:: Il Regno del male di Sandro Ristori (Newton Compton Editori 2018) a cura di Elena Romanello

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Il regno del male

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Spesso ci si lamenta delle poche proposte di autori italiani nel genere fantasy, spesso si dice anche che forse non siamo così bravi a scrivere questo tipo di storie, ma si può sempre scoprire qualcosa di nuovo, perché chi scrive fantastico c’è anche alle nostre latitudini, non copiando per forza modelli stranieri.
Come il primo libro di una nuova saga in tema scritta da Sandro Ristori, Il regno del male, che porta in un mondo in cui ci sono echi di Joe Abercrombie e Terry Goodkind, spietato e senza speranza, in preda a guerre, carestie, epidemie e pregiudizi che si traducono in discriminazioni, omicidi e altri comportamenti disumani.
Secondo un’antica leggenda, chi manifesta durante l’adolescenza una macchia particolare sulla pelle, visibile solo da un mago con una fiamma e chiamata il Segno, è maledetto e va esiliato, mentre sua madre va condannata ad un supplizio crudele in un lago vicino al villaggio, dove resta immersa finché non muore.
Questo è quello che capita ai due protagonisti, Kausi e Coral, due vite spensierate con qualche ombra fino al momento in cui scoprono di essere maledetti: devono lasciare il loro villaggio, valicare le Grandi Paludi, da dove nessuno è mai tornato e inoltrarsi in una terra di cui si parla solo nei miti e nelle leggende. Ma forse, lontani da un mondo che li ha traditi, potranno scoprire nuovi modi di vivere e persone simili a loro con cui ricominciare a relazionarsi, in un mondo che comunque si presenta senza speranza.
Infatti tutto il Regno in cui vivono anche i due ragazzi è in ginocchio: da ovest sta arrivando una terribile pestilenza che sta devastando interi territori uccidendone gli abitanti, il re è da sempre troppo debole per opporsi agli intrighi degli avidi duchi della sua corte, mentre i barbari premono sui confini del nord e a sud stanno arrivando migliaia di profughi in fuga dalla fame e dalla guerra. E non ci sono solo queste vicende da raccontare, ma anche quella di Rakha, ragazza dotata di strani poteri, che in passato ha incrociato la strada dei due ragazzi esiliato e che ora ha nelle sue mani l’erede del duca di Courtenaray.
Una storia incalzante, raccontata al presente come una cronaca di guerra di oggi, dove l’elemento fantastico alla fine non è predominante, rispetto ad una metafora del mondo reale, tra discriminazioni verso il diverso, migrazioni, guerre, carestie. Un microcosmo cupo e senza speranza, molto più spietato a tratti di Westeros, ma alla fine simile a quello che sta accadendo qui, con una trama comunque appassionante di cui si spera di leggere presto i nuovi sviluppi.

Sandro Ristori è nato a Firenze nel 1982 e vive e lavora a Roma. Scrive, traduce, legge, impagina e immagina libri. Il Regno del male è il primo capitolo di una saga.

Source: inviato al recensore dalla casa editrice, si ringrazia Federica Cappelli dell’Ufficio stampa.

Disclosure: questo post contiene affiliate link di Libreriauniversitaria.

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