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::La Lunga notte di Emerio Medina, (Oligo editore 2025) A cura di Viviana Filippini 

2 aprile 2025

“La Lunga notte” di Emerio Medina, edito da Oligo editore, comprende due racconti: “La lunga notte” e  “La partenza”. In tutte e due le storie ci sono sì dei personaggi che impariamo a conoscere, ma accanto a loro, la principale protagonista è Cuba, con le sue atmosfere torbide cupe e capiamo che essa c’è,  sembra lei, ma non la percepiamo in modo netto e nitido. Nel primo racconto – “La lunga notte”-  quello che domina è l’oscurità che tutto avvolge, nasconde e rende irriconoscibili le cose e le persone per giorni. Ogni elemento che compare nella storia -dagli edifici, alla giovane coppia di sposi e al comitato di persone in cammino verso la luce- è velato dalle tenebre tanto che nulla si vede in modo netto, anche se ne deduciamo le forme e i rumori. Medina ci pone sullo stesso livello dei protagonisti che si muovono all’interno di questa oscurità senza poterla comprende e vanno avanti a tentoni tra luci che si accendono e spengono, nella speranza che il chiaro torni e renda più luminoso il presente, ma anche il futuro. Nel secondo racconto – “La partenza”- torna ancora quel senso di vago, indefinito, di un partire per allontanarsi  e di andare per arrivare nella località nota come Il Punto. I protagonisti sanno che attraversare la boscaglia non è facile, anzi sono consapevoli che ciò comporta difficoltà e imprevisti e a testimoniarlo ci sono i corpi ritrovati di chi purtroppo non è riuscito nell’impresa. Non importa però, perché per cambiare si deve partire. Andare, allontanarsi verso una meta che è la libertà, anche se del tutto sconosciuta e tutta da scoprire. Con un linguaggio avvolgente l’autore ci porta alla scoperta dei mondi esteriori e interiori dei diversi personaggi protagonisti di queste due storie, permettendoci così di entrare a fare parte delle loro vite, di muoverci al loro fianco e di scoprire cosa li tormenta  nell’animo, ma anche quello che loro desiderano. “La lunga notte” di Emerio Medina è un libro appassionante che ci porta dentro i meandri di un mondo lontano capace di conquistare con il suo misterioso fascino e con un’umanità pronta a rischiare per lasciare ciò che la opprime e dare il via ad un nuovo inizio, anche se non mancano dubbi e perplessità, in un mondo tutto nuovo e da scoprire. Traduzione di Davide Barilli.

Emerio Medina (Mayarí, Cuba, 1966) ha studiato ingegneria meccanica nell’ex URSS. Ha iniziato a scrivere tardi, nel 2003, ma ha ottenuto i più importanti premi letterari di Cuba, come il Casa de las Américas, nel 2011, con il libro di racconti La bota sobre el toro muerto. Tra i suoi libri ricordiamo “Sarubì; el preferido de la luna” (romanzo per bambini, 2009); “Café bajo sombrillas junto al Senna” (2010, Premio UNEAC per il racconto 2009); “La linea en al mitad del vaso” (2016, Premio Alejo Carpentier per il racconto); “Los fantasmas de hierro” (2015); e “Los Habaneros nunca invitan a comer” (2024). (Fonte bio Oligo Editore)