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:: Donne che chiedono giustizia di Luigi Guicciardi (Damster 2024) a cura di Patrizia Debicke

12 aprile 2024

4 giugno venerdi pomeriggio alle 18 una telefonata anonima annuncia un macabro ritrovamento e la sonnolenta quiete pomeridiana della città , viene sconvolta. Qualcuno ha segnalato la presenza del cadavere di una giovane donna in una casa abbandonata della periferia di Modena .
La casa, semidiroccata, si trova in fondo a una strada: via della Chiesa Santa Maria di Mugnano, ma un po’ oltre la chiesa.
Il commissario capo Cataldo, subito avvertito contemporaneamente al medico legale Salvatore Scarso detto Turi, si recherà in macchina sul posto accompagnato dall’ispettore De Pasquale da sempre sua valida spalla. Al suo arrivo troverà il medico legale e la scientifica già sul posto che stanno per mettersi al lavoro e fare i primi accertamenti.
La vittima, una giovane bionda, a prima occhiata si direbbe caduta a testa in giù da una finestra sul retro , dall’altezza di circa sette metri . È vestita piuttosto bene, con proprietà ma non porta gioielli e non ha documenti su di sé . La sua identità è un mistero, come finora appaiono un mistero i motivi che hanno causato la sua morte. Bisogna riuscire a capire cosa sia accaduto esattamente.
Si tratta di uno sfortunato incidente? O invece di un suicidio, anche se non è stato rinvenuto alcun biglietto d’addio o invece bisogna pensare al peggio, a un omicidio?
Delle relative indagini verrà incaricato il commissario capo Giovanni Cataldo poliziotto dal fiuto infallibile e dall’animo tormentato. Che si avvarrà anche stavolta della proficua collaborazione del fidato ispettore De Pasquale, con cui forma un duo inossidabile, già incontrato al suo fianco in altre importanti indagini. Ma Cataldo in fase di faticoso rodaggio, nei panni che gli vanno stretti di Davide contro Golia per, parrebbe, incompatibilità caratteriale col nuovo questore Antonietta Castellani Tarabini, donna inflessibile e ambiziosa, mastica amaro.
Ciò nondimeno, nonostante che il risicato consenso, la Castellani appena trasferita a Modena pare già pronta a metter dei bastoni tra le ruote alla sua squadra. Non perderà occasione infatti per intromettersi, trasformando la faccenda in una difficile inchiesta e, creando tensioni e ostacoli che non faranno altro che rallentare l’indagine. Ma il lavoro li attende per cui bisogna rimboccarsi le maniche e darsi da fare.
Identificata la vittima, dalla compagna di stanza e di lavoro, come Jelka Zolnir, una quasi ventenne cameriera slovena in Italia con regolare permesso di soggiorno , l’inchiesta (la ventiquattresima addirittura) di Cataldo si focalizzerà inevitabilmente sul ristorante di buon livello, Il golfo del Principe, dove la ragazza prestava servizio da cinque mesi e sulla cerchia degli abituali frequentatori. Ma Jelka era molto riservata, tanto che neppure la collega è in grado di dire molto su di lei. Sa solo che si vedeva con qualcuno, ma non l’ha mai incontrato e non ne conosce il nome.
Ma la spirale di sangue innestata dalla morte della giovanissima slovena non si ferma. Ben presto infatti la casa abbandonata alla periferia di Modena ospiterà un secondo barbaro delitto. E stavolta visto che la vittima è stata picchiata e strangolata, non possono sussistere dubbi. Si tratta di un omicidio e la morta un’altra giovane ragazza, è una figlia della Modena bene. Ma la faccenda si complicherà maggiormente e diventerà quasi un incubo con l’uccisione in modo sadico e feroce di una terza donna di una bellezza enigmatica, con Cataldo che deve barcamenarsi nel tentativo di individuare un qualche possibile trait-d’unione tra questi delitti con vittime tanto diverse. Un brutto puzzle, dove ogni tessera sembra messa là per confondere le acque. Tra depistaggi, segreti inconfessabili e colpi di scena, Cataldo e la sua squadra si caleranno in un’indagine che li condurrà persino nelle zone più buie dell’animo umano. Man mano che la sua inchiesta si allarga faticosamente senza riuscire a individuare un vero sbocco, Cataldo deve barcamenarsi con un variegato ventaglio di personaggi. Una brutta faccenda che lo coinvolge in un caso, complicato soprattutto da una serie di tensioni, incomprensioni e ostacoli che si sovrappongono maldestramente creando false illusioni. Tensioni che oltre a rallentare e fargli rischiare di smarrire il filo nella sua inchiesta, finiranno con collegarsi con il destino del commissario, addirittura coinvolgendolo pericolosamente di persona. Bisogna fare in fretta e soprattutto riconoscere le piste che confondono sovrapponendosi dolorosamente e raggiungere il burrascoso crescendo finale, per sbrogliare il caso e scoprire la sconvolgente e tristissima verità.
Ancora un’atmosfera densa di suspense per il commissario capo Cataldo che dovrà decifrare un’altra diversa realtà di una città che non si accontenta mai di fare da scenario e palcoscenico ma mira sempre a ritagliarsi un ruolo da coprotagonista. Un preciso ruolo nel mondo indigente dei quartieri popolari che ospitano un’umanità , spesso spinta da svariate motivazioni e nell’opulento, variegato e ambiguo mondo della Modena bene.

Luigi Guicciardi (Modena, 23 gennaio 1953) è uno scrittore e insegnante italiano, ex docente di lettere presso il liceo scientifico Alessandro Tassoni di Modena. Di lontane origini siciliane, ha creato il personaggio del commissario Cataldo, protagonista di una serie di romanzi polizieschi comprendente finora 24 opere.