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:: Ritorno a casa di Shanmei (Le avventure del tenente Bianchi nella Cina misteriosa Vol 7)

2 novembre 2023

Un mystery storico nella Cina del primo ‘900

Della stessa serie potete leggere “Delitto a bordo del Giava”, “Lo strano caso del missionario scomparso”, “Il mistero della Fenice d’Oro“, “Il mistero del Mandarino calunniato”, “La strana morte di Mme. Fontaine”, “Oleandro bianco” e “Ritorno a casa”.

E i racconti brevi “Un gioco di pazienza”, “Missione in Korea” e “Tre mesi in Giappone”.

Seguito di “Oleandro bianco” in “Ritorno a casa” le vicende porteranno il tenente Bianchi tra Pechino e Tientisin, la scomparsa di un bambino figlio di un importante Mandarino lo porterà sulle tracce di una macchinosa congiura contro l’ambasciatore italiano accusato ingiustamente di aver pagato con fondi dell’ambasciata un ingente debito di gioco contratto con gli usurai. Il tenente Bianchi scoprirà un giro di scommesse e sale da gioco clandestine per occidentali in cerca di forti emozioni. Il tenente Bianchi sventerà poi un ricatto contro l’ambasciatore e dimostrerà che la ricca ereditiera Virginia Ansaldi non ha tradito il fidanzato, che a sua volta non passa tutte le sue notti al tavolo da gioco ma sta organizzando un movimento clandestino per la difesa della donna cinese alle quali ancora nelle campagne spezzano i piedi e dei bambini, soprattutto delle bambine ancora vittime di discriminazioni, annegate nelle tinozze o abbandonate sul ciglio della strada. Virginia Ansaldi è una sufraggetta e milita per dare potere politico alle donne della colonia sensibilizzandole a lottare per i loro diritti e a non essere solo dei graziosi oggetti decorativi in società. Ecco il tenente Bianchi questa volta sa che il suo soggiorno in Cina volge al termine, forse non vede l’ora di tornare in patria, nel suo Piemonte, forse conserverà sempre nel cuore l’amore per questo paese così vasto e pieno di sorprese. Ma gli ordini sono di tornare in Italia, e lui come militare di carriera non può che ubbidire. Porterà Mei e i suoi figli in Italia con sè?

Settima e ultima novella di una serie di mystery storici coloniali con ambientazione cinese. Avventura, intrighi, giochi di spie, suspence e delitti su uno sfondo esotico, con un buon e accurato contesto storico che copre l’arco temporale cha va dal 1900 al 1905.

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:: Ritorno a casa di Shanmei (Le avventure del tenente Bianchi nella Cina misteriosa Vol 7)

11 ottobre 2023

Con “Ritorno a casa” la saga del tenente Bianchi giunge al termine. Con il ritorno in Italia, malato, stanco con le sue belle onoreficenze e il mal di Cina, si chiude un capitolo importante della mia vita di narratrice. So di dare un grande dolore a molti miei lettori ma è una lezione di vita. Anche le cose belle finiscono, ed è bene recidere i legami con il passato anche creativo e pensare al futuro e cercare altre strade. Che dire da questa saga ho imparato tanto, il valore dell’attesa e l’importanza del dialogo tra culture, mentalità e speranze. Il mio incontro Occidente Oriente è stato un successo, molti si sono appassionati alla storia degli italiani nella Cina del 1900 durante la rivolta dei Boxer, un avvenimento storico forse ancora poco conosciuto e degno di approfondimento. Per i miei studi fu veramente un momento cruciale della storia contemporanea. C’è una storia segreta della rivolta dei Boxer che forse nessuno mai scriverà, ipotesi, congetture, ne sono state fatte tante, la più credibile è che l’Imperatrice Madre si sia trovata una rivolta interna e abbia chiesto aiuto all’Occidente, poi la faccenda sia sfuggita di mano e si sia giunto a un lento decadimento e alla perdita del Mandato del Cielo con fine della dinastia Qing. Questa è una teoria non so quanto accreditata a livello accademico, ma insomma una delle tante. I movimenti di ribellione erano da sempre antidinastici, e questo non credo faccia eccezione. Insomma è un ribaltamento dell’antica teoria che vedeva l’Imperatrice Madre come capo occulto dei Boxer con l’obiettivo di scacciare gli Occidentali dalla Cina. Vecchia interpretazione ancora credo accettata come vera. La storia è sempre più complicata di come ce la narrano i libri e il fatto che l’Imperatrice Madre mandasse di nascosto viveri agli assediati, rendedogli di fatto possibile sopravvivere fino all’arrivo degli Inglesi, fa sicuramente sorgere nuovi interrogativi. C’è una storia ufficiale, e una narrazione alternativa, humus per noi romanzieri, che non ci accontentiamo mai delle apparenze, ma vogliamo indagare retroscena e possibili scenari. In “Ritorno a casa” le vicende porteranno il tenente Bianchi tra Pechino e Tientisin, la scomparsa di un bambino (felicemente ristrovato) figlio di un importante Mandarino lo porterà sulle tracce di una macchinosa congiura contro l’ambasciatore italiano accusato ingiustamente di non aver pagato con fondi pubblici un ingente debito di gioco contratto con gli usurai. Il tenente Bianchi scoprirà un giro di scommesse e sale da gioco clandestine per occidentali in cerca di forti emozioni. Il tenente Bianchi sventerà poi un ricatto contro l’ambasciatore e dimostrerà che la ricca ereditiera Virginia Ansaldi non ha tradito il fidanzato, che a sua volta non passa tutte le sue notti al tavolo da gioco ma sta organizzando un movimento clandestino per la difesa della donna cinese alle quali ancora nelle campagne spezzano i piedi e dei bambini, soprattutto delle bambine ancora vittime di discriminazioni, annegate nelle tinozze o abbandonate sul ciglio della strada. Virginia Ansaldi è una sufraggetta e milita per dare potere politico alle donne della colonia sensibilizzandole a lottare per i loro diritti e a non essere solo dei graziosi oggetti decorativi in società. Ecco il tenente Bianchi questa volta sa che il suo soggiorno in Cina volge al termine, forse non vede l’ora di tornare in patria, forse conserverà sempre nel cuore l’amore per questo paese così vasto e pieno di sorprese. Ma gli ordini sono di tornare in Italia, e lui come militare di carriera non può che ubbidire. Porterà Mei e i suoi figli in Italia con sè? Lo scoprirete a Natale leggendo la novella, che mi dà l’occasione di approfondire un periodo storico ancora controverso e poco conosciuto soprattutto da noi occidentali, e da noi italiani nello specifico. Nella storia del colonialismo occidentale la storia della rivolta dei Boxer è una storia a sè, in cui si confondono eroismi, amore per l’esotico, rapacità e egoismi nazionali. Non fu solo tutta luce ma neanche tutto buio. Gli italiani che vissero in Cina in quel periodo tornarono in Italia con un’idea della Cina che aveva toccato corde profonde della loro anima. La Cina con i suoi secoli di civiltà, i suoi rituali, la sua spiritualità se anche non fu compresa al 100 %, creò quelle premesse che portarono alla nascita della sinologia come branca del sapere. L’interesse per l’Oriente da allora non si è mai spento, e nonsotante le guerre commerciali, le competizioni e le rivalità, la Cina ha conservato il suo mistero e questo è senz’altro parte del suo fascino. Buona lettura!