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Intervista ad Alessandra Bianchi

2 ottobre 2007

Parlami del tuo primo libro “Lesbo è un isola del mar dell’Egeo”edito per la Borelli editore.

E’ un romanzo, in parte autobiografico: prende spunto dalla mia vita, ma ci sono anche episodi di pura fantasia. E’ il percorso sessuale di una donna, che dopo una delusione amorosa sceglie la strada del degrado.

Stai scrivendo un nuovo libro?

Al momento no. Deve scattare una scintilla, e per ora non è scattata. Scrivo molto sul mio blog.

Cosa stai leggendo al momento?

Il nuovo romanzo di Ken Follett, seguito de “I pilastri della terra“.

Quali sono i tuoi scrittori preferiti?

Spazio molto. Dostoeskij, Tolkien, il primo Stephen King: come vedi autori lontanissimi fra loro. Per quanto riguarda l’Italia Isabella Santacroce.

Parlami del tuo metodo di scrittura, ne ha i uno, scrivi di getto, fa i molte stesure?

Scrivo sempre di getto, preferibilmente al mattino o nelle prime ore del pomeriggio. Ogni mille parole (circa) mi fermo e apporto qualche correzione. Cerco di mantenere una disciplina, lavorando possibilmente tutti i giorni.

Ami la poesia? Stai leggendo libri di poesia attualmente?

Amo soprattutto la poesia classica. Foscolo, Leopardi, Carducci e naturalmente Saffo!

Ti senti in qualche modo parte di un movimento femminista che usa la scrittura come strumento di affermazione?

Direi di no.

Cos’è l’erotismo per te, come lo filtri nei tuoi libri?

C’è una distinzione importante da fare: amo l’erotismo ma non la pornografia. Nell’erotismo ci deve essere poesia, sentimento. Deve intrigare, senza mai cadere nella volgarità.

Per uno scrittore che importanza ha il successo?

Bella domanda! Per adesso non so rispondere…

Hai senso dell’umorismo dimmi una barzelletta.

Ho senso dell’umorismo, ma purtroppo dimentico sempre le barzellette.

Ami più leggere o scrivere?

Amo molto leggere. Ma scrivere è la mia vita.

Definiscimi la parola amore.

Passione, stima, condivisione.

Hai letto Tolstoj ?

Sì, e anche Gogol e molti altri russi. Apprezzo tantissimo la profondità della letteratura russa.

Quando hai capito di essere una scrittrice?

Non so se posso definirmi tale… Ho incominciato a “scrivere” a sei anni.

Parlami della relazione tra cinema e letteratura, pensi che sia un bene?

Beh sarei contenta se il mio libro diventasse un film. Va detto tuttavia che, a parte qualche rara eccezione, le trasposizioni cinematografiche di un libro risultano spesso deludenti. Se “Lesbo è un’isola del Mar Egeo” diventasse un film, mi piacerebbe che fosse Martina Stella la protagonista.

Sei felice quando scrivi?

Sempre!

Cosa preferisci di più scrivere in un libro, i dialoghi, la caratterizzazione dei personaggi, la descrizione dei luoghi?

Ho qualche difficoltà con i dialoghi. Infatti non li uso molto. Preferisco soffermarmi sulla caratterizzazione dei personaggi, la descrizione della natura, anche l’azione.

Trovi interessante il teatro? Ti piacerebbe scrivere degli script teatrali?

Mi piace il teatro, ma avendo difficoltà con i dialoghi non sarei in grado di scrivere degli script teatrali.

Hai fatto fatica a pubblicare il tuo primo libro?

Fu l’editore a contattarmi!

Che consigli daresti a scrittori non ancora pubblicati?

Che la strada è molto dura. E’ difficile farsi prendere in considerazione da una casa editrice. Tuttavia non bisogna mai arrendersi. E soprattutto non si deve pubblicare a pagamento. Si sprecano soldi inutilmente.