«Ok, la fine della segregazione, l’uguaglianza, sono tutte cose importanti. Ma perché tu? Perché non aspetti che un altro nero un po’ folle faccia il lavoro sporco al posto tuo? Molly non aveva risposto. In realtà non lo sapeva. In fondo, sua cugina aveva ragione. Perché si era ritrovata in quella situazione? Era accaduto per caso? Era il suo destino? Perché aveva alzato la mano quel giorno?»
Quando nel Maggio 1954 Molly decide di alzare la mano e di offrirsi volontaria la sua vita cambia radicalmente. Tre anni dopo è una dei nove studenti neri a tentare l’inserimento nel liceo centrale di Little Rock, Arkansas, rischiando la vita per frequentare una scuola d’êlite, per avere le stesse possibilità dei suoi coetanei bianchi. Molly Costello ha solo quindici anni e vive in un Nord America indignato dalla sentenza del Brown versus Board of Education che rompe la regola “separati ma uguali” rendendo legale che un ragazzo nero frequenti la stessa scuola di un bianco, utilizzi lo stesso suo bagno, mangi nella sua stessa mensa e sieda nella sua stessa classe. Nonostante la legge sia dalla loro parte, Molly e gli altri otto coraggiosi ragazzi non riescono ad entrare a scuola a causa di una violenta manifestazione di bianchi, genitori rabbiosi e razzisti venuti persino da altre città per dimostrare il loro dissenso e impedire ai neri di mettere piede nel liceo. A casa di Molly il telefono squilla continuamente, parenti, amici e conoscenti la chiamano per dissuaderla dall’impresa, bianchi furiosi minacciano la sua famiglia di morte con tale violenza che nonna Shiri sente il bisogno di vegliare la notte armata di pistola. Molly è addolorata perché la sua decisione ha conseguenze spiacevoli sulla sua famiglia ma soprattutto perché non riesce a fare a meno di sentirsi in colpa nonostante la lotta intrapresa sia giusta. Quando il presidente Eisenhower impone che i nove ragazzi neri entrino a scuola scortati dall’esercito, Molly può finalmente frequentare le lezioni ma è costretta ad affrontare e vivere un inferno: insulti, spinte, minacce, prese in giro, durante il suo primo giorno di scuola rischia addirittura la vita a causa delle mamme della Lega, un’associazione razzista contro l’integrazione.
Sarebbe davvero tornata in quell’inferno? Se avesse lasciato perdere, cosa sarebbe successo? Poteva tornare tutto come prima? Desiderava che qualcuno decidesse al suo posto. Per non pensarci più.
Invece Molly desiderosa di giustizia decide da sola di continuare la sua battaglia, spalleggiata dall’attivista Maxene Tate, confortata da mamma Erin e da nonna Shiri e affidandosi al volere di Dio. Nessuno le è amico a scuola, tutti i ragazzi bianchi la odiano e la disprezzano. Molly viene umiliata tutti i giorni per il colore della sua pelle, è considerata inferiore e animalesca, persino portatrice di malattie. Il giorno in cui Grace Anderson cambia atteggiamento nei suoi confronti e la mette in guardia, aiutando lei e i suoi compagni neri, Molly stenta a crederci. Grace è la seconda protagonista di questo romanzo tutto al femminile. Ha quindici anni, è bella, molto popolare, attenta alla sua immagine e vanitosa. Grace è sicura di sé e agisce esclusivamente secondo i suoi interessi, cacciando via quelle sensazioni e quei pensieri che nascono in lei per istinto e per indole ma che gli altri potrebbero definire “progressisti” o “integrazionisti”.
Credeva fosse stupido giudicare una canzone in base a chi la cantava. Poco importava che fosse bianco, nero, grasso, magro, completamente scemo o laureato ad Harvard, per lei contava solo il piacere che traeva nell’ascoltarlo. Ma, ancora una volta, ebbe la sensazione che fosse meglio non gridare i suoi pensieri ai quattro venti.
Grace ha delle amiche segregazioniste di famiglia razzista, i suoi genitori e il fratello guardano tutta la vicenda con curiosità e distacco, come se non fosse per niente affare loro. Grace inizialmente segue gli stessi loro passi ma ben presto rimane indignata dagli atteggiamenti di bullismo violento nei confronti di Molly e non riesce più ad ignorarli. Inoltre, Grace ha una cara amica da quando era piccola: Minnie, la domestica nera della sua famiglia. Minnie le dà consigli d’amore, le arriccia i capelli, la aiuta a scegliere scarpe e vestiti. Grace le vuole tantissimo bene, nonostante sia nera. Quando la giovane scopre per caso il piano di alcuni ragazzi bianchi di impedire violentemente che un nero si diplomi al liceo centrale di Little Rock, qualcosa scatta dentro di lei e decide di agire, incapace di fare finta di niente.
Ma bisognava arrendersi all’evidenza. Era capace di molte cose ma non di imbavagliare i propri pensieri.
Grace si avvicina a Molly, la saluta apertamente, parla con lei in pubblico e finisce in serio pericolo per questi suoi atteggiamenti progressisti. Il rapporto tra le due ragazze non si può definire di vera amicizia ma le due protagoniste di questo romanzo in fondo sono simili. Entrambe sognano in grande il loro sedicesimo compleanno e ne verranno deluse, hanno da tempo una cotta per un ragazzo e perdono le amiche più strette. Soprattutto, entrambe sono coraggiose, idealiste, forti. Grace e Molly finiscono per aiutarsi a vicenda: Molly trova negli atteggiamenti di Grace il coraggio di andare avanti e l’appoggio esterno che le serviva per continuare a combattere per i diritti della comunità nera; Grace grazie all’eroismo di Molly dimentica il suo atteggiamento ignavo e opportunista per lasciare spazio all’altruismo, ai suoi pensieri generosi e umani.
L’età dei sogni è tratto da una storia vera e, seppure in gran parte frutto dell’invenzione dell’autrice, riprende i reali avvenimenti del settembre 1957 e la durissima battaglia intrapresa da nove giovani neri per promuovere l’integrazione nelle scuole. Il personaggio di Molly Costello si ispira largamente a Melba Pattillo, una dei nove coraggiosi studenti che oggi sono considerati tra i più importanti attivisti della lotta dei neri per ottenere pari diritti civili. Annelise Heuriter racconta questa storia poco conosciuta alternando il punto di vista di Molly e di Grace in un’altalena di capitoli. La narrazione scorrevole e coinvolgente rispolvera l’importanza della libertà e dell’eguaglianza, riconoscendole come diritti fondamentali di ogni uomo, senza razzismo e aldilà di ogni colore. In un periodo così confuso come quello corrente, queste pagine dovrebbero essere lette da tutti per ricordare la fatica, i sacrifici, il dolore di chi ha dovuto combattere e ancora oggi combatte per lo stesso sogno di Martin Luther King: il sogno di essere tutti uguali.
Autrice: Annelise Heurtier (Lione, 1979). Scrive da 15 anni per bambini e ragazzi di tutte le età. I suoi libri sono spesso ispirati a storie vere e per questo apprezzati anche dagli adulti. L’età dei sogni è il suo romanzo di maggior successo.
Source: Copia consegnata al recensore dalla casa editrice. Si ringrazia Marina Fanasca dell’Ufficio Stampa Gallucci.
Tag: diritti, eguaglianza, Gallucci, letteratura per ragazzi, Maria Anna Cingolo
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