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:: La pittrice di Rennes di Alberto Mati (Ali Ribelli 2023) a cura di Patrizia Debicke

19 gennaio 2024

Estate 2022. Alla stazione ferroviaria di Rennes, lo splendido capoluogo della Bretagna, Alessandro Zocchi, quarantacinquenne toscano in viaggio con due amici, dopo aver comprato il biglietto del TGV per Parigi, nota una giovane donna apparentemente trentenne dai capelli rossi che gli volta le spalle davanti al tabellone delle partenze. Colpito dall’avvenenza della sua figura, esaltata dalla minigonna e dalla camicetta annodata sotto il seno, le scatta una foto e quando poi lei, nel raccogliere la borsa per dirigersi verso un caffè, perderà un foglietto di carta con scritto qualcosa, lo raccoglierà porgendoglielo e spiegandosi nel suo povero francese.
Ma proprio in quel preciso momento sarà piacevolmente colpito e affascinato nello scoprire che la ragazza parla un ottimo e musicale italiano, con un live accento appena valorizzato nelle erre, avendo studiato alle belle Arti di via Ricasoli a Firenze. Scoprirà infatti che la giovane musa incantatrice dai capelli rossi, Lorraine Lambery, che ha appena incontrato è diventata oggi una pittrice francese abbastanza conosciuta, dopo una lunga, difficile e tormentata carriera.
Lorraine si confida tranquillamente con lui, dichiarandosi apertamente lesbica ma con abitudini bisex. Cosa che stuzzica e intriga il toscano tanto più che tra loro due pare sia esplosa un’intesa sessuale immediata, pronta a trasformarsi presto in una tenera e stravagante liaison che si snoderà, attraverso itineranti e campagnole avventure bohémien ed incontri particolari, tra la Bretagna e Parigi.
La Ville Lumière, già, la rutilante capitale francese dove la sorte e l’incontro con una bella e conturbante archeologa bionda spagnola dagli occhi verdi, Isabel offesa e tradita dal fidanzato coinvolgeranno presto l’italiano in una sequela di altri, diversi e molto infuocati rapporti emozionali e fisici , descritti e spiegati con dovizia di particolari.
Un continuo mutare ed evolversi di inattese situazioni sorprendenti, in un turbine di avvenimenti spesso dagli aspetti simultanei che trascineranno Alessandro nella più difficile e azzardata confusione di passioni, costringendolo alla fine a optare per una scelta obbligata tra la bella rossa pittrice francese e la bionda e focosa archeologa catalana.
Un romanzo, La pittrice di Rennes che, più che il ritmo di un giallo assume la voluta suspence di ricercato e tenebroso romanticismo.
Un romanticismo che pare addirittura in certe descrizioni volersi avvicinare al decadentismo dannunziano per una storia a tratti lenta e subito dopo inquieta, incalzante, densa di amori complessi, libertini, nascosti ma anche esibiti , sullo sfondo di una splendida e accaldata Parigi estiva.
Una Parigi descritta alla perfezione tanto da assomigliare quasi in certe pagine a una dotta guida turistica che il toscano dovrà attraversare, visitare fino a conoscere e studiare nei più minuti particolari e segreti della sua antica intrigante storia e della sua millenaria cultura avvalendosi della archeologa spagnola.
Un storia intrigante che a tratti indugia, si sofferma, gioca con le parole, rappresenta l’incanto dei paesaggi, spiega la ripercussione e la bellezza dell’arte. Avvicina senza timore complessi temi storici, filosofici, vorrebbe creare poemi e ci prova senza vergogna…
Un love story inserita in una gita turistica, a tratti erotico sentimentale di tre amici toscani in Francia , per romanzo che a me richiama soprattutto il genere svagatamente sentimentale degli intrighi amorosi in certi film di Woody Allen.
Tracce che mi rimandano addirittura per certi aspetti e in certi momenti proprio al film : Vicky Cristina Barcelona e ben descrivono il tipico spaesamento o eccitazione del turista in terra straniera. Spaesamento e lassismo vacanziero che spesso riesce a provocare un mixer di reazioni che vanno dalla commozione alla noia, dallo stupore alla diffidenza. Le atmosfere inserite nel testo poi, quasi irreali e avvolgenti, contribuiscono ad un’euforia senza limiti al di là di quanto concesso dal raziocinio.

Alberto Mati, nato nel cuore della Toscana a Pistoia nel 1962, ha intrapreso un percorso professionale ricco e variegato. Dopo aver conseguito il diploma di perito industriale specializzato in meccanica, ha maturato una vasta esperienza lavorativa in diversi settori. Ha iniziato la sua carriera come impiegato tecnico in officine meccaniche, dove ha affinato le sue competenze pratiche. Successivamente, ha lavorato come progettista in una rinomata società d’ingegneria, mettendo a frutto le sue competenze tecniche e creative. Infine, ha assunto un ruolo di responsabilità come ispettore tecnico nella Polizia di Stato. Viaggiatore appassionato, ha esplorato ampiamente l’Italia, il Nordafrica e l’Europa, sia per motivi di lavoro che per piacere. Queste esperienze di viaggio hanno arricchito la sua visione del mondo e hanno influenzato la sua scrittura. Ora, Alberto si avventura nel mondo della letteratura con il suo primo romanzo, La pittrice di Rennes. Questa nuova sfida rappresenta l’ultima tappa di un percorso di vita ricco e stimolante, e non vediamo l’ora di scoprire dove la sua penna lo porterà.