
“L’eleganza del riccio” approfondisce la vita di Renée, una donna di mezza età che lavora come portinaia in un edificio di lusso. Nonostante la sua posizione sociale umile, Renée è una persona colta e appassionata di arte e filosofia. Nasconde la sua intelligenza e profondità dietro un’apparenza modesta, convinta che il mondo esterno non possa apprezzare la sua vera natura. Dall’altra parte, troviamo Paloma, una ragazza prodigio che si sente alienata dalla superficialità della sua famiglia benestante. Paloma ha una visione pessimistica della vita e pianifica di suicidarsi il giorno del suo tredicesimo compleanno, convinta che non ci sia nulla di significativo nel mondo degli adulti.
Tuttavia, la sua curiosità e intelligenza la spingono a esplorare la vita in modo più profondo. Le vite di Renée e Paloma si intrecciano quando un nuovo inquilino, il misterioso e affascinante Kakuro Ozu, si trasferisce nell’edificio. Kakuro, un uomo di origini giapponesi, riconosce la bellezza e l’intelligenza in entrambe le donne e avvia un rapporto significativo con loro. Attraverso le sue interazioni con Kakuro, sia Renée che Paloma iniziano a mettere in discussione le loro convinzioni e ad esplorare la bellezza della vita.
Il romanzo è costellato di riflessioni filosofiche e citazioni di pensatori come Tolstoj e Kierkegaard, invitando il lettore a considerare la propria esistenza e il significato della bellezza. La narrazione è caratterizzata da uno stile lirico e profondo, che riesce a trasmettere emozioni e pensieri complessi. Alla fine, la storia porta a una rivelazione toccante sul valore delle relazioni umane e sull’importanza di vedere oltre le apparenze.
























