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:: Basta un cognome italiano a dissuadervi dal leggere un libro?

5 dicembre 2024

Che i lettori italiani siano esterofili, non leggano di preferenza autori italiani, a prescindere dal valore e dalla qualità dei libri che scrivono era qualcosa che bene o male si sapeva, ma a livello informale, quasi di curiosità e sembra invece che la situazione sia più seria e complessa da etichettarla come una semplice moda. Sembra lo dicano i numeri delle vendite, Franco Forte, editor di Urania ha affermato in un suo recente video che quando pubblica un autore italiano nella collana di fantascienza che dirige ha un calo di vendite netto del ben 30% (esclusi i titoli legati ai loro Premi istituzionali, che tengono botta come si suol dire). Perchè? Perchè accade questo? Si può cambiare questo impietoso trend, e avvicinare i lettori agli scrittori italiani che se letti veramente possono riservare sorprese? Perchè sembra proprio che la discriminante sia avere un cognome italiano. E non capita solo da noi! anche all’estero, gli scrittori americani, per esempio, con cognome italiano, hanno questa difficoltà, una buona fetta del mercato li snobba. E’ spiacevole, molto spiacevole, perchè in un mondo ideale non dovrebbe essere quello il motivo per cui non si legge un libro. E la cosa paradossale è che non è che leggono l’autore italiano, non gli piace, e non lo leggono più. Ma proprio a prescindere, in modo quasi irrazionale, a scatola chiusa. Con la possibilità di rinunciare a un titolo davvero bello per un preconcetto. Un lettore afferma che in effetti è vero che noi italiani siamo esterofili, che c’è molta gente con un’avversione profonda verso gli autori italiani, di cui non sa spiegarsi il motivo, considerando tra l’altro che molti autori esteri sono vittime di traduzioni pedestri, per non parlare ora che molti testi sono tradotti con l’AI. Un altro lettore non si è mai posto il problema, afferma che i suoi criteri di scelta di un libro sono altri a prescindere dalla nazionalità, dall’identità di genere e dalle convinzioni etiche dell’autore. Un altro lettore evidenzia un problema a monte, risalente alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando l’Italia è come diventata vittima di una sorta di colonizzazione culturale, insomma i nostri gusti sono esterofili perché ci sono stati imposti. E voi leggete autori italiani? Se non lo fate, per quale motivo? Scrivetelo nei commenti. Cercherò di ampliare l’articolo anche coi vostri contributi.