
Dicembre 1941, vigilia di Pearl Harbor, con l’ingresso degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale, il Giappone è alleato con la Germania nazista. Arriva in città un agente americano della Naval Intelligence Office e scopre che il suo migliore amico Conner è stato ucciso, così inizia a indagare. Con il nome di Paul Soames (John Cusack), nome di copertura che aveva usato a Berlino fingendosi un simpatizzante nazista, inizia a lavorare come giornalista dell’Herald, e durante le sue indagini incontra Anthony Lan-Ting (Yun-Fat Chow) un boss locale e sua moglie Anna Lan-Ting (Li Gong) di cui subito si innamora. Ma niente è come appare in questa città di spie. Anna è segretamente a capo della Resistenza in città e organizza diversi attentati contro i giapponesi. E non è tutto Conner aveva iniziato una relazione con una giapponese, Sumiko, che pensava di utilizzarla come spia, ma Sumiko era anche l’amante di un ufficiale giapponese di alto rango il terribile capitano Tanaka (Ken Watanabe). Davvero non dirò oltre della trama per non togliervi il piacere della visione di questo intricato thriller spionistico ambientato in un periodo abbastanza oscuro della storia della Seconda Guerra Mondiale. Pregio del film infatti, oltre all’ottimo cast di star internazionali, è quello di indagare sui retroscena che portarono gli Stati Uniti a entrare in guerra per il controllo del Pacifico. Accolto da recensioni tiepide, se non appertamente negative, il film si rivela invece dotato di un certo fascino, per l’eleganza dei protagonisti, su tutti la bellissima Li Gong, ma anche Franka Potente nella parte della tedesca Leni Mueller ha il suo fascino, e lo stesso John Cusack, capace di portare uno smoking bianco e non sembrare un cameriere e per l’atmosfera che riesce a catturare di una città portuale con i suoi casinò, i suoi club, le sue fumerie d’oppio. In una piccola parte anche Hugh Bonneville che diventerà famoso per Downton Abbey. Ken Watanabe su tutti il più credibile e in parte. Da rivalutare.
























