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Massimo Comella racconta il suo romanzo “Come nuvole sotto l’ombrello” (Scatole Parlanti, 2023)

28 dicembre 2023

“Come nuvole sotto l’ombrello” è il nuovo romanzo dello psicoterapeuta Massimo Comella edito da Scatole Parlanti, nel quale ogni storia narrata è un viaggio nella mente e nell’animo dei protagonisti. Per saperne di più su come è nato il libro, ne abbiamo parlato con l’autore.

Come è nata l’idea di questa raccolta di racconti dove la fragilità è un po’ il filo conduttore? L’idea è nata proprio dal desiderio di parlare delle fragilità. In un modo nuovo, che solo un romanzo come quello che ho scritto poteva permettere. Nel mio libro il lettore ha la possibilità di scoprire le fragilità di chi chiede aiuto e quelle di chi aiuta: un tema impossibile da affrontare in un libro di saggistica ed ancor più in un mondo reale.


Nelle storie presenti in “Come nuvole sotto l’ombrello”, quanto c’è di reale (casi che lei ha conosciuto davvero) e quanto di finzione? Come ho specificato nell’introduzione fatti e personaggi sono immaginari. Ho attinto emozioni e vissuti dal calderone della mia esperienza clinica; li ho poi rimescolati in alcuni casi ed in altri, come nel caso del racconto di “Idriss”, ho dovuto studiare luoghi e tappe ove è ambientato il racconto ed il viaggio del protagonista.


Quanto c’è di lei in Dimitri? Suppongo la sensibilità del personaggio e l’analisi personale/introspettiva ch’egli fa di continuo siano due caratteristiche che mi appartengono e che ho voluto vestissero il personaggio da me creato.

Dimitri mette scritte queste storie umane che ha conosciuto, potrebbe essere vista come una scelta compiuta per “liberarsi” dalle troppe emozioni che lo hanno coinvolto e toccato da vicino? Dimitri nel romanzo si è lasciato coinvolgere in almeno due casi anche oltre il dovuto ma non potevo fare altrimenti. Bisognava raccontare dei retroscena di alcuni accadimenti, andare ancora più in profondità nelle sue ferite e nelle ferite dei personaggi che lui incontra. L’unico modo che avevo era quello di farlo cadere … come non dovrebbe cadere nessun terapeuta.


Per lei, Massimo, cosa rappresenta la scrittura? Per me la scrittura è tante cose: è catarsi, è un modo di contattare emozioni, è un modo di avvicinarmi alle persone ed a me stesso ed è, soprattutto, un piacere, una passione grandissima.


Quale è il racconto al quale è più affezionato (se c’è) e perché? Io amo tutti i personaggi del libro. Mi chiedono spesso di scegliere un racconto da leggere ma, fosse per me li leggerei tutti. Ognuno è stato scritto in un periodo diverso e di ognuno ho riversato emozioni diverse.


E il racconto che le ha dato maggiori difficoltà (a livello emotivo) nella stesura? Sicuramente “Idriss”, perché raccontare quella storia ed il suo finale è stato molto molto difficile. Ho dovuto immaginarmi spesso accanto a lui proprio come, nel testo, ho fatto fare al dott Vaslav.

Da dove arriva il titolo “Come nuvole sotto l’ombrello”?Esse di solito stanno sopra e il titolo fa molto
Magritte
. Magritte in un suo famoso quadro mise un bicchiere sopra l’ombrello e non sotto, ecco io ho fatto qualcosa di simile non piegandomi alla ragione. L’ombrello è per definizione il luogo dove ci si
ripara dalla pioggia ed io ho immaginato la terapia come un ombrello. La terapia è, tuttavia, un luogo in cui ognuno porta le proprie nuvole, un luogo in cui nessuno è impermeabile alla pioggia che bagna indifferentemente tutti i protagonisti: curatore e curato. Molti di noi, un ombrello, nella vita, non lo hanno mai trovato e mi piacerebbe pensare che si possa trovarne uno e che da lì sotto, dalla nuvole e dalla pioggia, si possa tornare alla vita. Quanto a Magritte, pittore surrealista, credo ci siano diversi collegamenti con il mio lavoro. Il surrealismo esprime l’anima dell’analisi quella cioè di “andare oltre” per rivelare la nostra più recondita realtà … molto spesso ignota a noi stessi.


Se dovessero fare un film tratto dal suo libro, che attore vedrebbe nei panni di Dimitri? Da diverse parti mi accendono l’ idea di un film o di una serie tv. Io sono uno scrittore esordiente e anche se l’idea, non nego, mi stuzzica, devo rimanere con i piedi per terra – aperto a tutte le cose belle che questo libro porterà – ma con i piedi per terra . Se dovessi immaginare un attore e questi fosse vivo, avrei fatto il nome di Peter O’ Toole (l’attore di “Lawrence d’Arabia”, di “Dott Creator specialista in miracoli”, e di Priamo in “Troy”) mi piacevano tanto i giochi e l’umanità che sapeva far trasparire. Non riesco ad immaginare il dott. Dimitri privo di uno sguardo profondo che ti entra dentro. Oggi, per bravura e sguardo direi Michael Fassbender ma è un po troppo grande per interpretarne il ruolo considerando che il dott Dimitri lo collocherei anagraficamente tra i 35 e i 42 anni. Ho fatto nomi importanti ma se uno deve sognare deve sognare in grande, per ora rimaniamo almeno per il libro ancorati alla realtà.

:: Essere leader di Daniel Goleman, Richard E. Boyatzis, Annie McKee (Rizzoli 2022) a cura di Valeria Gatti

17 marzo 2023

“Il successo di un leader dipende da come egli agisce”.

Vi sarà capitato, qualche volta, di focalizzare l’attenzione sui vostri punti deboli, piuttosto che sui punti di forza che vi caratterizzano. Capita a tutti, a volte, senza neppure esserne consapevoli. Fate attenzione, però, perché se dovesse diventare un’abitudine consolidata, un’area del vostro cervello si attiverebbe e causerebbe una serie di condizioni non proprio favorevoli alla vostra crescita professionale.

Questo è soltanto uno dei tanti insegnamenti che si possono trarre dalla lettura di “Essere leader – Guidare gli altri grazie all’intelligenza emotiva”, edito da Rizzoli. Il manuale è un’opera firmata da Daniel Goleman che in questa indagine-studio ha scelto di essere affiancato da Richard E. Boyatzis e Annie McKee.

Daniel Goleman è uno psicologo di fama mondiale che ha al suo attivo numerosi studi – e pubblicazioni – circa un tema che continua a essere uno dei più interessanti, nel settore: l’intelligenza emotiva. L’IE – “la capacità di essere intelligenti nella sfera delle emozioni” – è, secondo Goleman e i suoi colleghi, una skills indispensabile se si vuole diventare persone di successo, capaci di ispirare e di trainare un gruppo verso uno stile di lavoro – e di vita – più che soddisfacente.

“Essere leader – Guidare gli altri grazie all’intelligenza emotiva” è dunque centrato sul tema della crescita professionale e personale. Una crescita che leggiamo sotto forma di analisi, consigli, stili e testimonianze atte a intraprendere un viaggio dentro noi stessi. La buona notizia che si apprende, durante la lettura, è che le abilità a cui il testo fa riferimento non sono innate, ma possono essere acquisite durante tutto l’arco della nostra vita.

Le esperienze di vita a cui fanno riferimento gli studiosi sono legate alle relazioni interpersonali, ai fattori motivanti, ai valori e ai sogni, alle regole e alla cultura aziendale – strettamente legata all’uomo che vive al suo interno -, ai programmi di formazione, ai cambiamenti, all’ascolto attivo, al concetto di risonanza e primal leadership, al sequestro emozionale e all’importanza dello humor… giusto per citarne alcune.

Non mancano, nel testo, citazioni e riferimenti bibliografici a piè pagina, e, naturalmente, alcune spiegazioni scientifiche relative alla funzionalità cognitiva ma gli autori, in queste sezioni, hanno semplificato la narrazione affinché sia facilmente comprensibile anche per chi non conosce la materia in maniera approfondita.

In conclusione, “Essere leader – Guidare gli altri grazie all’intelligenza emotiva” potrebbe sembrare una lettura dedicata solo a chi ricopre posizioni lavorative di responsabilità: il leader, appunto. Colui che costruisce, che si mette in gioco e che rischia; che deve ascoltare, che non dà nulla per scontato, che è obbligato a imparare dai suoi errori e che maneggia l’empatia per stabilire connessioni profonde e cambiamenti radicali.

In verità, è una lettura che istruisce tutti noi perché, anche se non ricopriamo posizioni manageriali, siamo costruttori attivi della nostra vita. O meglio, leader della nostra vita.

Daniel Goleman ha insegnato psicologia ad Harvard, collaboratore scientifico del “New York Times” è uno dei più apprezzati consulenti e conferenzieri a livello mondiale. Oltre al bestseller Intelligenza emotiva, in BUR sono disponibili: Menzogna, autoinganno, illusione, Lavorare con intelligenza emotiva, Lo spirito creativo (con Paul Kaufman e Michael Ray), La forza della meditazione, Intelligenza sociale, Intelligenza ecologica, Leadership emotiva, Focus, La forza del bene e Trasparenza (con Warren Bennis e James O’ Toole).

Richard E. Boyatzis è professore e direttore del Dipartimento di Comportamento organizzativo alla Scuola di Management della Case Western Reserve University.

Annie McKee insegna presso l’Università della Pennsylvania e svolge un’intensa attività di consulenza nel campo organizzativo.

Source: libro inviato al recensore dall’editore. Ringraziamo l’Ufficio stampa Rizzoli nella persona di Giulia Magi.

Nella tana dell’inconscio: locus suspectus di Gian Piero Grandi (Ananke lab, 2019) a cura di Elena Romanello

29 marzo 2020

inconscioGian Piero Grandi, psicoterapeuta e psicologo, si occupa da tempo di lavorare con adolescenti e giovani adulti, e usa per le sue terapie il richiamo alla cultura pop dei fumetti e dell’immaginario nerd, che possono contenere spunti davvero interessanti per tutte le età.
Il sottotitolo di questo saggio è Narrativa di psicoterapia in età evolutiva, e nelle sue pagine l’autore si pone il compito di far compiere un viaggio attraverso archetipi e personaggi, in cerca del lato oscuro, della paura, delle incognite del crescere, della precarietà del mondo moderno. Ogni viaggio è visto come una prigione di cui liberarsi.
Il primo personaggio che si incontra nel libro è Batman, supereroe ambivalente per antonomasia, soprattutto dopo la rilettura che ne ha fatto Frank Miller ne Il cavaliere oscuro. Il secondo è Ken il guerriero, protagonista di uno dei maggiori successi di manga e anime anni Ottanta, antieroe in un mondo violento di un futuro post apocalittico in cui emergono tante paure della contemporaneità. Il terzo sono i Cavalieri dello zodiaco, altri eroi di manga e anime di una trentina di anni fa, alle prese con un percorso di salvataggio che è una sorta di venire a patti con quello che si è e quello che si vuole diventare.
Il quarto percorso da seguire è ispirato al romanzo IT di Stephen King, uno dei più emblematici dell’autore e senz’altro uno dei migliori (per molti è il suo romanzo per antonomasia), riflessione sulla paura, sull’inconscio e anche sul crescere e tutto il dolore che questo significa tra le più riuscite e lucide.
Si passa poi ad esaminare la figura di Dracula, con particolare riferimento al film di Coppola, e al suo mix tra orrore, solitudine, bisogno di amare, caduta agli inferi e desiderio di un riscatto. Il viaggio successivo riguarda un personaggio demoniaco giovanissimo, Dante, eroe del videogioco Capcom Devil may cry, in lotta contro un futuro dominato dai demoni. Il percorso successivo riporta alla ribalta un altro celeberrimo romanzo di Stephen King, Shining, con attenzione per il personaggio del piccolo Danny, e del suo essere stato comunque fondamentale per salvare se stesso e sua madre dagli orrori dell’Overlook Hotel.
La prigione successiva da cui liberarsi è quella del protagonista del film La finestra segreta, anche questo da Stephen King, altra storia di uno scrittore alle prese con i suoi demoni in una situazione di isolamento. Si passa a City Hunter, eroe del manga omonimo di Tsukasa Hoijo, trasposto anche in animazione, all’apparenza un allegrone che ama la bella vita e le belle donne, ma in realtà con un buco nell’anima dovuto al suo passato e ai suoi lutti non indifferente. L’ultimo personaggio che ispira un percorso è il protagonista del fumetto Venom, portato anche al cinema, dove il protagonista si trova ad essere posseduto da un alieno che gli procura grandi poteri ma anche non pochi problemi.
Nella tana dell’inconscio è un saggio per chi è interessato al mondo della psicologia e della psicoterapia, che non possono allontanarsi, soprattutto quando si rivolgono ad un pubblico di giovani e giovanissimi, dalla cultura dei fumetti e dell’immaginario fantastico, capace di essere fonte di grandi archetipi e riflessione. Dato che tra l’altro ci si riferisce ad eroi e a storie sulla breccia da tempo, la lettura del libro è ricca di spunti anche a chi non è più nella cosiddetta età evolutiva.

Gian Piero Grandi è laureato in Psicologia Clinica e di Comunità e specializzato in Psicoterapia a indirizzo individual psicologico dal 2013. Attualmente in supervisione permanente e in didattica individuale. Ha conseguito il titolo di analista S.I.P.I. nel 2015. È docente e formatore presso la Scuola Adleriana di Psicoterapia. Responsabile dell’Accademia del Test Proiettivo e coordinatore del Gruppo di Ricerca del Sestante. Svolge il ruolo di rappresentante dell’Area psicodinamica presso la Federazione Italiana Associazioni di Psicoterapia (F.I.A.P.). Gestisce in qualità di redattore responsabile le riviste scientifiche “Il Sagittario” e i “Quaderni del Sestante”. Nel lavoro clinico si occupa di adolescenti e giovani adulti, esperto in psicodiagnosi.

Provenienza: omaggio dell’autore che ringraziamo.