Magda parla francese. Magda è troppo piccola per sapere come ha fatto a ustionarsi, come sia riuscita a tirarsi addosso il bollitore per l’acqua, quale sia stata la causa scatenante. Sua madre si occupa di lei a tempo pieno dopo quel tragico giorno. Magda ha ricordi confusi, troppi sguardi e tante domande alle quali dover rispondere. La sua pelle è marchiata a vita, ha tanto da spiegare, da raccontare, da giustificare. Ci pensa il quaderno di sua madre a farlo, dove con precisione annota ogni istante, a partire da quel momento. È lei a parlarne, fino a sostituirsi a Magda. Perché? Non si accorge del disagio di sua figlia? Cosa le è accaduto veramente?
Il calvario di Magda passa attraverso gli ospedali, le operazioni e le medicazioni infinite. Una vera tortura. Intanto la bambina cresce, il suo corpo sboccia, gli sguardi nei suoi confronti assumono un significato diverso … ma Magda si sente sola, non ha un rapporto soddisfacente con il padre e il fratello adorato la sta allontanando. Come mai?
Il silenzio e la disperazione la trascinano in una spirale preoccupante. I sentimenti rifiutati fanno il resto.
Una fortuna sfacciata è il cammino di Magda, crudo ma necessario. È un cerchio che si chiude attorno a lei, per aiutarla a riprendere coscienza e conoscenza di sé. Per capire davvero cosa sia l’amore di una madre e come si possa convivere ogni istante con i sensi di colpa. Come, infine, le attenzioni possano essere troppe o troppo poche, senza una via di mezzo razionale. Come alcuni tipi di dolore non abbiano mai fine.
Un romanzo che mi ha spiazzata, ricco, puro, concreto. Una storia tremenda ma utile al corpo e all’anima.
Ve lo consoglio. Buona lettura.
Anne Godard è nata nel 1971. Vive a Parigi. Inconsolabile è il suo primo romanzo, accolto in Francia da uno straordinario successo di pubblico e di critica.
Fonte: omaggio dell’editore al recensore.
Tag: Anne Godard, Enrico Damiani Editore, Federica Belleri, Una fortuna sfacciata
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