:: Intervista a Enrico Gregori a cura di Giulietta Iannone

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Sei un giornalista, esperto di cronaca nera. Parlami del tuo lavoro.

Da cronista mi sono occupato di banda della magliana, terrorismo, criminalità organizzata, omicidi. anadavo sui posti e scrivevo. Ora, in quanto responsabile del settore, coordino il lavoro altrui e ogni tanto scrivo più che altro retroscena e approfondimenti

Il talento per te è un dono o duro lavoro?

Credo che il talento possa essere innato, ma se non lo si coltiva è del tutto inutile

Quali scrittori italiani preferisci?

Non è facile. Diciamo Tiziano Scarpa e Andrea Camilleri

Parlami dei tuoi primi libri che hai scritto.

“Un tè prima di morire” è una specie di pentola a pressione esplosa in maniera violenta. “Doppio squeeze” è più ragionato e metodico. Comunque non amo le sorprese e mi piace dare indicazioni affinché il lettore possa anche divertirsi a indovinare il finale. un-te-prima-di-morire

E i primi libri che hai letto?

Ho cominciato da ragazzino a leggere Salgari, Kipling, Verne e Dumas. Per me sono capolavori indimenticabili.

Leggi Shakespeare?

Ho letto moltissimo di lui. Che dire? Tra lui e Dante Alighieri mi pare una lotta tra titani

E’ più difficile per te delineare i personaggi o le ambientazioni?

Non so. Diciamo che a delineare i personaggi mi diverto di più

Leggi poesia?

Poche cose. Non ho strumenti per valutarla. Se mi colpisce ne deduco che mi piace

Che consigli daresti ad autori esordienti che vorrebbero pubblicare i loro scritti?

Di essere umili e, prima di pensare di essere incompresi, pensare di dover migliorare

Hai mai fatto il ghostwriter?

Ma per carità

Pensi che Faletti scriva da solo i suoi libri?

Posso dire quello che ho sentito. Ossia che il primo sia stato pesantemente editato e che gli altri li abbia scritti lui. Ma c’è anche una teoria esattamente opposta. Dove sia la verità non lo so. Magari son tutte chiacchiere. Io ho letto “Io uccido” e non mi ha entusiasmato. Poi ho letto “Fuori da un evidente destino” e mi è piaciuto molto.

Agatha Christie in che modo ha influenzato la letteratura gialla?

Credo che sia stata una maestra nell’equilibrio tra storia e descrizione di uomini e cose

Ti piace James Ellroy? Se dovessi fargli una domanda quale sarebbe?

Per me “Le strade dell’innocenza” è un capolavoro. Quindi vorrei domandargli come gli è venuta fuori una boiata come “Scasso e stupro”.

Ti piace Scerbanenco?

Abbastanza. Ma per me è sopravvalutato. Non credo che abbia rivoluzionato alcunché.

Quali sono i libri più belli che hai letto?

Buonanotte! L’Iliade, tutto Shakespeare, i fratelli Karamazov, la Divina Commedia, i promessi sposi, i Malavoglia, tutto Ed McBain, tutto Cormac McCarthy. Basta?

A chi ti ispiri nei tuoi libri a fatti di cronaca o storie di fantasia?

Per le tecniche investigative e qualche dettaglio, ai fatti di cronaca. Il resto, ossia il grosso, è pura fantasia.

In che città vivi? La usi come sfondo per le tue storie?

Non sempre, ma sto pensando di farlo più spesso

Parlaci del tuo blog, credi che internet abbia rivoluzionato il mondo della scrittura?

Il mio blog è una specie di bacheca cronistica nella quale metto anche dei miei racconti. Non credo però molto alla scrittura in rete se rimane imprigionata in internet

Che mezzo di scrittura preferisci: bic, computer,?

Ormai computer

Stai scrivendo attualmente un libro?

Ne sto revisionando uno. Una storia ambientata a Roma nel 1920. Forse potrebbe essere la mia prossima pubblicazione

Che studi hai fatto hanno influenzato la tua vita professionale?

La laurea in giurisprudenza una mano me l’ha data certamente, soprattutto per capire meglio la fase processuale di un avvenimento.

Ti piace Camilleri, il suo commissario Montalbano è molto popolare ti piacerebbe se trasformassero i tuoi libri in film?

Confermo il mio grande apprezzamento su Camilleri. Per il resto, in molti mi hanno detto che i miei libri si presterebbero a sceneggiature. Direi che mi piacerebbe, sì..

I book trailers li consiglieresti ai nuovi autori?

E’ una pubblicità come un’altra. Per me dipende tutto dalla visibilità che poi il booktrailer avrebbe.

Sofocle, Euripide ti piace la letteratura greca antica?

Moltissimo. Sono convinto che nei classici ci sia già tutto ciò che oggi scriviamo. Per questo credo sia importante trovare uno stile, una voce popria.

Arthur Miller diceva che se la libertà non è bilanciata dalla giustizia sociale qualsiasi economia crolla cosa ne pensi?

Forse lui ne aveva le prove. Io no.

Ti piace la letteratura sudamericana?

Frequento poco. Magari ci saranno delle cose meravigliose e se non le conosco è colpa mia. Ma non si può leggere tutto.

Enrico Gregori
è nato a Roma il 12 dicembre 1954. Giornalista professionista dal 1983, attualmente è caposervizio per la cronaca nera presso “Il Messaggero” di Roma. Ha pubblicato per Bietti Media due romanzi: “Un tè prima di morire” e “Doppio squeeze”.

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