:: Intervista a Dianne Emley a cura di Giulietta Iannone

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Dianne EmleyHai un agente letterario?

Si, è una donna che lavora con la Writer’s House di New York

Ti piacciono i libri di Michael Connelly?

Sono una grande fan dei libri di Michael Connelly. Le trame e i personaggi sono straordinari. In più essendo nativa di Los Angeles mi piacciono le ambientazioni in questa città. Egli ha delineato la cultura di questa città.

Cos’è il talento per te un dono o duro lavoro?

Io credo che ciascuno di noi può accrescere il suo livello di successo nel campo scelto può essere quello artistico o atletico o anche negli affari e quindi il talento è sia un dono di Dio che un’ abilità accresciuta con la pratica e la pazienza. Nel mio caso io ho amato la scrittura sin da quando ero bambina e ho iniziato  molto piccola a scrivere sui giornali. Il mio talento era informe e indisciplinato. attraverso gli anni con il duro lavoro e l’aiuto di brillanti editors sono diventata una scrittrice molto migliore e specialmente una migliore crime writer. Sto ancora imparando e migliorando. Ogni giorno mi siedo davanti al computer e miglioro le mie capacità.

Dimmi qualcosa circa la tua Los Angeles.

Io penso che Los Angeles sia una città incompresa e perciò il luogo ideale dove vengono ambientati molti romanzi di fiction. La gente che arriva da poco a Los Angeles la scambia per una gigantesca megalopoli senza personalità. Io invece essendoci nata e avendoci risieduto ed essendoci cresciuta vedo come la città non è senza volto ma al contrario comprende distinti quartieri che hanno personalità uniche. La gente da poco a Los Angeles è spesso sorpresa di trovare dei veri nativi di questa città.

Sei femminista?

Non mi piacciono le etichette o essere incasellata in una categoria. Io credo che dovremmo uomini e donne avere gli stessi diritti anche se ci sono dei ruoli più adatti alle donne e altri più adatti agli uomini. Personalmente amo moltissimo mio marito Charlie.

Tu appari una dolce e quieta signora sei così anche nella realtà?

Ho amici e gente della mia famiglia che non sarebbero d’accordo. Scherzo.Ho un lato quieto e amo la solitudine.

La vita del poliziotto è molto dura. Da bambina sognavi di diventarlo?

 No assolutamente volevo scrivere.

Quali sono i tuoi scrittori preferiti?

Nel genere giallo mi piaciono Michael Connelly, Tess Gerritsen, Lisa Gardner, Karin Slaughter. Mi piaciono anche Cormac McCarthy e Dominic Dunne.

Hai studiato in Francia. Ambienterai il tuo prossimo libro in questo paese?

Il mio prossimo libro continua la serie di Nan Vining. Lei lavora con il dipartimento di polizia di Pasadena in California una città che confina con Los Angeles così ci sono poche possibilità che abbia trasferte di lavoro in Francia.

Ti piace lo stile di vita europeo?

Molto amo lo stile e savoir faire europeo.

Ti piacciono i libri di James Elroy?

Ho trovato fantastico il suo libro autobiografico i miei luoghi oscuri.

Hai senso dell’umorismo dimmi una barzelletta.

Mi dicono che ho un buon senso dell’umorismo. Mi piace ridere ma ho poca memoria per le barzellette.

Ascolti musica mentre scrivi?

No trovo che distragga scrivo in silenzio.

Ti piacciono gli autori italiani?

Non ho familiarità con gli scrittori italiani forse tu potresti suggerirmi cosa leggere.

Pensi che Edith Warthon sia una scrittrice innovativa.

Certamente la casa della gioia è uno dei miei libri favoriti.

Ti piace la poesia?

A piccole dosi.

Dimmi qualcosa circa il tuo primo libro è stato più difficile scriverlo o pubblicarlo?

Con tutti i miei libri scriverli ed editarli è ugualmente difficile. riscrivo molte volte prima che il libro sia finito.

Ti piacerebbe insegnare scrittura creativa?

Forse un giorno. Ora sono troppo impegnata a scrivere per insegnare.

Il personaggio principale del tuo primo libro è una donna che ha subito abusi. Tu pensi che le donne debbano imparare a difendersi, ti piacciono le arti marziali?

Io penso che sano esercizio fisico renda più forti sia fisicamente che emozionalmente così che ci si difende meglio da ogni tipo di abuso. Io faccio quotidianamente pesi, jogging e yoga, non molto bene.

Pensi che in America sia importante per una donna avere una forte personalità?

Non solo in America.

Dimmi qualcosa sulla tua infanzia.

Io sono nata in una famiglia della bassa borghesia nella zona nord est di Los Angeles. Mio padre era un uomo di affari e mia madre una casalinga. Ho un fratello più anziano e una sorella. Ero la più quieta della famiglia con sempre il naso sui libri.

Ti piace lo scrittore turco Pamuk.

Non conosco il suo lavoro.

Ti piacciono i libri di James Lee Burke?

Sì, sono una sua fan.

Definiscimi cos’è per te la libertà.

Vorrei citare la canzone di Kris Kristofferson “Me and bobby Mcgee” la libertà è la capacità di non perdere ma personalmente penso sia la capacità di effettuare scelte.

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3 Risposte to “:: Intervista a Dianne Emley a cura di Giulietta Iannone”

  1. liberdiscrivere Says:

    Grazie Dianne a nome di tutta la redazione

  2. utente anonimo Says:

    Il primo libro della Emley sarà una delle mie prox letture.
    Giulia mi hai incuriosito :-)))

  3. utente anonimo Says:

    Dimenticavo di firmarmi: sono il killer Mantovano eh..

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