Quando si sente il nome di Victor Hugo, tutti pensano in automatico ai suoi due libri più celebri, I miserabili e Notre Dame, ma in realtà lo scrittore e attivista francese ottocentesco fu autore di varie altre opere interessanti, come L’uomo che ride.
Le edizioni NPE propongono una graphic novel che adatta questo romanzo, sceneggiata da David Hine, disegnata da Mark Stafford e tradotta da Gloria Grieco.
Nell’Inghilterra a cavallo tra Sei e Settecento, più ricca di ombre che di luci, un ragazzo orfano dall’aspetto mostruoso e dall’animo nobile si guadagna da vivere portando in scena la propria sofferenza e diversità. Il suo volto è infatti sfigurato da una mutilazione che lo costringe ad una maschera di eterno riso. Un giorno, grazie ad una bottiglia restituita dal mare si scopriranno le sue vere origini e le contraddizioni di una società corrotta che vede come sempre nel diverso qualcuno da discriminare.
Nelle pagine della graphic novel, fedele allo spirito del romanzo, emerge una storia di umanità, amore e denuncia sociale, in un mondo dove pochi ricchi opprimono troppi poveri: il libro di Victor Hugo fu trasposto al cinema nel 1928, con grande successo, e il personaggio di Gwynplaine è un fratello di penna di Jean Valjean e di Quasimodo, rifiutato dalla società ma desideroso comunque di vivere e di dare qualcosa al mondo.
Il personaggio di Gwynplaine ispirò la figura del Joker, la nemesi di Batman, cattivo tragico e surreale, che ha saputo vivere mille vite ed avere mille volti. Ma il protagonista de L’uomo che ride ha altre sfumature di carattere e altre vicende, che rivivono nella graphic novel di Edizioni NPE.
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