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:: Parigi è sempre una buona idea, Nicolas Barreau (Feltrinelli, 2015) a cura di Federica Guglietta

2 settembre 2015
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Non è passato neanche un mese dalla mia partenza per Parigi e, neanche a farlo apposta, in questi giorni ho avuto modo di leggere in anteprima un romanzo, prossima uscita per Feltrinelli il 3 settembre, ambientato proprio nella Ville Lumière.

Già il titolo è eloquente e vero: Parigi è sempre una buona idea. Definitela come volete “città dell’amore”, “città d’artisti”, “città delle luci”, ma a Parigi una volta nella vita bisogna andarci. Che siate innamorati o no, inguaribili romantici o non lo siate per niente, cultori dell’arte o neanche troppo.

Insomma, permettetemelo, ma potremmo ampiamente sostituire il famosissimo detto attribuito a Enrico IV, “Parigi val bene una messa” col titolo del nuovo romanzo di Barreau, già grande successo editoriale in Germania.

La storia è ambientata in uno dei quartieri più caratteristici di Parigi: St. Germain.

Ci sono stata e mi sento di dirvi che già questa scelta vale la lettura di tutto il romanzo. Il quartiere, comincia sulla Senna e lungo il suo corso finisce, fa parte del progetto di riqualificazione viaria voluto personalmente dal Barone Haussmann.
Boulevard Saint Germain è la strada principale del Quartiere latino che attraversa il quartiere di Saint-Germain-des-Prés, da cui prende il nome. Non solo: attraversa anche il faubourg Saint-Germain con i suoi palazzi eleganti, descritto da Proust nella sua Recherche. All’angolo di rue Bonaparte il boulevard incontra l’Abbazia di Saint-Germain-des-Prés, così chiamata per distinguerla da Saint-Germain-l’Auxerrois.

Piccola chicca: proprio di fronte all’abbazia c’è il caffè Les Deux Magots, uno dei tre angoli del cosiddetto “Triangolo d’oro”, formato, oltre che da Les Deux Magots, dalla brasserie Lipp, celebre per essere frequentata da personalità politiche, e il Café de Flore, uno dei più famosi caffè letterari, dove s’incontrano i vincitori del Goncourt, poeti di tutte le generazioni, e per il quale sono passati ideologi della rivoluzione russa e di quella cinese, nonché molte tra le maggiori personalità letterarie francesi.

Sarò sicuramente passata anche in rue du Dragon, anche se non ho testimonianze fotografiche da mostrarvi: qui ci si può imbattere in un piccolo negozio con una vecchia insegna di legno, un campanello d’argento démodé sulla porta e, dentro, mensole straripanti di carta da lettere e bellissime cartoline illustrate: la papeterie di Rosalie Laurent.

La giovane Rosalie ha aperto questa cartoleria contro il volere di sua madre che, non ritenendola di bell’aspetto, aveva paura che non avesse trovato mai marito e, quindi, avrebbe voluto che continuasse quanto meno gli studi.
Invece no.

Rosalie voleva dipingere. A tutti i costi.

In poco tempo diviene famosa per i biglietti d’auguri personalizzati che realizza a mano. Accanita sostenitrice dei rituali, ne ha diversi a scandire la sua giornata: il café crème la mattina, una fetta di tarte au citron nelle giornate storte, un buon bicchiere di vino rosso dopo la chiusura della papeterie.

Non è finita qui: ogni anno, nel giorno del suo compleanno, Rosalie sale i settecentoquattro gradini della Tour Eiffel fino al secondo piano e da lì su, lancia in aria un biglietto su cui ha precedentemente scritto un desiderio. I suoi desideri non erano mai stati esauditi, fino al giorno in cui si presentò nella sua cartoleria Max Marchais, anziano ed affermato scrittore per bambino, che le chiede di illustrare il suo nuovo libro. Rosalie accetta e La tigre azzurra ottiene premi e riconoscimenti fino ad aggiudicarsi il posto d’onore in vetrina.

Per Rosalie, le sorprese continuano. Infatti, poco tempo dopo, un affascinante professore americano, entra in negozio. Rosalie ne è subito attratta, eppure dovrà lottare un po’, in quanto lo sconosciuto è convinto che la storia sia sua e non di Max Marchais.

Una storia sopra le righe in una Parigi immersa tra scrittura, disegni e sentimenti. Sicuramente da leggere.

Nicolas Barreau è nato a Parigi nel 1980 da madre tedesca e padre francese, motivo per cui è perfettamente bilingue. Ha studiato Lingue e letterature romanze alla Sorbonne, poi ha lavorato in una piccola libreria sulla Rive Gauche. Ha scritto sei romanzi, tutti pubblicati da un piccolo editore tedesco che non ha potuto permettersi di lanciarli con una massiccia campagna promozionale, ma che hanno ottenuto un ottimo successo, cresciuto sempre più soprattutto grazie al passaparola dei lettori. Gli ingredienti segreti dell’amore (Feltrinelli, 2011) è un vero e proprio caso editoriale: è stato un bestseller internazionale tradotto in 34 paesi, è rimasto per oltre quattro mesi in vetta alle classifiche italiane ed è diventato un film per ZDF. Con te fino alla fine del mondo (Feltrinelli, 2012), Una sera a Parigi (Feltrinelli, 2013), La ricetta del vero amore (Feltrinelli, 2014), prequel di Gli ingredienti segreti dell’amore, e Parigi è sempre una buona idea (Feltrinelli, 2015) hanno confermato il talento di Nicolas, rendendolo uno dei giovani scrittori più amati dalle lettrici di tutto il mondo. In Germania, Parigi è sempre una buona idea, ha venduto 35.000 copie in sole tre settimane e ha raggiunto la posizione più alta di sempre per un romanzo di Barreau sulla classifica dei bestseller di “Der Spiegel”.

Source: ebook inviato dall’editore, ringraziamo Chiara dell’ufficio stampa Feltrinelli.

Disclosure: questo post contiene affiliate link di Libreriauniversitaria.

Vai a Parigi con il nuovo romanzo di Nicolas Barreau!

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:: Recensione di Gli ingredienti segreti dell’amore di Nicolas Barreau a cura di Giulietta Iannone

12 settembre 2011

Nicolas-Barreau.ingredienti-segreti-dellamoreL’anno scorso, a novembre, un libro mi ha salvato la vita. Una cosa alquanto improbabile, lo so. Alcuni potrebbero considerarla un’affermazione esagerata, perfino melodrammatica. Eppure è la verità.

Oggi voglio parlarvi di un libro delizioso che mi è arrivato in un giorno di pioggia, in una bella scatola chiusa da un nastrino a quadrettini bianchi e rossi. Al suo interno oltre al libro c’era un cucchiaio e un forchettone di legno ed è bastato questo per mettermi allegria, per farmi capire che era un libro speciale, un piccolo cadeau che ogni tanto la vita ti riserva.

Quando l’ ho scartato poi è finito tra gli altri, per attirare la mia attenzione, discretamente ma con ostinazione, ieri. Certi libri giungono al momento giusto, ti risollevano la giornata, ti portano una ventata di joye de vivre, di frizzante leggerezza come quella che ti dà una coppa di champagne.

I francesi hanno poi un non so che di speciale quando celebrano la vita e l’amore e francese è il giovane Nicolas Barreau autore di Gli ingredienti segreti dell’amore edito da Feltrinelli.

Parigi poi è lo scenario perfetto per una tenera e delicata storia d’amore, di quelle tranquille storie senza drammatici colpi di scena che però fanno bene al cuore e ti fanno sentire romantica anche se non avevi mai sospettato di esserlo.

Parigi, novembre. Aurelie Bredin ha da poco perso il padre e ora si trova da sola a gestire un piccolo ristorante dal nome promettente: Le Temps des cerises, un piccolo locale con le tovaglie a quadri bianchi e rossi in rue Princesse, a due passi da boulevard Saint-Germain, là dove pulsa il cuore di Parigi. Non immagina che un giorno un uomo passando davanti al suo ristorante l’abbia vista e sia innamorato del suo sorriso tanto da scrivere un romanzo in cui lei e il suo ristorante ne diventano i protagonisti. I casi della vita a volte sono bizzarri e non sempre le coincidenze esistono davvero.

Così accade che un giorno di quel piovoso novembre Aurelie appena abbandonata dal suo fidanzato, vaghi per Parigi e si rifugi in una libreria. Un libro attira la sua attenzione, un romanzo intitolato Il sorriso delle donne scritto da un misterioso autore inglese. Piccolo e buffo miracolo è proprio il libro in cui la protagonista Sophie sembra uscita da uno specchio in cui è lei a guardarsi e il suo ristorante compare citato. Aurelie non riesce a crederci, di colpo la tristezza scompare e ritrova la fiducia nell’esistenza dell’amore. Il minimo che può fare è ringraziare l’autore e così scrive una lunga lettera in cui invita Robert Miller nel suo ristorante e la consegna alla casa editrice.

Ma qualcosa non va, il giovane editor Andrè Chabanais la intercetta e fa di tutto per questo incontro non debba avvenire mai. Perché si comporta così? Che cosa nasconde? Il suo piccolo segreto innescherà una girandola di equivoci e divertenti malintesi fino al romantico finale che solo Parigi può rendere possibile. Gli ingredienti segreti dell’amore, (Das Lacheln der frauen) tradotto dal tedesco da Monica Pesetti, in Germania un vero caso editoriale che grazie al passaparola dei lettori ha già avuto 5 ristampe in soli 6 mesi dalla pubblicazione, racchiude in se una musica, una colonna sonora, in sottofondo non si può non sentire l’allegra musica di La fée clochette.

Ciò che ho amato e forse mi ha divertito di più è vedere lo sguardo che l’autore ha sul mondo dell’editoria, le sue fiere, i suoi reading, i suoi editors eccentrici e fantasiosi capaci di giocare con il mondo delle parole e con l’illusione e poi c’è letteratura, amore, e buona cucina il segreto della felicità.

Tutti i personaggi sono all’altezza, non ce ne è uno che stoni o che strida, tutti anche i minori dall’amica del cuore Bernadette, al libraio che sembra Chagall, all’eccentrica Liz, al cuoco dal cuore d’oro Jacquie, dall’editore Monsignac, alla madre di Andrè e alle vecchie zitelle, alla severa Micelle Auteuil, ad Adam Goldberg e a suo fratello Sam, fino a Silvestro che appare in brevissime scene ma il suo ruolo avrà una certa importanza nella ridda di sotterfugi e inganni perché: “per far girare la fortuna nel verso giusto a volte bisogna darle una spintarella”.

Una parola merita il famoso Menu d’amour, con cui il padre di Aurelie sosteneva, parecchia anni prima di aver conquistato l’amore di sua madre, e alla fine del libro potrete leggerne le ricette.

A questo si aggiunge una simpatica iniziativa della casa editrice a cui le lettrici potranno inviare le loro ricette segrete a questo indirizzo menudellamore@feltrinelli.it, le migliori compariranno in un ebook scaricabile gratuitamente da www.menudellamore.feltrinelli.it sito web dedicato al romanzo.

A breve Gli ingredienti segreti dell’amore diventerà un film, io non ho potuto non immaginarmi Aurelie Bredin che con il volto e lo charme tutto francese della bionda Julie Delpy e Andrè con il volto di Romain Duris. Non resta che aspettare.

Nicolas Barreau è nato a Parigi nel 1980 da madre tedesca e padre francese, motivo per cui è perfettamente bilingue. Ha studiato Lingue e letterature romanze alla Sorbonne, ha lavorato in una piccola libreria sulla Rive Gauche e infine ha deciso di dedicarsi alla scrittura. Ha una passione per i ristoranti e la cucina, crede nel destino, è molto timido e riservato e non ama mostrarsi in pubblico, proprio come il misterioso scrittore descritto in Gli ingredienti segreti dell’amore (Feltrinelli, 2011; audiolibro Emons Feltrinelli, 2013). I suoi tre romanzi, tutti pubblicati da un piccolo editore tedesco che non ha potuto permettersi di lanciarli con una massiccia campagna promozionale, hanno ottenuto un ottimo successo che, anno dopo anno, è cresciuto grazie al passaparola dei lettori. Gli ingredienti segreti dell’amore è un bestseller internazionale. Feltrinelli ha pubblicato anche Con te fino alla fine del mondo (2012) e Una sera a Parigi (2013).