Posts Tagged ‘Patrizia Baglione’

:: Il collezionista di blu di Aura Parker (Caissa Italia Kids, 2025) a cura di Patrizia Baglione

4 luglio 2025

C’è un uccello che ama così tanto il blu da collezionarlo. Esplora, vola, si tuffa nel blu del mare.
Un elastico, un tappo, una molletta. Nel frattempo la sua collezione cresce, ma nonostante questo c’è ancora qualcosa che manca. Forse il blu del blu? E poi… eccolo qui. Non era un pezzo di blu a mancargli, ma l’amore e la compagnia di un’altra anima. Insieme volano, si abbracciano e si amano. È lei il blu più blu.

Un albo questo di Aura Parker, che parla di emozioni e di come spesso ci ritroviamo a collezionare cose apparentemente inutili. C’è una sorta di buco dentro ognuno di noi che proviamo a colmare. Tutto ci sembra perfetto, ma manca sempre un pezzo di puzzle. La vita vera comincia quando l’abbiamo trovato.

Aura Parker è un’illustratrice, scrittrice e designer australiana, nota per i suoi albi illustrati e per la creazione di stampe, dipinti e tessuti artigianali. Il suo lavoro è caratterizzato da uno stile gioioso, immaginativo e ricco di dettagli che invitano all’esplorazione e incoraggiano una profonda curiosità e passione per la natura. Le sue opere per bambini hanno ricevuto numerosi riconoscimenti. Vive a Sidney con la sua famiglia e ha tre figli, con i quali cerca di leggere e disegnare il più possibile.

:: Note di lettura di Patrizia Baglione: “Veronika decide di morire” di Paulo Coelho

18 febbraio 2025

“Veronika decide di morire” si apre con la storia di Veronika, una giovane donna che, nonostante abbia una vita apparentemente normale, si sente insoddisfatta e priva di scopo. Dopo un tentativo di suicidio, si risveglia in un ospedale psichiatrico, dove le viene diagnosticata una condizione che le dà solo pochi giorni di vita a causa dei danni causati dal suo tentativo. All’interno della struttura, Veronika incontra vari pazienti, ognuno con le proprie storie e lotte. Attraverso queste interazioni, inizia a esplorare il senso della vita e le pressioni sociali che la circondano. Scopre che molti dei suoi compagni di soggiorno affrontano le proprie crisi esistenziali, e questo la porta a riflettere sulle sue scelte e sul significato della libertà. 

Uno dei temi centrali del romanzo è la relazione tra follia e normalità. Coelho invita il lettore a considerare cosa significhi veramente essere “normale” e come le convenzioni sociali possano influenzare il nostro modo di pensare e agire. Veronika, attraverso il suo percorso di auto-scoperta, si rende conto che la vita è piena di possibilità e che anche nei momenti più bui è possibile trovare una nuova luce e un nuovo scopo. 

Il romanzo è anche una meditazione sulla bellezza e sull’importanza di vivere pienamente, affrontando le proprie paure e abbracciando la vulnerabilità. La trasformazione di Veronika nel corso della storia è un messaggio di speranza e rinascita, mostrando che ogni giorno può portare a nuove scelte.

:: Note di lettura di Patrizia Baglione: Non ti muovere di Margaret Mazzantini

4 gennaio 2025

“Non ti muovere” segue la vita di Timoteo, un chirurgo di successo, che si trova a dover affrontare una crisi personale e professionale quando sua figlia, Angela, subisce un grave incidente. La narrazione si snoda attraverso flashback che rivelano i suoi ricordi e le sue esperienze passate, in particolare il suo tumultuoso rapporto con una donna di nome Italia, che ha avuto un impatto significativo sulla sua vita. 

La storia esplora la dualità tra l’amore e l’attrazione, il desiderio e il dovere, e mette in evidenza le debolezze e le contraddizioni del protagonista. La scrittura di Mazzantini è caratterizzata da una prosa lirica e coinvolgente. Il titolo “Non ti muovere” si riferisce a un invito a fermarsi e riflettere, sia sulle scelte fatte che su quelle da fare in futuro. La dimensione del rimpianto è centrale, mentre il racconto si sviluppa attraverso dialoghi intensi e momenti di profonda introspezione.

:: Note di lettura di Patrizia Baglione: Quel fazzoletto color melanzana di Arianna Mortelliti

28 novembre 2024

Lara ha trent’anni quando decide di tornare a Castel Cielo, il suo paese d’origine. Sua madre e suo padre sono morti in un incidente d’auto e oltre a cercare le risposte di come tutto ciò sia avvenuto, Lara ne troverà altre sul suo conto e il suo passato. Sarà dunque l’assenza dei sui genitori a portarla sulla strada della verità. “Nulla si costruisce se prima non si distrugge”. Un viaggio, questo, che scava dentro la vita della protagonista, puntando il focus anche sulla sua famiglia e su un paese di provincia, che sempre possiede il suo “matto del quartiere”. Franco, però, non è un matto qualsiasi: lui è buono, ma soprattutto ha dato nuova vita a una macchina fotografica e da quel giorno immortala ogni angolo di Castel Cielo. Con questo libro, che somiglia a una matrioska, Arianna Mortelliti ci porta a esplorare l’abisso e ciò che si nasconde dietro le apparenze, insegnandoci ad andare al nodo di ogni questione, così da scioglierlo e finalmente, tornare a vivere in consapevolezza.

:: Note di lettura di Patrizia Baglione: Finché il caffè è caldo di Toshikazu Kawaguchi

26 novembre 2024

Il caffè, in questo libro, diventa simbolo di transitorietà e fragilità della vita. La regola di tornare nel passato solo finché il caffè è caldo rappresenta il tempo limitato che abbiamo per affrontare le nostre emozioni e rimediare ai nostri errori. Questo elemento di tempo crea una tensione narrativa, poiché i personaggi devono affrontare le loro esperienze in un arco temporale ristretto. Uno dei messaggi più forti del romanzo è che, sebbene non possiamo cambiare il passato, possiamo imparare da esso. Le storie mostrano che è possibile trovare una forma di felicità e pace interiore anche dopo esperienze difficili. La connessione con gli altri, il perdono e la comprensione sono elementi chiave per affrontare le sfide della vita. Kawaguchi utilizza un linguaggio semplice ma evocativo, creando una prosa che è accessibile ma profondamente toccante. I dialoghi sono naturali e riflettono le emozioni dei personaggi, permettendo ai lettori di immedesimarsi nelle loro esperienze.

:: Note di lettura di Patrizia Baglione: “La neve in fondo al mare” di Matteo Bussola

8 novembre 2024

“La neve in fondo al mare” si distingue per la sua struttura narrativa, che alterna momenti di riflessione personale a episodi di vita quotidiana. Il protagonista, un padre che cerca di dare il meglio per i suoi figli, è in continua lotta con le proprie fragilità e insicurezze. 

Bussola esplora il concetto di paternità non come un semplice ruolo, ma come un viaggio emotivo ricco di sfide e scoperte. Uno degli aspetti più affascinanti è la capacità dell’autore di trasmettere il senso di meraviglia e di malinconia che accompagna i piccoli momenti della vita. Le descrizioni della natura, delle stagioni e degli ambienti quotidiani sono vivide e poetiche, contribuendo a creare un’atmosfera immersiva. La neve, in particolare, diventa un simbolo di rinnovamento e di riflessione, suggerendo che anche in un contesto difficile può esserci spazio per la bellezza e la speranza. 

Inoltre, le relazioni con gli altri personaggi — la moglie, gli amici, i familiari — sono tratteggiate con grande sensibilità. Bussola riesce a rappresentare la complessità delle dinamiche familiari, evidenziando come l’amore e le tensioni possano coesistere. Ogni interazione è un’opportunità per esplorare temi come il perdono, la comprensione e la vulnerabilità. Uno dei messaggi centrali del romanzo è l’importanza della comunicazione e dell’apertura emotiva. Il protagonista si rende conto che condividere le proprie paure e vulnerabilità non solo rafforza i legami familiari, ma è anche fondamentale per il proprio benessere.

:: Note di lettura di Patrizia Baglione: “Melusina” di Laura Pugno

2 novembre 2024

“Melusina” di Laura Pugno è un’opera che intreccia elementi di mitologia, fantastico e introspezione. La protagonista, ispirata alla leggendaria Melusina, vive una realtà in cui le sue origini e la sua natura la pongono in continua tensione tra il mondo umano e quello fantastico. 

La storia si sviluppa in un contesto in cui Melusina è costretta a confrontarsi con il suo passato e la sua identità, esplorando temi come la solitudine, l’amore e la ricerca di appartenenza. La sua figura diventa una metafora della dualità dell’esistenza, rappresentando le sfide di chi si sente diverso o emarginato.

Pugno utilizza un linguaggio ricco e suggestivo, creando immagini vivide che trasportano il lettore in un mondo in cui il confine tra realtà e mito è labile. La narrativa invita a riflettere sulla condizione umana, sull’accettazione di sé e sul rapporto con la natura. 

Il romanzo si distingue anche per la sua capacità di evocare emozioni profonde e per il suo approccio contemplativo, rendendolo un’opera significativa nella letteratura contemporanea italiana.

:: Note di lettura di Patrizia Baglione: “La passeggiata” di Robert Walser

24 ottobre 2024

“La passeggiata” di Robert Walser è una celebrazione della vita attraverso il semplice atto di camminare. L’autore utilizza questo gesto quotidiano per esaminare la sua relazione con l’ambiente e con se stesso. Le descrizioni vivide dei luoghi, dai parchi alle strade cittadine, creano un’atmosfera immersiva. 

Walser riesce a catturare la bellezza nei dettagli più piccoli, come il fruscio delle foglie o il sorriso di un passante. Questi momenti di osservazione attenta offrono pause riflessive dalla frenesia della vita contemporanea. Inoltre, la passeggiata diventa una metafora del viaggio interiore, un modo per esplorare emozioni e pensieri che spesso vengono trascurati. 

Il libro può anche essere visto come un invito a rallentare e a connettersi con il mondo che ci circonda, sottolineando l’importanza della mindfulness e dell’apprezzamento per il momento presente. Attraverso la sua prosa poetica, Walser ci ricorda che ogni passo può portare a nuove scoperte e che la vita è piena di bellezza, anche nei luoghi più ordinari.

:: Note di lettura di Patrizia Baglione: “L’eleganza del riccio” di Muriel Barbery

21 ottobre 2024

“L’eleganza del riccio” approfondisce la vita di Renée, una donna di mezza età che lavora come portinaia in un edificio di lusso. Nonostante la sua posizione sociale umile, Renée è una persona colta e appassionata di arte e filosofia. Nasconde la sua intelligenza e profondità dietro un’apparenza modesta, convinta che il mondo esterno non possa apprezzare la sua vera natura. Dall’altra parte, troviamo Paloma, una ragazza prodigio che si sente alienata dalla superficialità della sua famiglia benestante. Paloma ha una visione pessimistica della vita e pianifica di suicidarsi il giorno del suo tredicesimo compleanno, convinta che non ci sia nulla di significativo nel mondo degli adulti. 

Tuttavia, la sua curiosità e intelligenza la spingono a esplorare la vita in modo più profondo. Le vite di Renée e Paloma si intrecciano quando un nuovo inquilino, il misterioso e affascinante Kakuro Ozu, si trasferisce nell’edificio. Kakuro, un uomo di origini giapponesi, riconosce la bellezza e l’intelligenza in entrambe le donne e avvia un rapporto significativo con loro. Attraverso le sue interazioni con Kakuro, sia Renée che Paloma iniziano a mettere in discussione le loro convinzioni e ad esplorare la bellezza della vita. 

Il romanzo è costellato di riflessioni filosofiche e citazioni di pensatori come Tolstoj e Kierkegaard, invitando il lettore a considerare la propria esistenza e il significato della bellezza. La narrazione è caratterizzata da uno stile lirico e profondo, che riesce a trasmettere emozioni e pensieri complessi. Alla fine, la storia porta a una rivelazione toccante sul valore delle relazioni umane e sull’importanza di vedere oltre le apparenze.

:: Note di lettura di Patrizia Baglione: “Parole del tempo” di Lorenzo Calogero

15 ottobre 2024

Lorenzo Calogero, nato nel 1910 e scomparso nel 1961, è una figura importante nella poesia italiana del XX secolo. La sua opera è caratterizzata da una profonda introspezione e da un linguaggio incisivo, che riflette le sue preoccupazioni esistenziali e il suo impegno civile. Nel 2010, per l’editore Donzelli, è stato ristampato una parte del terzo volume previsto. ‘Parole del tempo’. In questo contesto, Calogero esplora il concetto di tempo non solo come misura cronologica, ma come un’entità che plasma le esperienze umane. Leggendo i suoi testi, si può riconoscere tutto il suo sentimento per la poesia, una Weltanschauung. Difatti, egli non divide mai la vita dal sogno, la parola dal mondo. 

Nella notte ardua, nel suo mistero 

m’involo silente tra nuvoli, 

nella polvere deserta delle acacie, 

all’ombra oscura del mio sogno vero. 

La sua poesia è spesso considerata un dialogo, un’invocazione a riflettere, una preghiera. Calogero si interroga, acquisisce un’intuizione filosofica, misura i versi con dolcezza e ritmo.

Dimenticato per decenni, sorprendono le parole che i grandi poeti del Novecento gli hanno dedicato: “Lorenzo Calogero, con la sua poesia, ci ha diminuiti tutti”, scrisse Giuseppe Ungaretti; o anche “il più grande poeta italiano del ‘900”, come lo aveva invece definito Carmelo Bene. 

Oggi, fortunatamente, si è ripreso a scrivere di questo poeta solitario, che non ha trovato mai il sostegno di alcun esponente del mondo letterario, a eccezione di Leonardo Sinisgalli: unico a dimostrare la sua amicizia e interesse per Calogero e le sue poesie.

:: Note di lettura di Patrizia Baglione: “L’altra verità: Diario di una diversa” di Alda Merini

10 ottobre 2024

L’altra verità: Diario di una diversa” è una delle opere più significative di Alda Merini, pubblicata per la prima volta nel 1986. In questa raccolta, la poetessa affronta il tema della diversità e della marginalità, condividendo la sua personale esperienza all’interno di un manicomio. 

La raccolta è composta da poesie che riflettono la sua vita interiore e le sue lotte, ma anche momenti di bellezza e speranza. Merini utilizza un linguaggio evocativo e immagini potenti per descrivere la sua esperienza di isolamento, ma anche la sua ricerca di amore e connessione.

Avevo fame di cose vere, 

naturali, primordiali; 

avevo fame di amore. 

L’avrebbero mai capito 

gli altri? 

Uno dei temi centrali è il confronto tra la normalità e la follia, con Merini che esplora le sfumature di queste esperienze. La poetessa si fa portavoce di chi vive ai margini della società, invitando il lettore a riflettere sulla condizione umana e sulla necessità di accettare tutto ciò che è diverso. Quest’opera, non è solo un resoconto della sua vita, ma anche un manifesto di libertà e autenticità.