Oscar Fantastica propone il primo romanzo della trilogia della Terra Spezzata, La quinta stagione, scritta dall’autrice afroamericana N. K. Jemisin e già opzionata per una serie televisiva di prossima realizzazione, sull’onda dell’interesse che ormai i generi del fantastico hanno suscitato presso cinema e TV.
Con questo libro l’autrice, una veterana della scrittura visto che cominciata a produrre storie a 10 anni, ha vinto nel 2016 il prestigioso premio Hugo, confermando un talento già noto, e negli anni successivi ha rivinto altre due volte il premio per i capitoli successivi di questa saga tra fantascienza e fantasy, in cui si mescolano tematiche femministe e di appartenenza etnica, ecologia e razzismo.
Ci si trova su un mondo che sta attraversando la sua quinta stagione, quella che lo porterà alla fine, tra terremoti, eruzioni, mancanza di luce, carestie, in un unico continente dove è chiaro che tutto sta per terminare, e in maniera tragica. In questo mondo vivono le tre protagoniste, Damaya, Syenite ed Essun, ognuna con un destino che sembra preordinato ma che forse potrà cambiare per la fine imminente.
La città principale di questo mondo è Yumenes, opulenta e arrogante, costruita in maniera decorativa e incapace di fronteggiare le catastrofi climatiche che si stanno abbattendo sul mondo. E uno dei palazzi comunque splendidi di Yumenes è il Fulcro, dove vivono gli orogeni, i perseguitati della storia, una metafora delle minoranze in difficoltà nel mondo reale, afroamericani in testa, temuti per i loro poteri che però fanno comodo ai cosiddetti normali, visto che sono in grado di plasmare le scosse sismiche.
La quinta stagione ha una costruzione complessa, inizia da quella che è una scena finale e poi si snoda man mano, con tre storie parallele, in tre momenti diversi, raccontate dalle protagoniste che fanno parte degli orogeni, una ragazzina, una giovane donna e una madre di due figli, in cerca di una possibilità in una realtà senza speranza.
Un romanzo di genere fantastico, che come tutti i grandi titoli di questo genere (da 1984 a Arancia meccanica, da Il mondo nuovo a Fahrenheit 451, giusto per citare i primi che vengono in mente) si pone come metafora del nostro mondo, spesso se non sempre basato sulla discriminazione e sullo sfruttamento della sofferenza altrui, specie se le vittime sono donne e magari di colore. Ma non bisogna aspettarci retorica femminista o black power, La quinta stagione è un libro secco, senza fronzoli, che appassiona, avvince, fa riflettere, merita riletture e rimandi per capire la complessità della trama e lascia con la voglia di leggere i capitoli successivi.
Una scoperta interessante, un romanzo già classico, un libro su cui riflettere, sia che si ami il genere sia che si preferiscano altre storie, oltre che senz’altro un titolo da consigliare a chi pensa che la fantascienza e il fantastico non possano parlare della realtà.
N. K. Jemisin (Iowa City, 1972) ha scritto otto romanzi e diverse raccolte di racconti, per i quali ha ricevuto molti premi. Fra questi, prima e unica nella storia, tre Hugo come Miglior romanzo per tutti e tre i titoli de “La Terra Spezzata” nel 2016, 2017 e 2018.
Provenienza: omaggio dell’ufficio stampa che ringraziamo.
Tag: Elena Romanello, Fantascienza Fantasy Horror, fantasy, Mondadori, Oscar fantastica
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