:: Review Party – Decadenza di una famiglia di Matteo Strukul (Newton Compton, 2017)

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i-medici-decadenza-di-una-famiglia_9075_x1000La Parigi del diciassettesimo secolo è l’essenza stessa del vizio e della violenza. Maria de’ Medici, da poco sposa di Enrico IV di Borbone, scoprirà ben presto quanto siano rapaci le mire di Henriette d’Entragues, favorita del re, alla quale, con un documento scritto, lo stesso Enrico aveva promesso di prenderla in moglie. E ora quel foglio è l’arma di un ricatto. Anche il conte d’Auvergne e il duca di Biron cospirano per rovesciare il trono. Quando tutto sembra perduto, Maria decide di affidarsi a Mathieu Laforge, spia e sicario che, per denaro, è pronto a sventare più di una congiura. Ma questa decisione potrebbe ritorcersi contro di lei, perché l’avidità – si sa – è la peggiore delle matrigne. Quando Enrico IV di Borbone muore, vittima dell’ennesimo complotto, Laforge potrebbe infatti decidere di cambiare fazione, specie se all’orizzonte si profila, inarrestabile, l’ascesa di un astro di prima grandezza della politica francese: il cardinale di Richelieu. Sarà lui, dopo la morte del re, ad acquisire un grande potere, tradendo proprio colei che più di ogni altro ne aveva favorito la fortuna: Maria de’ Medici.

Dopo Una dinastia al potere, Un uomo al potere, e Una regina al potere, esce oggi il quarto romanzo della saga di Matteo Strukul dedicata alla famiglia de’ Medici: Decadenza di una famiglia, tutto incentrato sulla figura di Maria de’ Medici e il suo triste declino.

young maria de medici

Santi di Tito, ritratto di Maria de Medici da giovane, 1590, conservato nel Museo dell’ Opificio delle Pietre Dure, Firenze

Cosa sappiamo di Maria de’ Medici? Nacque a Firenze nell’aprile del 1575, sesta figlia di Francesco I de’ Medici, granduca di Toscana, e di Giovanna d’Austria, arciduchessa d’Austria. Fu sposa del re di Francia Enrico IV dal 1600 al 1610, anno in cui Enrico morì, ucciso da un fanatico cattolico di nome François Ravaillac. Maria morì nel luglio del 1642.

Questi gli scarni dati biografici, da cui partono gli autori di romanzi storici, per le proprie ricerche, decisi a dare una profondità psicologica ai personaggi, e un fare un quadro il più fedele possibile degli scenari e del periodo storico. I romanzi storici certo non sono tesi di laurea, ma è interessante vedere dove la storia cede il passo alla fantasia, o perlomeno alla verosimiglianza.

Banchetto nuziale di Maria de' Medici ed Enrico IV di Francia

Jacopo da Empoli, Nozze di Maria de’Medici ed Enrico IV di Francia, 1600,  Elgin Collection, Broomhall, Fife, Scotland

Un romanzo storico chiamiamolo onesto, non travisa, non distorce, non costringe il lettore a sindacare ogni seppur minimo dettaglio, lo da per scontato, crede che perlomeno lo spirito del periodo sia stato rispettato.

Molto spesso un romanzo storico, oltre che intrattenere ha anche un valore divulgativo, avvicina il lettore alla Storia, quella con l’ S maiuscola, anche se molto spesso ne deforma e ne rimarca i fatti più spettacolari, e appariscenti, e se vogliamo eclatanti, dove quasi mai mancano sesso, violenza, lotta per il potere, tradimenti e inganni.

Decadenza di una famiglia non deroga da queste regole: approfondito lavoro di ricerca, evidente deriva della fantasia forse solo evidente agli storici, accentuazione dello straordinario e del maestoso. E solitamente c’è anche una morale, perlomeno l’autore abbraccia il punto di vista di un personaggio, e a volte lo difende e lo idealizza anche andando contro le opinioni più diffuse e comuni. Strukul cerca di mantenere una certa obbiettività, e lo fa tramite una scrittura veloce, divisa in capitoli molto essenziali.

Partiamo dall’ incontro tra Maria de Medici e Passitea, donna dalla vita santa e misericordiosa che le fa una profezia sul suo futuro, e il capitolo dopo è già regina, alle prese con gli intrighi di corte, la necessità di assoldare una spia e un sicario veneziano, il tale Mathieu Laforge (futuro capitano delle guardie), e cercare di ottenere un documento compromettente dalle mani della favorita (o una delle favorite, è un uomo molto galante) del re.

Così inizia Decadenza di una famiglia, un romanzo storico con le cadenze di un romanzo d’azione, e le luci quasi gotiche di un romanzo in cui si sondano i mali e vizi di un’ epoca, il diciassettesimo secolo. Intrighi, congiure, tradimenti, maschere, avidità, vendette, pugnali e veleni, e infine l’astro oscuro del cardinale di Richelieu, (figura conosciuta a tutti gli amanti della letteratura d’avventura, grazie ai romanzi intramontabili di Dumas) che nel bene e nel male sarà al centro del potere più ancora dei sovrani legittimi.

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Philippe de Champaigne, Triple Portrait of Cardinal de Richelieu, 1642, National Gallery London Archive

Decadenza di una famiglia è un romanzo che si legge velocemente, un classico page turner, non stupisce perciò che l’autore sia stato investito da tanto successo, riesce a coinvolgere e appassionare non solo i classici lettori che leggono romanzi storici, ma anche tutti gli altri, mettendo al servizio del romanzo storico le regole del romanzo d’azione, per un pubblico popolare.

Capitoli veloci, colpi di scena continui, linguaggio spregiudicato, cliffhanger sincopati, (le regole del feuilleton più classico). Le lotte dei fiorentini alla corte di Francia sembrano così reali e moderne, senza esclusioni di colpi, dove fidarsi anche solo di un alleato (che per denaro può trasformarsi in nemico, è una delle più grandi debolezze). Strukul gioca coi toni e coi registri, da amante del pulp, sul modello di Tim Willocks, credo uno dei suoi maestri.

Matteo Strukul è nato a Padova nel 1973. Laureato in giurisprudenza e dottore di ricerca in diritto europeo, ha pubblicato diversi romanzi (La giostra dei fiori spezzati, La ballata di Mila, Regina nera, Cucciolo d’uomo, I Cavalieri del Nord, Il sangue dei baroni). Le sue opere sono in corso di pubblicazione in dieci lingue e opzionate per il cinema. Nel 2016 ha pubblicato con la Newton Compton il primo romanzo della saga sui Medici, Una dinastia al potere, vincitore del Premio Bancarella 2017. Sono seguiti Un uomo al potere e Una regina al potere. La serie è in corso di pubblicazione in Inghilterra, Germania, Olanda, Spagna, Turchia, Repubblica Ceca, Grecia, Serbia e Slovacchia. Matteo Strukul scrive per le pagine culturali del «Venerdì di Repubblica» e vive insieme a sua moglie Silvia fra Padova, Berlino e la Transilvania. Il suo sito internet è www.matteostrukul.com

Source: inviato dall’ editore, si ringrazia Federica dell’ Ufficio Stampa Newton Compton e Rosaria Sgarlata di Niente di personale per avere organizzato il Review Party.

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