Jane Shemilt, medico di Bristol, si riconferma autrice di tutto rispetto con il suo nuovo medical thriller, Una casa troppo tranquilla. Il romanzo è suddiviso in quattro atti, come una vera tragedia. Una storia della durata di circa tre anni. L’ambientazione è legata a Londra e si spinge fino alle scogliere a picco sull’oceano. L’atmosfera che si respira è insolita, preparata, meditata a lungo. La vicenda inizia con Beth, un’infermiera di sala in ortopedia. Donna bellissima, ambiziosa, professionale ma molto fragile. Il suo passato difficile è intrecciato con il lavoro in ospedale e ha il sapore dell’orgoglio ferito, del cuore spezzato. Beth ha bisogno di ritrovarsi, di ricostruirsi. Attorno a lei ci sono medici in carriera, chirurghi di fama, persone che hanno un preciso obiettivo. Ma lei, che sogni ha? Dove vuole arrivare? Cosa la tormenta?
I ricordi dolorosi popolano i sogni di Beth, la paura di avvinghiare il proprio cuore a quello di un uomo la atterrisce. Perché?
Impossibile svelare altro…
Una casa troppo tranquilla, come ho detto all’inizio, è un medical thriller che racconta la sperimentazione in laboratorio, la lussuria delle case farmaceutiche, i delicati interventi chirurgici a bambini affetti da tumore al cervello. Il tutto condito da calcolo, freddezza e tradimento. Complicità e bugie sono la base di questo romanzo. Sensi di colpa e manipolazione completano il quadro. Nulla deve intralciare un piano quasi perfetto, nessuno può impedire il corso di eventi terribili che vedranno protagonista la vita di un’infermiera e di chi la ama veramente.
L’azione è co-protagonista della storia, il ritmo è incalzante e la vendetta si tocca a mani piene.
Una casa troppo tranquilla è una lotta per sopravvivere, è il malessere generato dall’odio, è l’inquietudine di essere scoperti. È il filo sottile tra legalità e illegalità. È la consapevolezza rassegnata di essere stati usati per uno scopo preciso. È la coscienza che si risveglia, in un miscuglio di follia e lucidità.
Traduzione non sempre precisa, trama avvincente e argomento trattato complesso, da leggere con attenzione.
Buona lettura.
Jane Shemilt è un medico di professione e ha conseguito una laurea in Scrittura creativa alla Bristol University e una specializzazione all’università di Bath. Il suo romanzo d’esordio, Una famiglia quasi perfetta, è diventato un bestseller internazionale e le ha dato un’immediata notorietà. La Newton Compton ha pubblicato anche Un delitto quasi perfetto e Una casa troppo tranquilla. Vive a Bristol con il marito, professore di neurochirurgia, e i loro cinque figli. Per saperne di più: janeshemilt.wordpress.com.
Source: libro inviato dall’editore al recensore.
























