Posts Tagged ‘Lorusso Editore’

:: Un’intervista con Cristina Pasqua e Alessandro Pera autori di “Forbici”

11 ottobre 2024

QM sono le risposte a quattromani.

Benvenuti Cristina e Alessandro su Liberi di scrivere. Grazie di avere accettato questa intervista. Inizierei con le presentazioni. Ognuno si presenti.

Cristina Pasqua: sono un’editor freelance, una redattrice, una correttrice di bozze. Non mi viene facile dire che sono una autrice, visto che ho pubblicato solo due raccolte di racconti, Diciassette (Odradek Edizioni, 2001) e, a distanza di oltre vent’anni, Fughe (pièdimosca, 2023). Oltre all’uscita di forasacchi (pièdimosca | glossa, 2024), una raccolta di microtesti, ho partecipato alle antologie multiperso (pièdimosca | glossa, 2022) e L’ordine sostituito (déclic, 2024). Credo che per definirsi scrittrice sia necessario essere letta e io penso di essere arrivata solo a uno sparuto gruppo di persone, agli amici. Sono un’appassionata di arte contemporanea e di fotografia, un’amante di cani abbandonati, una lettrice onnivora, mi piace camminare e lavorare a maglia, non ho la patente, detesto stendere lavatrici e ancora di più ritirare e piegare i panni.

Alessandro Pera: lavoro come operatore impegnato in percorsi educativi rivolti ai minori delle periferie romane. Sono attivo con la cooperativa Diversamente nelle scuole e nel territorio, proponendo soprattutto interventi di didattica innovativa e narrazioni didattiche. Nel 1999 ho pubblicato con Odradek Edizioni la raccolta di racconti Afa, tra i finalisti del premio Strega 2000, e nel 2014 In tempo di guerra e altri racconti con Lorusso Editore.

Siete gli autori a quattro mani di un romanzo Forbici edito da Lorusso editore. Descrivetemi il libro in modo personale e originale.

Come è stata l’esperienza di scrivere a quattro mani? Come avete proceduto?

Forbici lo possiamo definire un poliziesco, c’è un commissario, ma l’indagine procede in modo molto particolare. Come avete intrecciato i vari avvenimenti del presente e del passato?

Chi ha avuto l’idea di base, il soggetto iniziale?

Cristina Pasqua: Due teste, quattro mani. Forbici è nato da una nostra conversazione, nel lontano febbraio 2014, in coda alla presentazione di In tempo di guerra (Lorusso editore, 2014), raccolta di racconti di Alessandro. Era da un po’ che non ci vedevamo, è stata l’occasione per ritrovarci e l’iniziodi una sfida: riuscire a scrivere un romanzo. Ai tempi, praticavamo solo la forma breve, – a parte il mio avventato tentativo di trasformare in romanzo Carlotta dei miracoli, racconto cinematografico segnalato al Premio Solinas 2002. Ci siamo detti che provare a scrivere un romanzo di genere a quattro mani sarebbe stato divertente. Io, proprio in quel periodo stavo leggendo autori di romanzi di genere ‘seriali’, che seppur originali e molto diversi tra loro per personaggi e ambientazione, presentavano un curioso humus comune. Francisco Gonzalez Ledesma e il suo ispettore Méndez con le tasche delle giacche sempre sformate dai libri, il commissario Kostas Charitos di Petros Markaris, con la sua passione per i lemmi del vocabolario associati ai casi del momento; Lemaitre con il suo minuscolo commissario Camille Veroheven, praticamente un nano, figlio di una pittrice assassinata, che fa schizzi degli indagati durante gli interrogatori, ma anche, seppure di sguincio; il giornalista d’inchiesta Mikael Blomkvist creato dalla penna di Stieg Larsson. La cosa che ritrovavo in autori così diversi era l’ottica larga, non solo un giallo, non solo il genere, ma anche un’ analisi del contesto, un’ambientazione molto caratterizzata – le vie, le strade, i locali –, un protagonista con una passione particolare, una vena di critica sociale, a volte un taglio di sapore politico – penso alla Grecia dei Colonnelli dove Kostas era un questurino, al personaggio di Zisis per Markaris; all’interdizione e all’alienazione dei suoi beni di Lisbeth Salander di Blomkvist, all’interessante respiro politico di Ledesma.

Roma si può dire, o meglio il quartiere di Montesacro, è un “personaggio” importante del romanzo. È tutto nato da un luogo? Siete entrambi di Roma?

Quali sono i vostri autori preferiti? Chi vi ha principalmente ispirato?

Cristina Pasqua: Shirley Jackson, Irvine Welsh, Borges, Cortázar e Italo Calvino per formazione, Dino Buzzati. Anche Philip Roth e Vladimir Nabokov. Toni Morrison. E fra gli italiani Calvino e Buzzati.

Alessandro Pera: Per il libro Forbici Ledesma, Markaris, Lemaitre che abbiamo citato prima.

Ci sono derivazioni cinematografiche? Film o telefilm che vi hanno dato ispirazione?

Avevate già scritto testi a quattro mani?

Immaginatevi che una casa di produzione cinematografica ne compri i diritti. Avete carta bianca. Chi immaginate potrebbe essere il regista e quali attori vedreste nelle parti principali?

Grazie della disponibilità, nel salutarvi mi piacerebbe sapere quali sono i vostri progetti futuri.

Alessandro Pera: Anche io ho un libro nel cassetto, chissà…

:: La linea, Enrico Astolfi, Aladin Hussein Al Baraduni (Lorusso Editore, 2015)

14 settembre 2015

linea

Clicca sulla cover per l’acquisto

Per due punti distinti passa una sola retta. E due percorsi differenti hanno portato a incontrarsi lo scrittore Enrico Astolfi e il pittore, illustratore e street artist Aladin, l’uno figlio della periferia romana, dei centri di accoglienza per minori stranieri, l’altro figlio della primavera araba, fuggito dal suo paese (lo Yemen) quando la sua arte libera si opponeva troppo radicalmente alla dittatura in atto.
Per due punti distinti passa una sola retta e NO LINEA è il grido di battaglia, scritto sugli striscioni di una folla inerme e senza nome. Oltre alla linea, una zona militarizzata: scudi, elmetti, manganelli, armi. Provate a immaginare un terreno di scontro: megafoni, lacrimogeni, grida, minacce, intimidazioni. Questo lo scenario in cui si svolge la fiaba politica messa in scena dalle parole e dalle immagini di questi due eclettici artisti romani d’adozione.
La copertina a colori e la decina di tavole in bianco e nero accompagnano la narrazione serrata e senza sbavature di un racconto destrutturato dall’epilogo amaro e scontato. Abbiamo una società militarizzata, forse troppo, e lo spazio per la libertà, la fantasia, la creatività quasi annullato, cancellato. Un equilibrio di forze, sull’orlo dell’implosione, una metafora degli equilibri di forze in atto nelle società contemporanee.
E il senso di tutto questo si perde, anche se chi detiene il potere assicura che è in grado di dare spiegazioni, certezze. Ma a volte il potere si nutre di potere e per il potere combatte. Senza un altro motivo. Senza un’ altra giustificazione. E la ribellione, il no assumono un colore livido, sbiadito, all’orizzonte. Dopo tutto sappiamo tutti che il più forte vince, anche se non è così evidente dove la vera forza stia.
NO LINEA, no confini, se vogliamo un discorso di strettissima attualità, quando una massa oceanica di gente, che lascia il suo paese in guerra, o fugge semplicemente dalla fame ed alla povertà, si sposta verso l’Europa, che almeno per il momento accoglie, organizza, smista ma non ha usato ancora le armi. Una situazione esplosiva, frammentaria, di difficile soluzione. Una situazione con la quale è bene che prima o poi tutti si confrontino. Meglio prima.

Enrico Astolfi è nato a Magenta (MI) nel 1976; ferrarese di adozione, vive da 8 anni a Roma. Funambolo del precariato ha lavorato come fattorino, lavapiatti, attrezzista, manovale e operatore in un centro di accoglienza per minori stranieri. Ha pubblicato la raccolta di racconti Palude (Linea Bn, 2007, Ferrara) e il romanzo Casilina. Ultima fermata (Edizioni Pontesisto, 2013, Roma). Alcuni suoi racconti sono apparsi sul web e su antologie.

Aladin Hussein Al Baraduni è nato in Arabia Saudita nel 1979. Cresciuto nello Yemen, dal 2005 vive a Roma. Pittore, illustratore e street artist, ha realizzato numerosi murales di grandi dimensioni in spazi occupati e autogestiti in tutta Italia, oltre ad aver collaborato con riviste e produzioni culturali indipendenti.

Source: libro inviato dall’editore, ringraziamo l’autore e l’ufficio stampa Lorusso editore.

Disclosure: questo post contiene affiliate link di Libreriauniversitaria.