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:: Non ho tempo per amarti di Anna Premoli (Newton Compton 2018) a cura di Marcello Caccialanza

31 gennaio 2018
Non ho tempo per amarti di Anna Premoli

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Non ho tempo per amarti”, pregevole opera dell’italiana Anna Premoli, è un trascinante romanzo rosa che pone l’accento, con estrema delicatezza, su come l’amore nelle sue differenti accezioni e sfaccettature possa spingere in modo inequivocabile gli opposti ad attrarsi reciprocamente e a combinarsi in una vivace e meravigliosa alchimia.
La protagonista femminile, Julie non è altro che una giovane scrittrice acculturata e di talento che non riesce suo malgrado a sentirsi a proprio agio con una modernità galoppante che in fondo le incute paura ed un generale malessere esistenziale. Lei è uno spirito fragile e sensibile, innamorata del passato; un passato che la rende felice e le regala la magia inconsistente di una libertà insperata. Tanto è vero che la sua stessa produzione letteraria si compone solamente di romanzi ambientati nell’ottocento!
Ma la vita è strana e anche buona matrigna e quando meno te lo aspetti ha la capacità di offrirti una sorta di miracolo, ovvero quella imprevedibilità grazie alla quale ti viene concessa una specie di rinascita intima. E così avviene anche per la stessa Julie! Grazie al fortuito incontro con un aitante vicino di casa,dai modi passionali e vivaci, e al conseguente innamoramento, la giovane avrà quindi l’opportunità di maturare e di vincere le sue paure: cambierà dunque mentalità e piano piano sarà sempre più sospinta verso quel doveroso ricongiungimento con il suo tempo e i suoi conseguenti ritmi vitali.

Anna Premoli è nata nel 1980 in Croazia e vive a Milano, dove si è laureata alla Bocconi. Ha lavorato alla J.P. Morgan nell’Asset Management e per un lungo periodo in ambito Private Banking per una banca privata, prima di accettare una nuova sfida nel campo degli investimenti finanziari per una holding di partecipazioni. La scrittura è arrivata per caso, come “metodo antistress” durante la prima gravidanza. Ti prego lasciati odiare è stato il libro fenomeno del 2013: è stato per mesi ai primi posti nella classifica, i diritti cinematografici sono stati opzionati dalla Colorado Film e ha vinto il Premio Bancarella. I suoi romanzi sono tradotti in diversi Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato anche Come inciampare nel principe azzurro; Finché amore non ci separi; Tutti i difetti che amo di te; Un giorno perfetto per innamorarsi; L’amore non è mai una cosa semplice; È solo una storia d’amore; L’importanza di chiamarti amore; Un imprevisto chiamato amore e Non ho tempo per amarti.

Source: libro del recensore.

Disclosure: questo post contiene affiliate link di Libreriauniversitaria.

:: È solo una storia d’amore, Anna Premoli (Newton Compton, 2016)

2 dicembre 2016
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Non leggo molti romanzi rosa.
Da ragazzina leggevo prevalentemente romanzi storici, e ora da adulta preferisco senz’altro il thriller e il noir. Comunque l’editore me l’ha inviato a sorpresa per cui ho deciso di leggerlo. Ci ho messo tempo, leggendo qualche pagina alla sera prima di dormire, ma sono arrivata alla fine.
La Premoli devo dire mi è simpatica, ho letto molte critiche ferocissime, specie quando ha vinto il Bancarella, e mi chiedevo in quale maniera fosse così pessima, o comunque molto peggio di tanti altri scrittori. Dalla mia modesta esperienza (è il suo primo e unico libro che leggo) ha un modo di scrivere molto rilassante, un certo schiacciare l’occhio alle lettrici in segno di intesa (sì, si rivolge a un pubblico prettamente femminile) e la storia di per sé è molto divertente. Almeno lo è per me che come vi ho detto non leggo di prevalenza romanzi rosa.
Non mi sogno di denigrare chi lo fa, ma insomma ho altri gusti almeno da lettore. Perché vi dirò leggendolo mi è venuta un’ insana voglia di scriverne uno.
Comunque sto divagando, torniamo al libro. Un uomo, un premio Pulitzer, fascinoso e tormentato, in crisi di ispirazione (che odia il rosa), si innamora proprio di un’ autrice di romanzi rosa. Il tutto scorre a capitoli alterni, dalla parte di lui, dalla parte di lei. Più una storia parallela tra Norman l’agente di entrambi gli scrittori e Alex, la sorella di lui (la Premoli ha promesso che seguirà questo filone in un prossimo libro, non specificando sui tempi).
Insomma la Premoli più che il rosa (comunque la storia d’amore c’è, anche se un romanzo rosa non è solo una storia d’amore) segue il filone dei romanzi umoristici anni ’50, non raggiungendo le vette di Anita Loos e il suo “Gli uomini preferiscono le bionde“, ma insomma se la cava egregiamente. I due protagonisti assieme funzionano, e tra tutte le scene quella del primo bacio mi ha divertito molto, affatto banale. Insomma se volete leggere un libro poco impegnativo, con classico lieto fine e qualche riflessione sulla letteratura femminile e l’emancipazione sessuale della donna, la lettura che fa per voi.

Anna Premoli, è nata nel 1980 in Croazia, vive a Milano dove si è laureata alla Bocconi. Ha lavorato alla J.P. Morgan e, dal 2004, al Private Banking di una banca privata. La scrittura è arrivata per caso, come “metodo antistress” durante la prima gravidanza. Ti prego lasciati odiare è stato il libro fenomeno del 2013. Per mesi ai primi posti nella classifica, con i diritti cinematografici opzionati dalla Colorado Film, ha vinto il Premio Bancarella ed è stato tradotto in diversi Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato anche Come inciampare nel principe azzurro, Finché amore non ci separi, Tutti i difetti che amo di te, Un giorno perfetto per innamorarsi, L’amore non è mai una cosa semplice e L’importanza di chiamarti amore.

Source: libro inviato dall’ editore, ringraziamo Antonella e Simona dell’Ufficio Stampa Newton Compton.

Disclosure: questo post contiene affiliate link di Libreriauniversitaria.