:: Recensione di The day is yours. Kenneth Branagh di Ilaria Mainardi

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The Day is Yours. Kenneth Branagh saggio monografico dedicato a Kenneth Branagh di Ilaria Mainardi pubblicato da Siska Editore nasce forse da una scommessa, da un azzardo direbbero alcuni, gettare nuova luce sul percorso artistico e umano dell’attore, regista e produttore di Belfast. Senza pretese di esaustività infatti l’autrice ci tiene a dire nella prefazione “Non ci soffermeremo, non per statuto almeno, sui singoli lavori diretti e/o interpretati da Kenneth Branagh, già studiati e discussi in testi di ottimo livello e sulle pagine di riviste specializzate, ma proveremo piuttosto a percorrere la linea curva della ricerca autoriale, tratteggiando ciò che la caratterizza al di là di ogni ragionevole dubbio: la libertà” e con la tenacia di studiosa e innamorata Ilaria Mainardi ci presenta un punto di vista del tutto personale caratteristica essenziale dei libri che parlano di cinema e dei saggi in generale se è vero che “Il saggio è l’arte di intrattenere il lettore lungo un percorso di riflessione che sia prima di tutto personale”. A prescindere se si condividano o meno le riflessioni dell’autrice nel considerare Branagh “uno dei più compiuti esempi di ciò che teatro e cinema dovrebbero essere. Non soltanto poiché l’attore e regista irlandese incarna un modello di meticolosa tecnica che mai si è piegata di fronte al birignao o alla chimera dei lustrini e del successo, ma anche per il carico di vitale umanità che è forse la cifra più piacevolmente sconvolgente del suo talento” bisogna tuttavia ammettere il valore dell’opera di questa giovane autrice che si distingue per competenza, specialmente nel trattare temi inerenti al teatro e per capacità formale grazie allo stile elegante del suo linguaggio cadenzato da un’ attenta  scelta di riferimenti e note a margine oltre che link diretti a testi e articoli che ogni buon critico dovrebbe conoscere. E’ un opera colta, anche difficile se vogliamo, non è semplice comprendere le riflessioni più tecniche che magari passeranno e risulteranno comprensibili solo ad una successiva e più attenta lettura, magari corroborata da testi di tecnica cinematografica e teatrale. L’amore squisitamente platonico che lega l’autrice a Branagh pregiudicherà la sua obbiettività? A mio avviso questo rischio non si corre, perché proprio le doti spiccate se non esclusive della leggenda irlandese nutrono questo amore, il cui valore che si ami o meno Branagh come persona non possono essere messe in discussione.  La sua potenza espressiva e capacità tecnica, oltre che ad un originalità interpretativa non priva di un guizzo di eccesso che di norma accompagna il genio, sono infatti raramente messe indubbio anche dai suoi critici più feroci. Forse il rigore e la sistematicità dell’addetto ai lavori cede il passo alla passione in alcuni tratti ma ciò non pregiudica l’esito finale. Se la buona critica è fondata sulla padronanza di stile e su argomentazioni forti, senz’altro The Day is Yours. Kenneth Branagh è buona critica, sincera, schietta, che diverte e interessa, contagia con il suo entusiasmo e educa con la sua preparazione tecnica. Poi non si può separare Kenneth Branagh da William Shakespeare, sebbene la Mainardi ci tenga a sottolineare che Branagh è anche altro. Non si può tralasciare l’Enrico V, l’opera che sicuramente mi ha personalmente affascinato più di tutte per profondità e maturità, poi l’Hamlet, il suo Jago in un Otello forse minore rispetto ad altre rappresentazioni, o le opere buffe Molto rumore per nulla, Pene d’amor perdute, Come vi piace. Macbeth manca forse per superstizione, data la leggenda nera che ammanta questa tragedia, pur tuttavia penso che quando l’età glielo concederà non si esimerà da presentarci un superbo Re Lear. Oltre Shakespeare, Branagh esiste anche grazie ad altre opere come L’altro delitto, Gli amici di Peter, Frankestein, Sleuth,  Il commissario Wallanderer,  Thor opera per la quale la Mainardi spende parole originali ricollegando la mitologia norrena all’ossatura stessa del teatro shakesperiano tanto da testimoniare che Branagh non è un sofisticato snob chiuso nell’aristocratico club del teatro cosiddetto alto, ma sa contaminarsi, prendersi in girò, confrontarsi con la contemporaneità. Che si ami o si odi Branagh The Day is Yours è un testo che aiuterà a comprendere il suo genio e la sua sregolatezza. La copertina è stata realizzata da Elio Cossu. Una curiosità la corretta pronuncia del nome Branagh è omettendo il gh. The Day is Yours. Kenneth Branagh è disponibile dai primi di dicembre in formato epub (per Ipad e tablet in genere, iphone, Adobe Digital Edition) e presto in formato mobi (kindle) sul sito www.siskaeditore.it  e sui siti di e-commerce editoriale al prezzo di 4.99 Euro.

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