Posts Tagged ‘discriminazione razziale’

Ruby Bridges è entrata a scuola, Elisa Puricelli Guerra (Einaudi Ragazzi, 2021) A cura di Viviana Filippini

18 ottobre 2021

La storia di “Ruby Bridges è entrata a scuola” è stata scritta da Elisa Puricelli Guerra. La storia, edita da Einaudi Ragazzi, è ambientata nella New Orleans di oggi, dove c’è l’arresto di una giovane afroamericana accusata ingiustamente di aver causato un incendio nella scuola che frequenta. Il fatto evidenzia come, nonostante siano passati anni e decenni e siano state fatte tante battaglie e sacrifici per i diritti civili, purtroppo il razzismo è ancora presente e la tanto ricercata integrazione ha subito una battuta di arresto e un vero e proprio passo indietro. Ne sanno qualcosa Billie e Eric, due compagni di scuola dell’amica arrestata. Lei afroamericana, lui bianco, dopo una zuffa si troveranno a lavorare assieme per una ricerca. Tema: la storia di Ruby Bridges. In una prima fase della ricerca i due ragazzi lavoreranno separatamente, o meglio, Eric cercherà tutto il materiale utile su Ruby Bridges, poi lo porterà a Billie che avrà il compito di scrivere la storia della ragazzina, visto che lei ci sa davvero fare con la penna. Giorno dopo giorno però, la storia della piccola Ruby, la sua battaglia nell’America degli anni ’60 del secolo scorso per poter andare a scuola come tutti gli altri e con tutti gli altri bambini e il non essere più esclusa per il colore della pelle, porteranno i due adolescente ad avvicinarsi sempre di più. Billie e Eric scopriranno non solo di essere convinti che non è stata la compagna di scuola ad appiccare l’incendio, ma lavoreranno assieme per trovare le prove per scagionarla. I due protagonisti adolescenti sono diversi tra loro, ma allo stesso tempo scoprono di essere simili, perché tormentati nel loro giovane animo da una serie di ingiustizie a cui assistono, che subiscono e alle quali non riescono a trovare strumenti adatti per rispondere. Sarà proprio il lavorare gomito a gomito e il conoscersi, a permettere a Billie e a Eric di comprendere che lottare per il bene e per qualcosa in cui si crede è faticoso, provoca dolori e ammaccature, ma la tenacia e il fare insieme permettono di raggiungere buoni risultati e importanti traguardi. “Ruby Bridges è entrata a scuola” di Elisa Puricelli Guerra è un romanzo dal ritmo incalzante dove, tra passato e presente, si trattano temi ancora attuali come la discriminazione, la paura del diverso e l’odio razziale purtroppo ancora troppo radicati nelle nostre società. Accanto ed essi c’è il coraggio del quale serve dotarsi per portare avanti una vera e propria lotta per l’emancipazione umana che restituisca la dignità e la libertà alle persone.

Elisa Puricelli Guerra è nata a Milano nel 1970. Lettrice insaziabile, dal 1998 si dedica alla letteratura per ragazzi come autrice, editor e traduttrice. Ha pubblicato diversi romanzi che spesso hanno per protagonisti brillanti ragazze e ragazzi dai capelli rossi. Tra i riconoscimenti ottenuti, nel 2013 ha vinto il «Premio Bancarellino» e il «Premio Castello di Sanguinetto» con il libro “Cuori di carta”. Per Einaudi ragazzi ha scritto anche “Ruby Bridges è entrata a scuola”. Ha inoltre scritto molti libri per le collane «Classicini», «Grandissimi» e «Che storia!».

Source: del recensore. Grazie a Anna De Giovanni e all’ufficio stampa di Einaudi Ragazzi.

:: Un matrimonio americano di Tayari Jones (Neri Pozza, 2018) a cura di Eva Dei

16 gennaio 2019

2Atlanta: Celestial e Roy sono una giovane coppia, sposati da più di un anno, manager in carriera lui, artista in ascesa lei, alle spalle due percorsi personali e familiari diversi. Sono innamorati, convinti dei propri sentimenti e della solidità della loro relazione, tanto da provare ad avere un figlio; se una discussione sembra poter destabilizzare il perfetto equilibrio della coppia, basta che uno dei due pronunci “17 novembre” (la data del loro primo appuntamento) per lanciare una sorta di break time. Alcune volte però gli eventi sono talmente forti da trascinare in un vortice da cui è difficile uscire. È quello che accade mentre i due alloggiano in un hotel di Eloe, cittadina della Louisiana da cui proviene Roy. Entambi afroamericani, Celestial e Roy fino a quella notte non hanno provato sulla loro pelle, a differenza dei loro genitori, cosa voglia dire essere discriminati in quanto neri. Ma quando la polizia sfonda la porta della loro camera e accusa Roy di aver stuprato una donna è subito chiaro che lui è l’uomo sbagliato nel posto sbagliato. Da quel momento niente sarà più come prima.

“Avevamo pensato che saremmo riusciti a parlarne, a venirne fuori ragionando. Ma qualcuno avrebbe pagato per quel che era successo a Roy, proprio come Roy aveva pagato per quel che era successo a quella donna. C’è sempre qualcuno che paga.”

Tayari Jones confeziona un romanzo dal ritmo incalzante da cui è difficile staccarsi. Complice la narrazione che alterna registri diversi: si passa dalle voci dei tre protagonisti principali, Roy, Celestial e Andre (l’amico comune che li ha fatti conoscere) ai carteggi che Roy intrattiene principalmente quando è in carcere. L’autrice dipinge il sogno americano attraverso i personaggi di questo romanzo, ma decide di farlo crollare proprio a partire da uno dei legami su cui si fonda storicamente la nostra società: il matrimonio.

“Sapeva molto bene quel che volevo facesse. Non era poi così complicato. Volevo che fosse una moglie come si deve e provvedesse a farmi posto in casa mia. Volevo che mi aspettasse come fanno le donne sin da prima di Gesú.”

Sicuramente uno dei temi è la discriminazione razziale, evidente in tutto il caso giudiziario di cui è protagonista e vittima Roy, ma anche in altri episodi.
L’intera vicenda serve però anche a scoperchiare una sorta di vaso di Pandora. Infatti, se nelle prime pagine Roy e Celestial sembrano convinti di avere un rapporto solido, indissolubile, andando avanti nella narrazione diventa evidente che tra loro esistono numerosi segreti e non detti. La distanza fisica si dilata, alimentata dall’incomprensione e dall’impressione di non conoscere più la persona dall’altra parte. La penna della Jones sembra voler scavare a fondo nelle dinamiche relazionali nel momento stesso in cui queste vengono maggiormente destabilizzate e messe alla prova. Non si parla soltanto di amore o matrimonio, ma anche del senso di famiglia e amicizia, forse più in generale di appartenenza e lealtà.

“Ad Atlanta ho imparato le regole e le ho imparate in fretta. Nessuno mi ha mai dato dello stupido. Ma casa tua non è il posto dove atterri; è quello da cui decolli. Non è possibile scegliersi una casa, come non lo è scegliersi una famiglia. Nel poker ti toccano cinque carte. Tre le puoi scambiare, ma due te le devi tenere: la famiglia e la terra in cui sei nato.”

Complessi e sfaccettati i personaggi, risulta difficile per il lettore scegliere per chi parteggiare. Forse perché chiunque come Roy avrebbe voluto che il mondo si fermasse davanti a un’ingiustizia subita, o magari ciascuno di noi si è sentito libero e padrone della propria vita come Celestial, per poi restare immobile e lasciar scegliere ad altri…

Tayari Jones è laureata presso lo Spelman College, l’Arizona State University e l’Università dell’Iowa. Docente di scrittura creativa presso l’Emory University, collaboratrice del Believer e del New York Times, vincitrice di numerosi premi letterari, è autrice dei romanzi Silver Sparrow, The Untelling e Leaving Atlanta.

Source: libro del recensore.