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:: Twenty – Il nuovo secolo americano: venti anni di guerra e pace nelle cronache di un giornalista italiano di Francesco Semprini (Signs Books 2021) a cura di Giulietta Iannone

12 settembre 2022

Federico Rampini scrive, nella prefazione di “Twenty”, che «mettere insieme i fatti, gli eventi, allineandoli uno dopo l’altro, ricostruire il dettaglio di ciò che accadde, è un tipo di lavoro che, alla lunga, invecchia meno delle dotte e presuntuose analisi, degli editoriali in prima pagina, molti dei quali, se riletti oggi, provocano imbarazzo. Francesco Semprini ha messo insieme, in quest’opera, il suo lavoro di cronista in prima linea, materiale tuttora utile e interessante». “Twenty” è la narrazione dell’America del XXI secolo attraverso scatti e dispacci che lasciano lo spazio di giudicare, conferendo opportuni strumenti di critica… con la consapevolezza di una narrazione prevalentemente in presa diretta, senza filtri e senza alcun privilegio, se non quello dell’autore di essere rimasto sempre il più vicino possibile ai fatti.

Per capire l’America, o meglio gli Stati Uniti d’America, errore di termini in cui incorriamo spesso quando nominiamo i territori d’oltre Oceano, l’America naturalmente è un continente che comprende Nord e Sud America per cui anche Messico, Argentina, Perù, etc.., ho trovato di estremo interesse la lettura di Twenty – Il nuovo secolo americano: venti anni di guerra e pace nelle cronache di un giornalista italiano di Francesco Semprini, edito nel 2021 da Signs Books. Gli Stati Uniti d’America con tutte le loro criticità, le loro recessioni, la disoccupazione, le crisi istituzionali sono un macrocosmo variegato e complesso la cui analisi, anche svolta da importanti analisti è sempre difficile e sfugge a molte sottigliezze, per cui è interessante raccoggliere i fatti, filtrati dall’esperienza di un giornalista che vive negli Stati Uniti dal 2001, e seppure di sensibilità prettamente europea conosce dinamiche e problematiche di un paese a volte molto diverso da come l’immaginiamo. Fenomeni di massa e mediatici come Trump non sono spiegabili senza conoscere il vero cuore degli Stati Uniti, la sua gente, quello scontento, quella delusione non solo in termini di crisi economica, che hanno fatto recedere il paese da faro della libertà, con un preciso ruolo anche a livello mondiale e una sorta di orgoglio nazionale, in un secondo piano rispetto a nuove realtà emergenti. Ho trovato di estremo interesse i capitoli riservati a Trump, dal decimo con il titolo più che emblematico Uragano Trump, che consiglio di leggere soprattutto in prospettiva delle nuove elezioni del 2024 che probabilmente riproporranno un confronto (ancora più agguerrito e senza regole) tra Hillary Clinton e Trump, con un paese molto cambiato dopo una pandemia devastante, e una crisi militare nel cuore slavo dell’Europa. Le incognite sono tante ma per comprendere questo paese è bene capire l’importanza e il ruolo che caratterizzano le relazioni specialmente con la Cina, vero punto in cui convergono tutte le tensioni esterne e interne. A quel punto la Casa Bianca dovrà decidere se ritenere Pechino responsabile della devastazione umana ed economica causata dal Covid-19. E questo sarà davvero il punto di svolta delle nuove amministrazioni. Io in tutta sincerità mi auguro che non si arrivi mai a uno scontro diretto, in favore di una sempre maggiore cooperazione e conoscenza reciproca. Politicizzare il virus forse sarà proprio l’errore più grave che i candidati sia repubblicani che democratici potranno fare, perchè sì addensa il consenso nel breve termine contro un nemico comune, ma è foriero di incognite ancora maggiori nel lungo periodo. Tutte riflessioni che ho maturato durante la lettura di questo libro che consiglio sia a chi è a digiuno di faccende statunitensi, sia a chi pur conoscendo il paese si pone degli interrogativi. Semprini è molto abile nel rendere la materia interessante. Edizione arricchita da illustrazioni e contenuti multimediali fruibili con smartphone o tablet (QR Code). Il volume è anche audiolibro con i brani letti da Francesco Semprini. Prefazione di Federico Rampini. Postfazione di Alberto Simoni.

Francesco Semprini, giornalista professionista, vive negli Stati Uniti dal 2001. Ha seguito per La Stampa le più importanti vicende politiche ed economiche americane del nuovo secolo, ed è stato inviato di guerra nei principali teatri di crisi del pianeta. Per il quotidiano torinese ha aperto un ufficio di corrispondenza alle Nazioni Unite. Ha curato ed è co-autore del volume Emergenza Libia (Rubbettino Editore) e ha prodotto Siete Mil, documentario breve sulla crisi del Venezuela.

Source: libro inviato dall’editore, ringraziamo Anna dell’Ufficio stampa dedicato.