infilarsi in un gioco troppo pericoloso e ormai pronto a sfuggirle di mano. Ben presto infatti dovrà constatare che, con tutta la faccenda avviata su di una china incontrollabile, è ormai troppo tardi per fare altre scelte, ribellarsi e cambiare il corso degli eventi. Lei e la sua squadra tutta si troveranno di fronte a un bivio: decidere se accettare la sfida e confrontarsi con l’ineluttabilità della situazione o provare in qualche modo a cambiarne i termini. Ma il cerchio si stringe fatalmente, bisogna correre ai ripari anche se per qualcuno tra loro ormai potrebbe diventare inutile.
Con una città deputata a fare da cornice e che spesso si trasforma quasi in coprotagonista della storia, scopriamo una Bologna inedita e molto particolare che dal suo cuore più antico, superando la cortina della nebbia, ci guida e ci trasporta fino al verde ancora incontaminato dei colli.
Una trama funambolica che a una persona come me nata tanti ma tanti anni fa (parlo dell’altro secolo) richiama gli indimenticabili echi delle avventure televisive, fine anni settanta-inizio anni ottanta, delle Charlie’s Angels (a detta anche dell’autore), tre donne detective con il felice supporto esterno di un capo, solo una voce senza volto, per 115 episodi.
Parole, dettagli e fatti quelli di Gli eversivi di Alessandro Berselli, puntualmente calati oggi invece in un’atmosfera a metà tra il thriller e la spy story, che però alla fine guarda fantascientificamente e con cruda preoccupazione all’attualità politica italiana.
Una storia intrigante e una analisi che costringe a riflettere su certi perversi meccanismi che ormai caratterizzano troppi fatti e quotidiani contesti della società

Alessandro Berselli, scrittore italiano, docente di tecniche della narrazione, inizia la sua attività negli anni novanta, collaborando con le riviste Comix e L’apodittico e il sito di satira on line Giuda.Dal 2003 inizia una carriera parallela come romanziere noir.
Oltre alle raccolte di racconti Storie d’amore di morte e di follia (Arpanet, 2005) e Anni zero (Arpanet, 2012), nella sua bibliografia troviamo i romanzi Io non sono come voi (Pendragon, 2007), Cattivo (Perdisa Pop, 2009), Non fare la cosa giusta (Perdisa Pop, 2010) e Il metodo Crudele (Pendragon, 2013), che sancisce il suo ritorno all’umorismo caustico e corrosivo degli esordi. Ultimo romanzo è, ad oggi, Anche le scimmie cadono dagli alberi (2014, Piemme Open).