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:: Ti ricordi di Sarah Leroy? di Marie Vareille (Rizzoli 2025) a cura di Patrizia Debicke

27 gennaio 2025

Anni Novanta. Sarah Leroy e Angélique Courtin si erano stranamente conosciute nel cimitero di Bouville-sur-Mer, piccolo paese sulla Manica. Tutte e due avevano sette anni ed era il giorno del funerale della mamma di Sarah. Sarah aveva lasciato la chiesa in preda a una crisi di pianto e aveva raggiunto Angélique che a gambe incrociate e con addosso un impermeabile giallo troppo grande, stava seduta su una tomba nel cimitero di Bouville- sur – Mer. Quel cimitero descritto nel romanzo, molto suggestivo, non è a Bouville ma a Varengeville-sur-mer ed è ancora in cima alla scogliera bianca a picco sul Canale della Manica poco lontano da Cap Gris-Nez e di là, se il tempo è bello, si riesce persino a vedere l’Inghilterra .
Angelique “adorava i cimiteri”. Un hobby forse un tantino inquietante, penserete ma in quel momento Sarah non ci aveva fatto caso, anzi in un attimo di rabbia aveva persino tirato un sasso contro quella ragazzina sconosciuta ma Angelique si era alzata, si era avvicinata e l’aveva stretta tra le braccia. Profumava di mare e di cioccolata calda e quell’abbraccio le aveva dato conforto e offerto amicizia. La solidarietà è l’unica soluzione per le brutte cose della vita, le aveva detto allora Angélique. E le aveva piazzato sulle orecchie le cuffie del walkman preso in prestito dalla sorella Maggiore Fanny, che trasmetteva Sensualité di Axelle Red.
Nel 2001 Sarah era una sedicenne tranquilla, gradita a tutti, brava nuotatrice e studentessa modello. Angélique è bella ma Sarah ha il grande vantaggio di far parte di una famiglia benestante. Per un periodo le loro strade si erano divise, dopo le medie, ma prima della scomparsa di Sarah erano tornate amiche, molto amiche. Tanto da formare con altre due coetanee il gruppo delle Disincantate. Un giorno di fine estate tuttavia Sarah non farà ritorno a casa. Dov’è finita e cosa le sarà accaduto? La notizia, divampando su tutti i media francesi, terrà gli spettatori incollati davanti agli schermi televisivi per giorni e poi settimane. Verranno ritrovati i suoi vestiti, le sue cose, si supporrà che sia stata uccisa e buttata in mare, ma non si rinverrà mai il suo corpo. Ciò nonostante un giovane, qualcuno a lei vicino e che le aveva già fatto torto, finirà in prigione con l’accusa di omicidio. E il caso verrà chiuso.
Ciò nondimeno a vent’anni dalla sua scomparsa, il 3 settembre 2001 in Francia, nel paesino di Bouville-sur-Mer,” i riflettori si riaccendono all’improvviso sul caso di Sarah Leroy. Chi era stato condannato per la sua morte sta per uscire di prigione…
E succede proprio il giorno in cui Fanny Courti, vice-caporedattore della rivista per cui lavora e prossima alla promozione a direttore editoriale della versione online della rivista Mesdames, viene convocata da Catherine, il suo capo. Una convocazione in un giorno per lei tremendo. Tremendo perché è lo stesso in cui ha appena ricevuto dalla sorella minore Angélique la notizia della morte della loro madre e quello in cui la vicepreside della scuola della figliastra l’ha chiamata con urgenza per un colloquio. L’adolescente Lilou, figlia del marito di Fanny, Esteban, stavolta l’ha fatta grossa e si è beccata una sospensione. Di ben tre settimane e in più, avrebbe dovuto iscriversi a uno stage previsto dal suo percorso scolastico, cosa che naturalmente si è ben guardata dal fare. Senza contare che i rapporti fra Fanny e Lilou sono piuttosto difficili, neppure migliorati dalla nascita del piccolo Oscar, di quattro anni, benché da subito adorato dalla sorella maggiore .
Stanca e snervata, Fanny sarà costretta a trascinare Lilou con sé in ufficio dove si sentirà dire dal suo capo che la rivista online prevede una serie di articoli dedicati a Sarah Leroy, a vent’anni dalla sparizione. E chi meglio di Fanny, originaria di Bouville, sorella maggiore di Angelique, la migliore amica di Sarah e dunque più che informata dei fatti, potrà occuparsene? E visto che Lilou ha approfittato dell’occasione per intromettersi, potrà fare il suo stage, accompagnandola.
Fanny prova a resistere con tutte le sue forze all’incarico, persino a costo di veder sfumare la promozione, ma alla fine si vede costretta ad accettare. All’epoca, anche lei in un certo senso aveva avuto un ruolo nel fattaccio per cui cui – benché il corpo di Sarah non fosse mai stato ritrovato – era stato condannato a vent’anni di galera Éric Chevalier, figlio della matrigna di Sarah – per la ragazza una specie di fratellastro, sebbene questi si sia sempre dichiarato innocente. Ma su lui giravano da tempo nella cittadina voci che non si fosse comportato bene con qualche altra ragazzina e alcuni particolari parevano collegarlo irrimediabilmente alla sparizione di Sarah.
Fanny ricorda ancora bene di aver mentito alla polizia avvallando i movimenti di sua sorella minore Angélique e scagionandola. Ma è stata solo lei a mentire? In quanti allora non dissero tutta la verità e ancora tacciono? Cosa per esempio facevano e pensavano le Disincantate?
Loro, le quattro grandi amiche d’infanzia: Sarah, Angélique, Jasmine e Morgane. Legatissime tra loro in un speciale momento della loro vita.
E saranno dunque proprio le due investigatrici dilettanti, Fanny la giornalista affiancata, suo malgrado, dalla figliastra con la quale ha un rapporto tumultuoso, che si ritroveranno a indagare insieme sul mistero che circonda ancora la scomparsa di Sarah.
E per farlo dovranno recarsi sul luogo della tragedia per interrogare i testimoni di allora, in particolare Angélique, la sorella di Fanny che ancora vive là ed era la migliore amica di Sarah.
Se Lilou porta avanti il suo stage indagando con passione, Fanny invece si muove in modo più riservato, con maggiore circospezione. Il suo comportamento in un certo senso stupisce la figliastra che sospetta la matrigna di nasconderle qualcosa.
Insomma, l’enigma Sarah imbocca una strada oscura, che par volersi infittire a ogni passo, lasciando intuire troppi confidenziali segreti nascosti, parole mai dette collegabili ad alcune inesplicabili zone grigie e a definitivi giudizi di condanna .
E man mano che Marie Vareille, l’autrice, solleva il velo su quel passato, alternando le voci di Fanny, Lilou, Sarah, Angélique, riuscirà infine a fornire un’ ipotesi su quanto accaduto. Ma la realtà non potrà mai essere svelata.
Ambientato sulla Costa d’Opale, quel tratto di costa sulla Manica della Francia settentrionale, situato di fronte alla costa sud-orientale dell’Inghilterra, questo romanzo, giusto, incisivo, sapientemente diretto e con un finale inaspettato, dà ovviamente il posto d’onore a tutte queste donne, all’amicizia, alla sorellanza, ma affronta anche argomenti più seri come lo stupro, le molestie, le famiglie allargate, le apparenze, i lutti, le rivalità… Tutti questi ritratti di adolescenti/donne che portano avanti il romanzo sono infatti minuziosi e perfettamente rappresentati.
Un romanzo che è allo stesso tempo accattivante e commovente… e beh sì magari anche un po’ nostalgico per chi è cresciuto negli anni ’90.

Marie Vareille è nata in Francia nel 1985 e ora vive nei Paesi Bassi con il marito e le due figlie. Il suo bestseller, “La vie rêvée des chaussettes orphelines”, è stato tradotto in molti paesi e ha venduto più di 200.000 copie in Francia. Il libro ha ricevuto il Charleston Readers’ Prize nel 2020.