
Avete presente quando un attore è alla sua prima opera letteraria?
Parliamo di Christian Ginepro. Attore nella serie di Rocco Schiavone, non serve che io aggiunga altro. Ma Ginepro è molto di più. Date un’occhiata alla sua biografia.
Ha dimostrato di saper scrivere anche molto bene. Un libro suddiviso in atti, in scenari, in emozioni da condividere.
Un libro denso di fatti. Una trama che tocca il cuore, l’essere coppia e l’essere una famiglia.
Come vi comportereste se improvvisamente vostro figlio non ci fosse più? Che atteggiamento avreste come padre o come madre? E le persone accanto a voi? Sareste capaci di accettare la sua morte? Di farvene in qualche modo una ragione?
Potreste riuscirci, oppure no. Magari soccombereste al dolore. Vi trovereste al buio in una stanza piccola e soffocante. O, all’opposto, in uno spazio aperto a respirare ossigeno puro.
Torna da me racconta l’amore fra genitori, la comprensione, la forza. Ma anche il giocarsi tutto, l’incomunicabilità, il terrore di precipitare.
Torna da me è un filo sottile legato alla speranza. È un gioco delle parti. È mettersi a nudo di fronte all’evidenza. È la vita e la morte.
È tutto ciò che non si può tollerare, è un mistero dalla semplice soluzione.
Lettura davvero intensa, che vi consiglio.
Christian Ginepro nasce nel 1973 a Pesaro, Italia (ha 49 anni). Tra i suoi film come interprete, ricordiamo: Arrivano i Prof (2018).
“Con rinnovata fiducia tornò all’auto, chiese ai due carabinieri a bordo strada di poter passare e, al loro cenno di assenso, si involò verso il paese. Aveva perso venti minuti buoni, ma per fortuna quel maresciallo tanto invadente gli aveva creduto subito. Tuttavia la visione del cadavere l’aveva segnato più del previsto e si scoprì in preda a un fortissimo batticuore mentre la sua carretta arrancava lungo la superstrada. Una ragazza, forse minorenne, era stata gettata in un pozzo a due passi da casa sua: doveva stare attento a sua figlia, c’era un mostro in agguato, le forze dell’ordine erano arrivate in massa… ma soprattutto il mostro aveva colpito nel feudo di Don Eupremio”.























