Come nasce una storia?
È una domanda che prima o poi tutti ci poniamo, da aspiranti scrittori in cerca di ispirazione o semplicemente da lettori accaniti. E se vi rivelassi che uno dei più grandi classici della letteratura mondiale ha avuto il suo incipit durante un viaggio in macchina?
Io stessa ne sono rimasta stupita ma mai quanto l’autore in questione. Sto parlando di Gabriel García Márquez e il suo romanzo è, ovviamente, Cent’anni di solitudine: tutto questo viene raccontato in Gabo, la biografia a fumetti sceneggiata da Óscar Pantoja e disegnata dalle capaci mani di Miguel Bustos, Felipe Camargo, Tatiana Córdoba e Julián Naranjo.
L’opera, edita in Italia da Tunué, ha vinto il premio per il Miglior libro a fumetti in America Latina alla Fiera Internazionale del Libro di Buenos Aires 2014 raccontando la vita dello scrittore che porterà alla ribalta la letteratura latino-americana.
Così finiamo catapultati ad Aracataca, nella casa dove Gabo verrà dato alla luce e affidato ai nonni materni quando i genitori decideranno di trasferirsi a Barranquilla in cerca di fortuna dopo il massacro della Compagnia Bananiera.
Lì passerà la sua infanzia, in bilico tra l’universo della nonna Tranquilina Iguaràn – il cui cognome verrà utilizzato, non a caso, per il personaggio di Ursula – magico e divinatorio, e quello “per soli uomini” del nonno, colonnello e fine orefice, soprattutto quando si tratta di pesciolini d’oro (e qui una lampadina dovrebbe accendersi): due mondi diversi ma complementari, riuniti in quella casa che rimarrà nel cuore del piccolo Gabito fino all’età adulta, portando dentro di sé tutti i suoi fantasmi.
Una vita non sempre facile, segnata dalle guerre e dagli stenti, data l’impossibilità di trovare un posto fisso con cui mantenersi, ma non per questo priva di emozioni: gli innumerevoli viaggi come corrispondente, l’amore per Mercedes, sua compagna inseparabile, l’incontro con Zavattini e il Neorealismo, il passaggio nelle terre descritte da Faulkner, che considerava il suo maestro…
In una linea temporale percorsa avanti e indietro senza fine (ma che si può consultare nel giusto ordine alla fine del libro) osserviamo la storia di un Paese e di un uomo che, tramite il realismo magico, ha tentato di dargli una voce, con un successo incredibile che gli era stato confermato, ancor prima del Nobel, da una singola copia del suo libro comprata e custodita da una borsa del mercato.
Il libro è corredato di una fitta bibliografia di riferimento (anche informatica) e di un’appendice scritta dallo stesso sceneggiatore Oscar Pantoja; i disegni, nonostante le diverse mani, conferiscono continuità alle varie parti, legate dal leitmotiv di fiori e farfalle gialle, un fil jaune insolito e di finissimo gusto, con l’intento di richiamare inconsciamente un altro dei personaggi dell’opera di Márquez (lascio a voi l’onore di indovinare).
Gabo risulta non solo un omaggio al Márquez scrittore ma un documentario sul suo percorso personale e privato, senza però risultare voyeuristico, dando la possibilità anche ai suoi ammiratori più devoti – come la sottoscritta – di conoscerlo in tutte le sue sfaccettature.
Óscar Pantoja, nato nel 1971, è uno scrittore vincitore del Premio Alejo Carpentier per il romanzo El Hijo. Vincitore della borsa di studio nazionale di cinematografia in corto e medio metraggio 1998-2001 del ministero della cultura colombiana, ha fatto film d’amore e di terrore. Ha collaborato in diversi progetti di scrittura e audio visuali e attualmente lavora come scrittore di testi, articoli, copioni, romanzi e progetti editoriali. Scrive per la rivista Suite101.net. Dal 2009 è coordinatore e tutore del laboratorio virtuale di scrittori di romanzi brevi, progetto della Fundación Gilberto Alzate Avendano. Ha tre romanzi nel cassetto e vari progetti in mente.
Miguel Bustos, nato nel 1973, è disegnatore grafico dell’Università nazionale della Colombia. La sua produzione grafica su fumetti e illustrazioni, per cui ha ricevuto numerosi premi a livello nazionale. Nel suo lavoro prevalgono l’espressività tecnica, l’attenzione nell’uso della matita e le storie oscure e intimiste.
Felipe Camargo, nato nel 1988, è laureato in arti visive con menzione d’onore presso l’Università javeriana. Ossessionato dalla mancanza di comunicazione all’interno delle città, ha realizzato la sua prima esibizione individuale basandosi proprio su questo tema. In quell’occasione è stato presentato anche il suo primo graphic novel El señor solitario y la anciana incomunicada. ha partecipato a varie esposizioni collettive. I suoi principali argomenti di interesse e di lavoro sono la pittura, l’illustrazione, il fumetto ed il disegno editoriale. Ha pubblicato i suoi fumetti in La gacetilla de robot e sulla rivista Larva. Ha partecipato come ospite al festival Entreviñetas 2012. Ha collaborato al libro dedicato a Rafael Pompo, pubblicato dalla casa editrice Robot.
Tatiana Córdoba, giovane e talentuosa artista visiva colombiana, laureata presso l’Università javeriana, insegna arti plastiche presso la stessa università. Lavora come illustratrice per varie realtà fra cui Maloka, Bacánika, Revista, Colsanitas, Dinero, El malpensante, Orsai. Le sue opere sono state esposte in Colombia, Stati Uniti e Messico. Al momento, la sua carriera di fumettista si accompagna con una serie di dipinti a olio chiamata “estampa series”. Quando non lavora riempie di appunti il suo taccuino e continua a disegnare, parla con i suoi amici, legge e, occasionalmente, si dedica al giardinaggio.
Julián Naranjo, nato nel 1982, è tecnico in disegno grafico della Corporacíon unificada de educación superior (CUN). Nel 2010 è stato vincitore della seconda Biennale di disegno caricaturale citta di Bogotà, organizzata dalla Universidad nacional e dalla Escuela nacional de caricatura. Lì ha ricreato immagini del bicentenario della repubblica. Ha realizzato altri studi di caricatura con Martín Ballona e al momento sta completando un corso specialistico in illustrazione presso la Scuola nazionale di caricatura. È professore presso la stessa scuola e ha pubblicato i suoi lavori nel settimanale Voz e nel portale La caricatura se burla del poder dell’Universidad nacional della Colombia.
Source: acquisto personale.
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Tag: Gabo – Gabriel García Márquez *memorie di una vita magica*, libro illustrato, Maria Chiara Paone, Tunué
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