Naila di Mondo 9 di Dario Tonani (Mondadori, 2018) a cura di Elena Romanello

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978880468825hig-313x480La collana Oscar Fantastica vuole dare voce alla narrativa fantasy e di fantascienza di oggi e di ieri, non dimenticando le voci italiane, a cominciare da Dario Tonani, inventore di Mondo 9, microcosmo tra steampunk e apocalittico, già presente in altre sue storie, e capace di conquistare anche pubblici lontani e esigenti, come quello giapponese.
Ora l’universo di Mondo 9 torna per raccontare l’epopea di Naila, anche lei navigatrice del deserto del pianeta sopra la sua baleniera convertita a cargo, la Syraqq, in cerca della Grande Onda e di possibilità di sopravvivenza, mentre imperversa un morbo che sta facendo strage di esseri umani e delle loro navi organiche, forse incompatibili con un pianeta ostile.
Un libro godibilissimo anche per chi non ha letto le storie precedenti, un’avventura di fantascienza originale e inquietante, con un’eroina che non è giovane come appare sulla pur bellissima copertina di Franco Brambilla, erede di una tradizione di protagoniste la cui capostipite è Ripley di Alien. Tra l’altro, da segnalare che la protagonista ha ispirato anche un art book in tema, non il primo che esce per raccontare un universo evocativo e affascinante.
Mondo 9 rappresenta una possibilità apocalittica per la Terra o un luogo alternativo in cui la vita umana si è installata secoli prima, ed è l’ennesimo luogo iconico che la fantascienza racconta, un genere che funziona alla grande quando racconta in maniera metaforica paure e questioni in sospeso del nostro mondo, rileggendo il tema del viaggio dell’eroe (stavolta un’eroina, quindi ancora meglio) in mezzo a prove incredibili, fino ad un risultato finale, e tra l’altro la conclusione sembra presagire che ci saranno nuove avventure. Anche perché Naila è un personaggio a cui ci si affeziona, e sarebbe bello davvero poterla incontrare di nuovo nelle pagine di un’altra storia.
Naila di Mondo 9 è un libro per i cultori della fantascienza, un genere che non è mai morto e non ha mai smesso di rinnovarsi, cercando nuove storie oltre i viaggi nello spazio pieni spesso di speranza che oggi non si riesce più ad avere e le distopie di società terrestri basate sui fatti reali del cosiddetto Secolo breve.
Ma tra le righe è anche la presentazione di un nuovo modello di protagonista, in un genere che ha visto crescere in maniera esponenziale le lettrici, un’eroina non perfetta, legata alla sua nave che sente come un essere vivente e pronta a giocarsi tutto per una speranza di libertà e di salvezza. In attesa di nuovi sguardi su Mondo 9, capace già di avvincere tra sabbie e macchine.

Dario Tonani è giornalista professionista. Milanese, una laurea in Economia politica alla Bocconi, ha pubblicato diversi romanzi e un centinaio di racconti in antologie, quotidiani nazionali e sulle principali testate di genere italiane (“Urania”, “Giallo Mondadori”, “Segretissimo”, “Robot”). Per Mondadori sono usciti i romanzi Infect@ (2007), L’algoritmo bianco (2009) e Toxic@ (2011), ma la sua opera più conosciuta, già tradotta con successo in Giappone e presto anche in lingua inglese, è il ciclo di Mondo9, riunito nel 2015 sotto il titolo di Cronache di Mondo9 nel primo “Urania Millemondi” interamente dedicato a un autore italiano. In Giappone Mondo9 è stato inserito tra i migliori dieci titoli di fantascienza occidentale dell’anno. Tra i numerosi riconoscimenti, Tonani ha ricevuto il Premio Europa come miglior scrittore di fantascienza del 2017.

Provenienza: inviato al recensore dalla redazione Oscar Mondadori.

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